Martinica, 20 febbraio 2010
Si……stupendo……mi viene il vomito, è più forte di me….. ADORO quando mi consegnano il lambi ancora da pulire…..stavolta non c’è stato modo di averlo “ready to cook” e l’ho preso nature, pensavo “cosa vuoi che sia tagliare via le parti non commestibili e pulirlo”….seeeee, buonanotte: penso che per quanto fino ad oggi ne sono stata golosa non riuscirò mai più a mangiarlo…. Non sono schizzinosa, pulire il pesce non mi dà fastidio, e non mi disturba nemmeno sturare i cessi intasati se è per questo…. ma il lambi è stato troppo anche per uno stomaco di ferro come il mio e non sono riuscita nemmeno ad assaggiarlo nonostante sia venuto benissimo (così mi hanno detto). Bleach
A parte ciò….tutto benissimo! Finita altra crociera con gruppo di francesi simpaticissimi, piacevoli e sereni. E’ andato tutto davvero molto bene, una di quelle crociere che poi ti ricordi con nostalgia per il buon ambiente di bordo. Beh, con Cèdric come skipper non poteva andare diversamente, le risate che mi sono fatta anche a sto giro non si contano, quel ragazzo mi fa troppo sbudellare dal ridere solo a guardarlo perché ha una mimica e delle espressioni che sono troppo forti, poi appena apre bocca e stai a sentire quel che dice ciao, i crampi alla pancia sono al’ordine del giorno. Tutto questo oltre ad essere iperbravo, competente e professionale per quel che riguarda tecnicamente la barca e la gestione dell’equipaggio. Un fuoriclasse al pari di G. E in più anche i passeggeri ci hanno messo del loro: c’hai presente un gruppo di ragazzini scalmanati in gita scolastica nonostante l’età media over 50? Ecco, era così tutto il giorno, a cominciare dalle 6 del mattino con la musica a palla, gli scherzi continui, i giochini stupidi, le battute…..e sempre sempre sempre contenti, entusiasti e allegri, insomma favolosi, è stato un vero piacere lavorare per gente così! Hanno guadagnato la pole position della mia classifica personale, insieme ai nonnini francesi dell’anno scorso.
Peccato aver perso un giorno di crociera: sono arrivati con 24 ore di ritardo a causa dell’esplosione di Montserrat, l’isolotto vulcanico a nord-ovest della Guadalupa, che ha invaso di polvere tutta l’isola con conseguente chiusura dell’aeroporto e tilt completo dei voli programmati anche per la Martinica. Anche lì da noi a Marin era tutto ricoperto di cenere ma uno strato sottile e tollerabile. Fastidiosetta ma niente di che.
Ora 6 giorni di riposo o qualcosa di simile, e poi via di nuovo, altro giro altro regalo! Sono gasata a manetta, mi sta andando di superlusso: dopo una favolosa settimana con il miglior skipper francese, mò riparto con il miglior italiano…… yeah!
In settimana previsto barbeque qui a Melrose Place, era da due mesi che se ne parlava ma non ci incrociavamo mai… Davvero buffa la vita a volte: gli altri anni passavo un sacco del mio tempo con G. e Josè, sempre con la testa insieme quando eravamo a Marin e sempre a rincorrerci tra le isole quando eravamo in charter. Quest’anno ho affittato un appartamento nella stessa casa….e son 2 mesi che non ci si vede! Josè l’ho incrociato 2 volte in navigazione e ci siam fatti ciao con la manina, e G. l’ho beccato giusto un giorno a Mayerau, che poi mi ha rispedita sulla mia barca attaccandomi una bottiglia di plastica al costume a mò di boa, il che abbinato al mio stile di nuoto – già precedentemente definito caffettiera - ha dato vita ad un ridicolo show.

Martinica, 10 febbraio 2010
Tornata nel mondo civile, ho aperto la casella di posta elettronica e quanti messaggi ci trovo? 245, un vero record. Quindi ho deciso di scrivere una risposta unica per tutti, visto che bene o male il tema è sempre lo stesso: innanzitutto grazie di cuore per i complimenti che mi fate dopo aver letto l’intervista e visitato il blog, ne sono veramente commossa, ma non penso di meritarli. Come ho già detto, ritengo di essere stata fortunata, niente più. E comunque non sono certo l'unica, anzi conosco tanta gente che ha fatto cose ben più importanti, ma magari non ha un blog e quindi non lo si sa.... Io ho solo questa mania di scrivere e quindi sembra che abbia fatto chissà che cosa, e invece..... Certo una piccola dose di coraggio c’è voluta, ma poca roba, c’è gente al mondo che fa cose molto più importanti di quello che faccio io, per esempio c’è chi fa figli, volete mettere il coraggio e la fatica di mandare avanti una famiglia nell’era odierna? Io quel coraggio lì non ce l’ho avuto, quindi non ritengo di meritare l’aggettivo coraggiosa, anzi a volte penso di essere un’emerita egoista che in un certo senso se l’è svignata anziché continuare coraggiosamente a timbrare il cartellino ogni giorno per amore dei propri figli da allevare e sfamare…. e quindi ripeto: la mia è stata pura fortuna, quella di incappare per caso in un mondo a me precedentemente sconosciuto proprio nel momento in cui stavo mollando il colpo nella mia vita precedente, e ho avuto la fortuna di trovare qualcosa che mi piace davvero. Inoltre, per tutte le persone che mi hanno inviato il curriculum chiedendomi di aiutarle….beh, io le mail le ho lette davvero tutte, e mi spiace tanto ma non sono un ufficio di collocamento… e inoltre quel che posso dirvi è che qui il curriculum serve ben a poco: qui sono le persone che fanno, il contatto umano, il carattere e la voglia di lavorare sodo, perché vi assicuro che la vita della “hostess in barca a vela ai caraibi” non è tutta rosa e fiori come si potrebbe pensare dal suono delle parole….se vi dicessi “donna di servizio che lavora 18 ore al giorno, 7 giorni su 7, spesso col forno acceso senza aria condizionata mentre ci sono 35°all’ombra”…..suonerebbe diverso vero? E oltre a questo: marinaio/mozzo, guida turistica, interprete, animatrice, infermiera, confidente, baby-sitter, psicologa, insegnante, cameriera, bricolagista…. Ma a me piace lo stesso, per le enormi soddisfazioni personali che ne traggo. Quando i clienti scendendo dalla barca mi abbracciano, e vedo nei loro occhi la contentezza di una vacanza ben riuscita, e io so che nel mio piccolo ho contribuito affinchè ciò avvenisse….. vi assicuro che non c’è niente che possa ripagarmi di più per tutta la fatica fisica che faccio. A volte è dura, fisicamente mi consumo, a volte vien voglia di picchiare qualcuno, a volte mi capitano charter in cui non parlo per 10 giorni…..ma la maggior parte delle volte ho a bordo gente fantastica che poi mi resta nel cuore e nei ricordi, ci sono charter in cui non smetto di ridere da mattina a sera, non smetto mai di imparare cose nuove dalle persone, vivo una vita senza fronzoli e in piena libertà a contatto con il mare e la natura, non sono troppo stressata mentalmente e la cosa mi permette di lasciare liberi i miei pensieri; il mio lavoro è la mia vita, qui non c’è “chiudo l’ufficio alle 5 e ci penso poi domani” che poi quando arrivi a casa fino al mattino dopo diventa “chiudo casa e ci penso poi stasera”. E quindi: quello è coraggio, non il mio.
E rispondo anche alla frustratissima vattelapesca che mi ha scritto una mail piuttosto acida in cui leggevo tra le righe insinuazioni sul fatto che ho raccontato balle perché non ci crede che senza esperienza ho trovato lavoro subito: ah bella……stipendio richiesto zero, voglia di imparare tanta, lamentele nessuna….hai voglia che ho trovato chi mi permetteva di fare esperienza! E se cerchi un’idea per cambiare la tua vita, lasciati dire che per come ti poni col prossimo non sei proprio tagliata per fare la hostess, prova a fare la scaccolatrice di ornitorinchi, che forse ti va meglio….
Ed un ps al marito della suddetta: ma… ‘na botta ogni tanto a tu’ moglie non gliela dai?

Approfitto di questo post di risposte generali anche per specificare che quando nell’intervista ho fatto riferimento a canzonature da parte delle amiche per la mia scarsa propensione a moda, accessori e fronzoli, il tono voleva essere bonario: non mi sono mai sentita offesa quando si scherzava su questo argomento, anzi a volte ne sono uscite (e ne escono ogni volta che torno a casa) simpatiche battute che ricordo sempre col sorriso…e non è che me ne sono andata per questo, ci mancherebbe!!
C'est tout, alla prossima!
Mayerau, 02 febbraio 2010
Sono i giorni della merla, e si sente: neanche 26°. Porca miseria. Meno male che in questo charter il forno sta acceso almeno 6-7 ore al giorno.
Finita la vacanza inaspettata sono stata giusto un paio di giorni in Martinica e poi di nuovo in charter, un po’ di lavoro per fortuna è uscito. Quando mi hanno detto 4 coppie non giovanissime senza skipper, memore della fantastica esperienza dell’anno scorso ero entusiasta, nonostante sia risaputo che hostess senza skipper è una roulette russa. Appena saliti a bordo mi sono apparsi simpatici, ma mi si è un po’ congelato il sorriso quando ho visto i 32 kg di farina per il pane che si sono portati dal loro boulanger di fiducia di Parigi….mi hanno spiegato che c’è chi mangia solo pane di segale e chi è allergico appunto alla segale, per cui 2 tipi di pane ogni giorno (scegliere un altro cereale no eh). Iniziamo bene, ho pensato, ma ancora ignara del futuro volevo essere ottimista e ho pensato che forse erano della razza “clienti collaborativi”. Che cantonata clamorosa. Il sorriso congelato si è trasformato definitivamente in paresi quando ho saputo che hanno già fatto le Grenadine 7 volte sempre con hostess diverse… diciamo che lì un po’ di domande me le sono poste. E già dopo 24 ore quindi 3 pasti e le prime, elementari, manovre…..ho avuto la risposta che cercavo, che posso confermare oggi a metà charter: delle mie 7 colleghe non ne hanno mai ripetuta una per i seguenti ipotizzabili motivi: dopo la crociera con loro, 3 di esse hanno cambiato mestiere, 2 si sono gettate in mare aperto e le altre sono ora alloggiate in accoglienti stanze bianche coi muri di gomma….. Meno male che alcuni amici hanno istituito turni di sorveglianza al fine di assicurarsi quotidianamente della mia esistenza/incolumità, nessuno voleva che io diventassi l’8^ hostess scomparsa dalla faccia della terra! Solidarietà tra equipaggi. Ma non è ancora finita e sto seriamente valutando l’ipotesi di cambiare lavoro.
Non che siano antipatici o arroganti, assolutamente, anzi sono molto simpatici, gentili, allegri, giocosi, chiedono sempre per favore e addirittura il pane basta farlo 2 volte al giorno perché per colazione gli va bene quello della sera prima grigliato…..sono tipi molto adattabili… Wow, che culo! No dai, a parte le battute, sono davvero molto corretti, l’unica cosa è che non sono forti in matematica: non gli è chiara la differenza tra UNA persona di equipaggio e DIECI (in fondo, uno zero cos’è?), comunque non avendo armi di difesa con un po’ di magia ce la sto facendo ad accontentarli nelle loro richieste. Per le manovre è meglio che faccia finta di non vedere, soprattutto perché ogni nostro arrivo/partenza è uno show con tanto di spettatori che però anziché applaudire ridono, oppure inveiscono e ci mandano a quel paese; all’inizio cercavo di dargli una mano ma ero del tutto incagata (“lei è solo una hostess, stia in cucina, noi navighiamo da anni”) (il bateau mouche sulla Senna conta?), per cui onde evitare figure di merda io mi sbarravo in cucina dietro i miei sacchi di farina e iniziavo a fa' dù pagnotte, così, giusto per esser sicura di non poter uscire a guardare (e vergognarmi). Ma… quando li vedi che buttano giù il tender schiaffandolo sull’acqua anziché accompagnarlo lentamente, e poi ti accorgi che manca il tappo e sta lentamente affondando, ma loro sono partiti tutti nelle cabine a farsi la doccia per uscire…. che fai? Beh, la voglia di lasciarlo andare a fondo per punirli è tanta, ma poi pensi che probabilmente toccherebbe a te portarli a terra sulle spalle uno a uno, e tra il pane e le quantità industriali di cibo che ti chiedono non hai il tempo, allora riprendi su il tender, lo svuoti, metti il tappo e lo rimetti in acqua, e non gli fai neanche notare la cazzata per non urtare la loro sensibilità di magellani. E poi dopo, quando docciati, profumati e allegri come grilli saltano tutti sul tender e partono a manetta con la cimetta ancora attaccata alla barca e rimbalzano indietro tra le risate loro e di tutte le barche vicine, che fai se non ridere con loro? Sapessero che anziché ridere con loro ridi di loro….riderebbero meno!
Riesco a non intervenire ma giuro che i capelli bianchi in testa si stanno infoltendo parecchio, di questo passo invecchio prima del tempo.
Bon courage Vaifra, soprattutto perché se è vero che gli incidenti seri in barca sono molto rari, è vero anche che non c’è 2 senza 3, e la settimana scorsa sono affondate 2 barche qui in zona... ma questa è un’esperienza che io ancora non desidero provare. Ma poi penso che almeno sulla scialuppa di salvataggio avrebbero meno seghe per il pane e tutto il resto, e quindi non mi dispiacerebbe neanche più di tanto…

Tobago Cays, 04 febbraio 2010
Parliamo di Dalo. Quel ragazzo mi fa preoccupare. Non mi frega più, mi fa dei prezzacci sul pesce, quel che gli chiedo me lo porta senza troppo sovrapprezzo, se tarda mi telefona…..non lo riconosco più, sembra una persona seria! Quando gli dico che ho a bordo gente simpatica allora salta su ed è di piacevole compagnia, quando gli dico che ho teste di cazzo non sale a bordo ma si mette a mia completa disposizione che anche se ho solo 10 minuti mi viene a prender giù dalla barca per farmi svagare un po’ scorazzando in barca dentro le cays, o anche a Mayerau. So che sembrano baggianate ma sapendo quanto gli costa il gasolio per questi giri (e di solito sbraitava ed inveiva) non è cosa da poco, ve l’assicuro. Oggi, visto che è giornata bbq e non dovevo cucinare per cena, sono stata un po’ sulla spiaggia coi ragazzi: già appena ho chiamato mi è venuto a prendere subito, poi in spiaggia non mi ha fatto storie se parlavo con gli altri ragazzi, di solito tutte queste cose erano motivi di litigate furiose, e nel riportarmi in barca abbiamo fatto due chiacchiere tranquille, mi ha raccontato di suo figlio e mentre me ne parlava gli brillavano gli occhi, e dopo quando ci siamo salutati anziché il solito ormai abituale vaffanculo reciproco mi ha dato un bacio sulla nuca e mi ha detto che mi vuole bene come fossi sua sorella. Bah. Ho paura che sia un po’ borderline. Oppure forse stiamo solo diventando un po’ più adulti e le scaramucce da bambini ce le siamo lasciati alle spalle. Chissà.


Union, 06 febbraio 2010
Finita, e sono ancora viva. Non mi spiego come sia possibile. Non abbiamo avuto incidenti, eppure ci hanno provato in tutti i modi, si sono impegnati tantissimo allo scopo ma senza risultato… non è successo proprio niente: non siamo affondati, né abbiamo preso scogli, né (grandi) botte contro le altre barche, né cime o lenza nelle eliche, né abbiamo disalberato e né abbiamo scuffiato. Sto elaborando una teoria secondo la quale la fortuna aiuta non solo gli audaci ma anche gli scriteriati imbecilli.
Ora torno in barca a salutarli e poi sprofonderò in un letargo ininterrotto fino alla Martinica, lo skipper che è venuto a prendere la barca capirà che si deve arrangiare perché io di energia non ne ho proprio più. Sono vuota come la cambusa di fine charter. Ah, per la cronaca: talmente dispiaciuti di “tutto quel ben di Dio” che non è stato consumato, hanno deciso di riportarselo a casa, e fu così che li accompagnai all’aeroporto con le loro 5 scatolette di tonno, 3 succhi di frutta, 2 barattoli di pelati e un kg di riso. Il camembert me lo hanno lasciato, troppo gentili, e anche i 7 kg di farina non utilizzati.
Comunque….sì, ho deciso di cambiare lavoro: vado in Alaska a cercar funghi, preferibilmente allucinogeni; e chissà che non mi incontri qualcuna delle mie precedenti 7 colleghe…