24.12.05 and so this is Christmas….

Sono le 07.30 del mattino e guardando fuori non si direbbe proprio che oggi è vigilia… ci sono 29 gradi, il cielo è particolarmente blu…. noi stiamo trasmettendo sul 68 a tutto volume le canzoncine natalizie ma forse tutti dormono ancora perché non giungono commenti, o forse sono tutti raccolti in un silenzioso momento di emozione…. Stasera faremo una grande festa sul pontile, siamo veramente tantissimi italiani, ognuno porterà qualcosa da mangiare e noi ci siamo organizzati per fare il prosciutto di Natale (una specie di gnocco di carne tipico delle Feste in questi posti, un po’ come da noi il cotechino, noi lo proponiamo – o propiniamo? - con i funghi). Domani andiamo in spiaggia a Cap Chevalier poi in serata arrivano Claudio e morosa, lunedì arrivano altri skipper e il 27 tutto il gruppone della flottiglia di capodanno, poi si parte. Su Flying Cloud saremo in 10, sono un po’ agitata per il primo imbarco ma neanche più di tanto, una cosa giusta, direi più che accettabile. In questi giorni ho sperimentato alcune cose da mangiare: allora, su questa barca causa forno non eccezionalmente potente sono bocciati biscotti, torte e soprattutto il pane perché quello che abbiamo provato a fare alla fine l’unico modo per usarlo era farci il tiro al piattello, e infatti così è stato, molto divertente ma poco sfamante… Ha invece avuto un notevole successo la cremina calda fatta con la Nutella che l’altra sera ho portato in tavola insieme al cocco fresco, tanto da decidere di dare un nome a questa specie di dessert improvvisato, ed è stato così che tra una battuta e l’altra il cocco galleggiante su cioccolato è diventato lo “ scuur cuntent”, e ci siamo sbellicati dalle risate, grazie anche ad Angela, una tipa troppo sbura che stiamo ospitando a bordo insieme al figlio Alberto. Lo so che a raccontarla non fa ridere, ma io qui sto bene anche per queste piccole cose, cose semplici che però fanno fare 2 sane risate in compagnia, poco importa che l’argomento sia una sciocchezza come il nome da dare ad un dessert…
Altre cose…non ho molto da raccontare se non che il porto si va riempiendo sempre più, ormeggiare il tender è diventata un’impresa e mi diverte il metodo di Christian: a spinta, lui che smanetta col fuoribordo e io a prua a spostare gli altri tender dicendo permesso permesso, poi a volte tocca lasciarlo in terza fila lo stesso e sono giunta ad una conclusione: il vero problema dei caraibi…è il traffico!!

27.12.05 stasera imbarchiamo, Flying Cloud è tirato a balestra, perfetto e pronto a partire, io sono agitata dura, spero solo che Dio me la mandi buona x quel che riguarda i clienti…. La sera della vigilia poi la festa è andata benone, ci siamo divertiti e ho perfino ricevuto quel che forse è il più bel regalo di Natale degli ultimi 34 anni: l’altro giorno mi è scappato detto che sono golosa di uvetta, allora Davide di Grande Cormorano molto carinamente me ne ha confezionato un sacchetto con il domopack, non è stato un gesto carinissimo? Il giorno di Natale invece siamo stati tutti insieme in spiaggia, bella giornata, anomala per essere Natale ma comunque piacevole; ho pensato tanto a casa, al pranzo dalla zia che si tiene tutti gli anni, e la telefonata che ho fatto in cui tutta la famiglia si passava la cornetta del telefono mi ha parecchio emozionata, non saprei spiegare bene come ma sentire zii e cugini in festa mi ha fatta sentire con loro… Oddio sto diventando sentimentale, meglio che vada a farmi mezzora di pennica così stasera sono carica a sufficienza x l’accoglienza dei nuovi compagni di crociera.
18 dicembre 2005 sempre da Le Marin.

Novità: è arrivato Vincenzo!!!! E anche il suo amico Giovanni!! Sono proprio contenta di rivederli, siamo anche quasi vicini di barca. Poi è arrivata un mucchio di gente e dicono che ne manchi ancora tanta, qui alla fine è pieno di italiani, e il bello come già dicevo è che si conoscono proprio tutti, per esempio vi racconto sto fatto curioso: c’è Carlo, un amico di Christian, veterano del mare con all’attivo ben 34 traversate atlantiche. poi abbiamo conosciuto degli italiani, di cui uno ex pilota Alitalia, i quali aspettano un amico che dovrebbe arrivare oggi. Ecco, questo tipo che deve arrivare lo conoscono sia Vincenzo che Carlo, che non si conoscevano tra di loro. Curioso no? E io che mi sono sbalordita di sapere che la famosa Elisa di Modena di cui parla sempre Mario e che arriverà per la flottiglia di capodanno è un’amica di mia cugina!! Vabbè, chiuso il capitolo “il mondo è piccolo”.
L’altra sera sono stata ad una festa, ve la racconto: nel pomeriggio un tipo qui del porto mi ha invitata ad una festa a bordo di Atlantica II, uno dei più begli yacht qui presenti. Gasatissima, ho accettato subito e ovviamente la sera mi sono tirata a balestra con abbigliamento consono alla serata come il tipo mi aveva detto. E poi facevo anche la sborona capito, io ero ufficialmente invitata ad una festa su Atlantica II, mica brodo di giuggiole!!! Fatto sta che arriviamo là e…la festa per esserci c’era, solo che era di fianco allo yacht, non a bordo, nel senso che l’equipaggio aveva organizzato un barbecue sul pontile, una cosa molto informale e infatti erano tutti in bermuda e maglietta…avrei voluto sprofondare!! Comunque mi sono divertita lo stesso, erano tutti molto cordiali e simpatici e ho notato che bevendo un bicchier di vino sono più sciolta con l’inglese, o forse chissà quali strafalcioni dico ma me ne frego! Alla fine ho fatto amicizia con Albert, il cuoco francese di Atlantica II, il quale mi ha fatto visitare tutto l’interno e poi mi ha anche riaccompagnata fino al Mango Bay dove avevo salutato Christian e Mario. Il tender c’era, loro no, aspetta aspetta io ci siamo fatti un paio di Ti Punch (rhum bianco, lime e zucchero di canna, semplice). Poi lo abbiamo riaccompagnato a bordo col tender, loro sono entrati per far fare il giro turistico a Christian, io sono rimasta fuori con gli altri dell’equipaggio, ma il meccanico ha avuto la pessima idea di offrirmi un altro bicchier di vino. Conclusione: venerdi equipaggio flying cloud fuori uso. Vabbè, diciamo che ci siamo presi un giorno di fancazzismo, che ogni tanto fa anche bene alla salute… Comunque è stata una bella serata, il giorno dopo Albert ci ha anche regalato un bel pezzettone di Grana Padano (merce rara da queste parti) e una bottiglia di olio con tartufo, poi è scappato un invito a cena quando torneranno da Antigua, evvai!
Che altro raccontare? Ieri siamo usciti in barca, siamo stati a St.Lucia, eravamo in 8 di cui 7 esperti di vela + io. Per me è stata una giornata molto istruttiva perché guardavo tutto, osservavo tutto senza essere sotto stress perché non ero necessaria (anzi…), ho abbinato la dimostrazione pratica alla teoria, ho capito quasi tutti i passaggi delle manovre che hanno fatto, poi arriverà anche la pratica (Oddio, sono già terrorizzata!!!!). Ieri il massimo che ho fatto ho tenuto il timone, però avevo sempre qualcuno che mi correggeva subito le cazzate (ed era tutta di quella, ovviamente però dall’andata al ritorno già ho notato un minimo miglioramento nel senso che col pensiero azzeccavo ciò che andava fatto, poi i tempi di esecuzione lasciavano un po’ a desiderare ma intanto sono già contenta che ci arrivavo da sola a capire, bisogna anche sapersi accontentare).
Altre cose da raccontare…no, direi di no. Sono sempre contenta della mia decisione, qui il tempo è meraviglioso, quando ci sono solo 28 gradi mi metto una maglietta perché mi sembra freddo, passo il mio tempo con della gente simpatica, mi diverto, conosco un sacco di persone nuove ogni giorno (è un’emozione quando conosco live qualcuno di cui ho letto e sentito parlare tanto), sto imparando tantissime cose nuove, ho perfino trovato dei manghi formato gigante buonissimi, cosa cerco di più?
12.12.2005, sta albeggiando, il mondo dorme ancora, io ho voglia di fumare ma “qualcuno” mi ha requisito il pacchetto, qui è peggio di San Patrignano! (io però gli avevo nascosto i marrons glacés, tiè!).

In questi giorni stiamo sempre lavoricchiando, ma con molta calma ed in totale relax, una pacchia! È arrivata tantissima gente e molti sono in arrivo, noi poi che siamo ancorati di fianco al canale di ingresso nel porto li vediamo tutti al varco, e mi stupisco ogni volta di constatare che si conoscono tutti, tutti, tutti, TUTTI!! e poi anche quelli che non si conoscono personalmente nel momento in cui si presentano li senti “ah,sei Tizio, mi ha parlato di te Caio, l’amico di Sempronio!” That’s incredibile!! Questa cosa mi sconcerta e al tempo stesso mi diverte un sacco, perché poi chiacchieri con qualcuno, accenni a qualcun altro che hai incontrato tempo prima e quasi sicuramente l’ha conosciuto anche il tuo interlocutore, magari anni addietro chissà dove. E io sono solo all’inizio di questo mondo, infatti ogni volta mi entusiasmo e vedo che invece per gli altri è normale e all’ordine del giorno! Sinceramente sono contenta del mio entusiasmo (non solo su questo argomento, ma un po’ in tutte queste cose nuove che sto scoprendo) e spero che non mi passi, come dice anche Povia nella sua canzone…
E poi cmq sono contenta anche delle varie persone che sto conoscendo, come dicevo anche da Trinidad qui i rapporti interpersonali sono diversi da come ero abituata a casa, sono molto più semplici e più diretti. Come diceva anche Vincenzo (approposito, a giorni arriva qui) in qs mondo tutti amici subito, tutti d’accordo e tutti simpatici, però poi x la maggior parte sono rapporti occasionali e sporadici, persone con cui passi il tuo tempo e ti dai una mano l’un l’altro poi magari non le vedi più, quindi impari anche a non affezionarti troppo; poi ci sono quelle persone con cui entri particolarmente in feeling. Si, ok, detta così sembra che non ci sia tutta sta differenza da come ero abituata prima, ma invece c’è, eccome se c’è! Per esempio ieri mattina siamo andati a salutare un amico di Christian appena arrivato dalla traversata, di fronte a lui in banchina c’era un catamarano con un italiano, ci siamo presentati 5 minuti, e ieri sera eravamo a cena tutti e 4 a bordo da noi, come se fossimo vecchi amici, qui il tempo acquista una dimensione tutta sua, 1 minuto o 1 anno che non vedi una persona non fa differenza, bellissimo no?
E ora che ho scritto le mie considerazioni su quanto sto vivendo, è giunto il momento della rubrica “esploriamo la martinica”: venerdi, stufi di essere qui ai caraibi e lavorare solamente, in 8 abbiamo noleggiato un pulmino e abbiamo fatto gita scolastica nel nord dell’isola alle cascate. Io avevo capito che bisognava guadare il fiume, invece tutt’altra storia: bisognava risalirlo in mezzo alle rocce con tutti i passaggi ripidi e stretti del caso, un misto tra free climbing e i salmoni, con la guida che ci dava una mano nei punti più difficili saltando da una roccia all’altra avanti e indietro su e giù che spiderman in confronto è un pivello… addirittura c’era un passaggio talmente ripido che senza l’aiuto delle corde sarebbe stato impossibile superarlo. Ci siamo divertiti parecchio, o almeno io mi sono divertita tantissimo, anche se come solito qualche figura da paiona l’ho fatta: ad un certo punto c’era una cascatella da superare ma la corrente era talmente forte che pur stando attaccata ad una roccia non riuscivo ad avanzare di mezzo centimetro, spiderman che mi urlava “viens ici” e io zero, c’era una delle ragazze che mi spingeva dalla schiena ma essendo anche lei in equilibrio precario non riuscivamo a muoverci, allora spiderman mi ha presa su da un braccio e mi ha passata ai ragazzi di sopra come se fossi uno straccetto. Vabbè che sono formato tascabile ma sono pur sempre il mio mezzo quintalozzo, sbalorditivo! Poi il pomeriggio è continuato in giro per centri commerciali. Anche ieri abbiamo fatto giornata di riposo: mattina in spiaggia (finalmente, dopo un mese e mezzo ai caraibi non era bello essere ancora pallida…) e pomeriggio con Stefano e Michela alla festa del rhum vicino alla fabbrica della St. James. Bella festa paesana, molto simile alle nostre con giostre e bancarelle, mancava solo la baracchina della piadina ma in compenso c’erano accras ovunque. Ecco, quando arrivo a casa se non so cosa fare apro una baracchina di accras.
Per oggi è tutto, un po’ mi sono stufata di scrivere, un po’ ho da fare: devo andare a salutare Mario che è arrivato ieri sera, devo fare il bucato e poi andare in internet. Ciao ciaooooo
04.12.05, mattino, neanche tanto presto.

Un mese esatto di permanenza ai caraibi, e quindi qualche considerazione: MI PIACE! A parte il clima, che è meraviglioso (qui meglio che a Trinidad, si sta che è un piacere), mi piace tutto quanto: la vita in barca mi ha veramente presa, anche se x il momento ho fatto poca navigazione mi piace abitare su un qualcosa che galleggia: innanzitutto siamo fuori dalle balle del traffico e questo non è affatto male, poi mi piace questo dondolio continuo, mi piace perfino il fatto che per uscire si usi il tender (sarò scema ma mi entusiasmo ogni volta che ci devo salire, sto diventando un po’ più agile e meno elefantesca e – sarò scema ancora di più – tutte le volte mentre mi siedo con la cima in mano mi viene spontaneo fare brum brum, proprio come i cinni deficienti, forse Christian si sta chiedendo chi si è preso a bordo…); poi mi piace il senso di libertà che provo anche per piccole cose, tipo stare sempre scalza, fregarmene dell’abbigliamento, dei capelli e men che meno del trucco (chi mi conosce sa della mia avversione a trucco e parrucco). In verità sto diventando sempre più selvatica (Christian dice che siamo randagi, ma il senso non cambia) e la cosa non mi dispiace per nulla, mi sento proprio bbbene! L’unico vero grande problema che ho è che mi si è scatenato l’appetito e se non mi metto in regola al più presto l’unico mio ruolo potrebbe diventare quello di fare il parabordo! Domani dieta! (e questa frase mi fa sentire tanto la Bridget Jones d’oltreoceano…)

News da raccontare? No, tutto ok, tutto bene come sempre. A dire il vero la settimana scorsa ho avuto un momento pesissimo di down, ero veramente depressa e tristetristetriste: mi sentivo demotivata a fare tutto, soprattutto perché vedo che in tutte queste cose marinare sono impedita: cioè, mi viene spiegata una cosa, la capisco (o mi sembra di capire), poi già dopo mezzora se devo rifarla non so più da che parte cominciare, e mi sento cretina, al punto da aver rimesso in discussione il mio q.i., e poi ero talmente preoccupata di far la figura della rimbambita che alla fine ero andata in agitazione e non ne azzeccavo più una neanche a piangere greco, perfino le cose che non c’entrano nulla con la barca, ho fatto davvero delle cagate mostruose che a ripensarci mi vergogno come non so che! E così ero andata in down, avevo l’autostima mezzo metro sotto i piedi e non ne uscivo più. Poi abbiamo conosciuto altri 2 italiani che sono qui a fare charter (Milo e Barbara) e parlando con lei mi sono ripresa un po’: dice che anche lei non sapeva niente di barca finchè non ha conosciuto lui e nonostante siano passati 3 anni (di cui 1 vivendo a bordo) ancora va in crisi per tante cose che non sa fare, quindi un po’ quel che mi ha detto lei, un po’ parlando con Christian e un po’ ricordando quanto letto qualche giorno fa, mi sono detta che non sono io che sono ritardata mentale e il morale si è un po’ risollevato, meno male….
Vabbè parliamo di cose più divertenti che è meglio: questo we il programma originario prevedeva un giro in barca con Michela e Stefano ma visto qualche contrattempo abbiamo rinunciato. Ma cmq abbiamo deciso di non lavorare, un po’ di riposo ce lo meritemo pure noi no? Quindi ieri siamo andati a pranzo da loro, e approfitto x spendere 2 parole su questi 2 ragazzi: a parte che mi piacciono un sacco, loro vivono in una casetta qui vicino a Le Marin, un po’ in montagna, praticamente in mezzo alla foresta. Da casa loro si vede la costa atlantica, un panorama meraviglioso, la casa è carina da matti e frequentata da ospiti vari ed eventuali quali gechi e merli, tutt’intorno piante e alberi di ogni specie, una meraviglia davvero! Loro 2 gestiscono il sito http://www.martinicaonline.it/, vi consiglio di andare a darci un’occhiata perché è davvero molto carino, e se avete in programma di venire a fare un giro in Martinica non esitate a contattarli, saranno felici di darvi ogni informazione necessaria su qualsiasi aspetto del vostro viaggio, sono due persone davvero adorabili, nonché simpaticissimi! Nel pomeriggio ci siamo fatti un giro in macchina (wow, è stato emozionante vedere di nuovo automobili e strade) e durante il tragitto lei mi ha illuminata su un sacco di cose riguardo la Martinica, ne sa a pacchi di tutto!! (eh beh, va bene che è il suo lavoro, ma ci mette proprio della passione a raccontare le cose e ci si incanta ad ascoltarla, si vede che ama questa terra e trasmette tutto il suo entusiasmo a chi la ascolta). Cmq questa Martinica sembra proprio speciale, l’entroterra (quel pochino che ho visto) è veramente spettacolare, ci sono tantissime cose da fare, vedere e imparare. Ho constatato per l’ennesima volta che vedere le cose con gli occhi dell’ignoranza o avere qualcuno che le spiega cambia tutto, x esempio ‘sti cappelli tipici della Martinica o i vari scudozzi di legno: li vedevo e pensavo “si ok carino” poi quando Michela mi ha spiegato con che materiale vengono realizzati e il metodo, beh, ecco…. tutt’altra cosa, hanno acquisito un fascino specialissimo. Poi organizzeremo anche una serata con una loro amica di qui che è bravissima a cucinare, sono curiosa di provare la vera cucina creola, per il momento ho provato solo un paio di cose, devo assaggiarle tutte!



Il pomeriggio è continuato con una visita ad una delle innumerevoli distillerie di rhum, con degustazione finale libera (nel senso che ognuno era libero di degustare quanti più tipi di rhum desiderasse, io mi sono limitata a 4…) e cena con altri 2 italiani (Marco ed Enrica). Ah, ecco un fatto curioso: al bagno del ristorante mi sono scontrata con un tipo e ci siamo guardati un pezzo prima di riconoscerci: ci siamo conosciuti uno dei primi giorni a Trinidad e pur in un porto così piccolo non ci eravamo più visti, poi ci siamo re-incontrati qui! pensa te se è piccolo il mondo!
Ok, ho detto tutto, mò inizia la giornata, ciaooooo