Viareggio, 31 maggio 2011



Son sempre qui, mica scappata! L’imbarco nuovo va bene, salvo un collega che non è proprio spassosissimo ma pazienza, tutto il resto è veramente ok.

Il mio oroscopo di questo mese dice che va tutto alla stragrande, e poi mi colpisce una frase: “siete figli di Mercurio, gli imprevisti non vi spaventano”. Beh, a dire il vero la settimana scorsa un po’ di squaraus causa imprevisto mi è venuta: è successo che dal momento che è ormai noto che io e mio fratello abbiamo una specie di telepatia e quando facciamo le cose le facciamo tutti e due anche se siamo a distanza e anche all’insaputa l’uno dell’altro, lui la settimana scorsa ha recuperato la bicicletta della mamma? Beh, anche a me hanno rubato la bicicletta, non la mia, quella della barca. E l’ho recuperata. E’ stato abbastanza semplice, ho sganciato un cinquantino ad un marocchino che stazionava nei pressi del luogo del misfatto. Il momento di paura è stato quando (a mezzanotte, mica in pieno giorno) ero accerchiata da una ventina di extracomunitari che mi dicevano vieni qui (dietro un portone, tutto buio) che c’è la bicicletta, vieni a prenderla. Sto piffero che vengo lì dietro, che per caso sulla mia fronte c’è scritto scema??? Vabè, ora l’ho fatta breve ma è stata una brutta storia, ad un certo punto me l’ero davvero vista brutta, ma mi è bastato inveire contro un uomo che portava sulla giacca lo stemmino “servizi di vigilanza” al quale poco prima avevo chiesto aiuto sentendomi rispondere che le bici rubate non sono sua competenza, e che fregandosene al massimo della situazione di casino che c’era in quel momento stava salendo in macchina pronto ad andarsene; gli ho semplicemente detto di vantarsi di quello stemmino e di leggere il giornale il giorno dopo, che se per caso c’era scritto “donna stuprata a Viareggio” poteva anche non sentirsi una merda perché in fondo ha ragione, una bicicletta rubata non è competenza sua, che andasse a casa sereno; e poi gli ho preso giù il numero di targa. Stronzo. Comunque la mia frase ha sortito il suo effetto perché è rimasto lì (almeno) e quando la bici è saltata fuori ci sono salita sopra e son scappata via alla velocità dello shuttle.

Che altro raccontare, qui non è che ho tanta vita sociale; i vicini sono simpatici e cordiali ma più che buongiorno e buonasera non ci diciamo, per il momento, ma sono molto fiduciosa nell’avvenire; la settimana scorsa è venuta a trovarmi un giorno la Gabri che passava da qui. Mi fa sempre morir dal ridere. E poi un altro giorno sono andata a Spezia a pranzo con la Milena (sempre uguale) che è imbarcata a Rapallo, il pranzo si è allungato fino alla merenda e ora di riprendere il treno la sfiga che mi vuole un bene dell’anima e non mi abbandona mai ha voluto che tutti i treni sulla mia linea fossero bloccati, di conseguenza sono arrivata a Viareggio ad un orario indecente ed è per quello che mi sono trovata in quella brutta situazione. Ma tutto è bene ciò che finisce bene, per cui sto vivendo felice e contenta con la “mia” bicicletta, con la quale ormai parlo anche perché se no divento un eremita..

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