Navigazione, 23 dicembre 2012

Innocuo. Insulso. Bambinone. Complicato. Indeciso. Smidollato.
Parlo di Ken. Mamma mia non mi era ancora mai capitato: accetto il charter con lui, correva il mese di luglio. Arrivo in Martinica in ottobre ed incontro una collega, che mi avvisa “lui???? Attenta, ci proverà di sicuro”; boh, mi sembra strano perché di solito tra gente professionale ‘sti problemi non esistono, ma magari è capitato che lei a lui piaceva e ci ha provato, che ne so? Poi uno skipper mi dice “chiuditi in cabina”. Un altro skipper mi dice che ha un brutto vizio, un’altra collega mi dice che è un pervertito, una segretaria mi informa “fa lo scemo con le hostess ma è una brava persona”. E così di questo passo, almeno 15 persone differenti mi dicono la stessa cosa. Mah, onestamente non mi era mai capitato di sentire voci di questo genere su nessuno: si sa gli skipper sono uomini,  ovvio che ci sono quelli un po’ più audaci e quelli un po’ più timidi ma finchè tu ti poni in maniera amichevole ma distaccata problemi non ce ne sono,  nessuno si permette di rischiare di rovinarsi la reputazione per averci provato con la hostess, e quindi tutte queste voci un po’ mi schifano un po’ mi fanno ridere. Infino lo incontro: eeeehhhh??? Questo coso qui che semina così un terrore???? Mavaaaaaa raccontatemene un’altra, questo non sa nemmeno da che parte si gira! Comunque a scanso di equivoci sfoggio da subito (con lui, non coi clienti) un carattere spigoloso ed inavvicinabile, ogni volta che mi parla gli do delle murate che se continua così mi diventa un cane col muso schiacciato, gli rispondo secca e taglio molto corto le chiacchiere, così capisce subito che non c’è trippa per gatti; partiamo e durante la settimana continuo a sentire voci su di lui: i boat-boys, quelli delle boe, quelli dei ristoranti, insomma tutti, maschi e femmine mi mettono in guardia sul “mostro”, che intanto più lo osservo e più mi sembra uno scherzo della natura: è impastato in tutto quello che fa, non sa nemmeno parlare, se gli chiedi che ore sono ti risponde che è lunedì, se gli dici qualcosa con tono troppo deciso balbetta, se gli chiedi come intende prendere la manovra chiede consiglio a te, insomma più che un uomo mi dà l’idea di un invertebrato, ma comunque che mi frega, l’importante è che mi stia alla larga neanche tanto per le voci che girano ma perché mi dà proprio fastidio anche solo parlarci, diciamo che seppure tutto vada bene non è nella mia top ten degli skipper preferiti, e comunque sono contenta che non ci sia questo grande feeling. Ma lui cosa fa? Solo perché una sera a Union un ragazzo gli chiede il mio numero di telefono e lo tempesta di domande su di me evidentemente si risveglia in lui qualche istinto primordiale, o forse nota semplicemente che dietro questa mia aria da mastino napoletano ringhioso che ha fatto della cucina la sua cuccia (e guai ad avvicinarsi a questa cuccia!!!) alla fine ho la conformazione fisica di una donna e quindi si ricorda che sono una preda, e si sente autorizzato a fare il simpaticone, e attacca con le allusioni. Dio me ne scampi. Mi viene da vomitare, e non è per la navigazione con 30 nodi di vento in faccia e onde fino a 4 metri, no, è proprio qualcosa che mi nasce dalle viscere. Avrà notato che sono allegra e gioiosa ma come lui mi parla mi viene lo sguardo da Mazinga Zeta e lancio dalla bocca alabarde spaziali come Goldrake, si sarà reso conto di starmi sul cazzo, non oserà mai! Invece sì, in maniera indiretta inizia a fare domande impertinenti, io rispondo secca una, due, tre volte, e poi (poveretto, non è proprio la settimana giusta, non sa che sto rognando via mail con l’altro stronzo e sono cattiva come una vipera) lo attacco chiedendogli fuori dai denti dove vuole arrivare con tutto ciò, e nemmeno aspetto la risposta che giro il culo. Secondo me l’ho spaventato a morte, non mi parla più.  

L’altro stronzo. Dopo avermi inculato “qualche” centinaio di euro si deve esser reso conto di aver pisciato fuori dal vaso e ha riabbassato le tariffe a quanto avevamo concordato, e visto che io non mi calmo mi dice che sono un’ingrata a non ringraziarlo per lo sconto accordato (!) e che sono poco seria perché avevo detto che restavo tutta la stagione e invece me ne vado prima, quindi è ovvio che ci perdo i soldi. Io sono incazzata come un’aquila e gli ho dato un consiglio tutto italiano di farmi trovare i soldi insieme alla mia roba perché casa sua è proprio bella, è stupido lasciarla incustodita tanti giorni quando lui è per mare… Stiamo andando avanti a discutere da 4 giorni, la nostra discussione è paragonabile ad un duello di spada: io gli faccio la finta e lui parte con una serie di attacchi, isterici e a casaccio, che vengono da me fronteggiati con calma e destrezza ripiegando la sua stessa spada esattamente verso di lui; poveretto lo sto smontando a pezzettini piccolini piccolini, e quando non sa più da che parte farsi va in tilt, gli prende il delirio tremens e inizia a mandarmi mails di insulti a raffica, alle quali non rispondo, e lui diventa sempre  più isterico e conoscendolo mi sembra di immaginarmelo davanti e me lo figuro come un burattino che saltella in ogni dove senza una meta precisa, nominando conoscenze comuni che darebbero ragione a lui eccetera. Credo che abbia 45 anni, all’anagrafe, mentre invece il suo stile di discussione mi ricorda molto le liti coi miei amichetti dell’asilo (lo dirò a **** che tu mi hai detto questo, e non credo che farà lavorare mai più una hostess così volgare!). Mi piaccio molto quando sono così calma.

Ma basta incazzi, parliamo di cose belle: i clienti sono sbarcati stamattina alla Soufrière e noi stiamo navigando verso la Martinica. Domani è il 24 dicembre, sono diversi anni che manco alla festa degli Italiani sul pontile del benzinaio e sono gasatissima!!! Dovrebbe essere arrivato Omero che l’ultima volta ci siamo lisciati per mezza giornata. C’è una coppia di italiani con cui sono in contatto da qualche mese ma non ci siamo mai visti e finalmente ci possiamo conoscere di persona. C’è Davide. C’è Luca di Bologna. C’è G. C’è Claire che è una hostess nuova nuova arrivata quest’anno e siamo troppo sulla stessa lunghezza d’onda, secondo me è l’inizio di una bella amicizia. C’è Pilou. C’è il catamarano dove ho lavorato l’estate scorsa (no, la skippera stronza non c’è, adesso c’è a bordo l’equipaggio invernale: amici). C’è che anche se sono homeless almeno 8 persone diverse mi hanno offerto un posto letto e questo fa piacere perché significa che non sono poi una persona così pessima. C’è che l’altro giorno mi ha telefonato il babbo dall’Africa ed è molto contento di quel che sta facendo. C’è che 10 giorni fa io e Damiano ci siamo visti su skype ed il silenzio radio sembra interrotto. C’è che tra un mese arrivano qui in vacanza amici di Imola. C’è che tra due mesi vado dall’altra parte del mondo ma prima faccio 2 giorni ad Amsterdam da Ira. C’è che forse la Milena viene con me. C’è che la Sabrina (la sorella della Gabri) mi ha scritto una mail dandomi sue notizie e dicendo che anche se non può comunicare col mondo la Gabri è FELICE e ha trovato la sua strada. C’è che il prossimo charter fra 3 giorni è di nuovo con Claudi. C’è che ieri mi son messa un paio di shorts che non si allacciavano nemmeno e invece sono entrati bene. C’è che….. C’è che è NATALE e nonostante la settimana di incazzi io sono contenta, vamolà!!!!

Marin, 24 dicembre 2012

….. ma ci si può credere??? Ieri sera l’idiota ha rifiutato di dirmi dove erano i miei effetti personali, stamattina mi ha fatto sapere tramite un’amica hostess che li avrei trovati in ufficio della compagnia con cui stavo lavorando. Appena messa la barca in banchina mi sono fiondata a controllare che i soldi contanti che erano dentro la valigia, nascosti in mezzo alla mia biancheria intima che viaggia sempre nel suo apposito sacchetto, ci fossero ancora. Non mancava nemmeno un centesimo. In compenso non ho più nemmeno un paio di mutande né un reggiseno oltre a quelli che avevo preso con me per l’ultimo charter. Ero incredula, ho cercato ovunque ma nella borsina delle mutande c’erano proprio solo i soldi. Subito sono scoppiata a ridere, un po’ sollevata di aver trovato i soldi (non avrei potuto dimostrare in alcun modo la loro sparizione), un po’ perturbata del furto anomalo. Cosa se ne fa delle mie mutande??? Ok che è gay e magari gli piacevano, ma….. boh!!!???? Poi mi sono incazzata e ho detto no cazzo questa poi no e sono andata ai gendarmi ad esporre il fatto, ero un po’ imbarazzata ma mi scappava anche da ridere per l’assurdità della situazione: il comandante della polizia che discute al telefono della sparizione delle mie mutande era una scena che proprio non avrei mai potuto immaginare. So che non ritroverò mai più le mie mutande rosse di capodanno, e so che non recupererò mai più i soldi che gli avevo dato, ma almeno lui è partito in charter con un sospeso ai carabinieri. Buon Charter ciccio, sii sereno coi clienti che di colpa non ne hanno se tu sei un pervertito feticista.

E per finire in bellezza la mattinata sono stata richiamata dalla compagnia per cui ho lavorato, sembra che il boss, quello vero che viene da Parigi una volta ogni tanto e che io non ho nemmeno mai visto, sia salito a bordo e si sia messo a gridare che l’avevo lasciata sporca, sono tornata e, già carica di rabbia come ero ho preso il capobase e gli ho detto adesso vieni con me che andiamo a vedere insieme le condizioni della barca: a parte il fatto che non devo fare le pulizie, vediamo un po’: forno pulito, lavello pulito, frigoriferi puliti, ripiani tutti puliti, spazzatura vuotata, cabine piene di sabbia, eh si, ma io nelle cabine non ci dovrei neppure entrare, eppure ho tolto tutte le lenzuola e ho preparato i sacchi per la lavanderia. Fa niente, il capo dice che non è il modo di lasciare una barca e anche se non sono pagata avrei dovuto pulire tutto. L’ho fatto, e poi sono scesa dalla barca chiedendo a voce alta dove fosse il boss che se voleva un pompino gli facevo pure quello già che c’ero, tanto la hostess deve fare tutto no? Io non so se lui era tra le persone lì presenti e che mi guardavano attonite ma nessuno ha avuto il coraggio di dirmi niente. E Buon Natale. Senza mutande. (pure!!!!) 

Union, 20 dicembre 2012

Oh ma che c’ha la gente ‘sta settimana? Vabbè che dovrebbe essere la fine del mondo, ma non mi sembra un buon motivo per essere tanto ghignosi ed inculenti….

Prima mi capita il principe Ken, che più che come skipper lo vedo bene come responsabile dell’ufficio complicazione cose semplici, anzi no non ha il carattere per fare il responsabile visto che non è mai sicuro di niente e ha sempre bisogno di conferme anche per decidere se fare solo pipì o anche cacà; poi il cliente di gennaio che mi aggredisce (dopo la mail che ho reso nota ne ho ricevuta un’altra…..anche più irritante!); e per finire il padrone di casa che decide, così di punto in bianco, di rivedere le tariffe di affitto…. con effetto retroattivo! Come dire: credevi di aver già pagato quasi tutta la stagione e invece con le nuove tariffe devi ancora dei soldi e anzi sei già in ritardo per cui vedi di pagare quanto prima… Ecchè, ha fatto un corso accelerato di tassazione italiana per caso?? Non posso picchiarlo innanzitutto perché io sono alle Grenadine e lui in Martinica, poi perché non sta bene ed inotlre vista la sua “mascolinità” gli farei veramente molto male, ma sono libera di mandarlo a cagare di cuore, cosa che ho fatto seduta stante, lui e la sua avidità che mi chiede persino di pagare le borse che lascio durante i charter al costo di1 euro a bagaglio al giorno; dell’aumento delle tariffe in corso di contratto ero rimasta allibita, ma quando se ne è uscito con questa dei bagagli subito son scoppiata in una fragorosa risata, poi gli ho chiesto se è scemo davvero o se fa apposta, lui mi ha accusata di essere troppo impulsiva nelle risposte, e da lì è partita una ruzzola di parole grosse che col mio carattere notoriamente di merda sono degenerate in fretta causandogli quasi un collasso cardiocircolatorio tanto era affannato e balbettava monosillabi incomprensibili stile “oh mon Dieu, tu dis ça, oh parbleu je peux pas croire, oh la vache, n’ose pas, oh je veux pas écouter, oh ah uh….”  e dopo avermi sbattuto il telefono in faccia ha iniziato a bombardarmi di sms e mail (delirio allo stato puro) alle quali non rispondevo nemmeno più ed il suo incazzo al cardiopalma mi faceva troppo godere… (son stronza eh); beh alla fine della giostra al ritorno da questo charter andrò a prendere i miei 4 stracci e me ne andrò. Ancora non so dove ma sloggerò alla svelta, ci rimetto qualche centinaio di euro che ho già pagato ma non me ne frega niente. 3 volte in 4 mesi mandata via a calci in culo, evviva che il 2012 doveva essere un anno positivo!!!! (grazie Giove eh, e per favore nel 2013 vai a rompere il cazzo altrove, te ne sarei davvero grata).

E visto che il padrone di casa è anche lo skipper per il charter del cliente agguerrito, ho pensato che non ho proprio voglia di farmi 10 giorni di merda con uno skipper che non stimo per niente come persona e un cliente che si presenta già arrogante e pretenzioso e mi si rivolge come se fossi una deficiente usando toni e termini che nemmeno ai tempi dello schiavismo venivano utilizzati. Per cui visto che ho fatto una scelta di qualità di vita la soluzione è stata semplice: rifiutare il charter. Visto che lui non ci pensa nemmeno a rinunciare nonostante il charter fosse stato affidato a me con libera scelta di skipper e lui si è infilato a tradimento dicendo alla segretaria che ci eravamo sentiti e io ero d’accordo (già lì dovevo avere i primi sospetti sulla sua correttezza), beh allora annullo io. Rischio di giocarmi questa compagnia per sempre ma se la vogliono capire non è codardia, è professionalità: il cliente richiede equipaggio solido ed affiatato, e al limite con uno skipper di un certo spessore l’avrei affrontato lo stesso e magari anche portato a termine brillantemente, ma con un testa di cazzo del genere con cui ho già delle crepe prima di partire finirebbe malissimo, è ovvio!
Quindi alla fine cosa farò a gennaio non lo so. Da luglio fino ad oggi lo sapevo benissimo, ora sono al buio. Ma contenta, mi sono tolta un bel sasso dalla scarpa e Dio solo sa quanto mi sento bene, e poi niente succede per caso quindi di sicuro in quelle due settimane succederà qualcosa di buono.
Intanto sono qui con la mia bella famigliola canadese, tranquilli tranquilli che più che lavorare mi sembra di essere in vacanza tanto sono pacifici e sereni, ieri mi sono anche fatta a nuoto tutto il giro completo di Baradal… BELLISSIMO, 8 anni qui e non ci avevo mai pensato, cogliona da corsa che sono, proprio per il fatto che dall’altra parte non ci va mai nessuno c’è il meglio, e ho letteralmente nuotato in mezzo a banchi di pesci che non vedevo robe così dai tempi del Mar Rosso!!!! E non contiamo le tartarughe, che ad un certo punto ne avevo una che mi seguiva e mi sono anche un po’ spaventata, ciò, era grossissima!!!!!
a parte la faccia da ebete non sono venuta malaccio, dai............

E poi oggi è il 20 dicembre 2012, qui ai caraibi è sera e col fuso orario in certe parti del mondo è già il 21 inoltrato e ancora non si è sentito niente di esplosioni o pianeti sfracellati o attacchi alieni. E poi come ho letto qualche settimana fa sembra che i Maya per stordirsi usassero farsi clisteri di birra, per cui è assurdo credere ai deliri di qualcuno che per usare la cannuccia non sa nemmeno distinguere tra la bocca ed il deretano…. 

....non promette nulla di buono....


Bequia, 17 dicembre 2012

Va detta: mi stanco meno quando lavoro. Almeno mi impongo di fare una mini-siesta il pomeriggio, e la sera vado a letto molto presto; nei momenti di stand-by invece niente siesta, la sera vado a letto molto più tardi ma mi sveglio sempre alla stessa ora, morale della favola 5 giorni così e sono distrutta, una vera larva. Però mi sono divertita, ho passato belle giornate intense (anche a dare una mano ad un trasloco) e belle serate, quest’anno si è formato un gruppetto niente male; una sera abbiamo fatto la pasta fresca e ci siamo passati la serata piacevolmente che mi sembrava quando a casa facevamo la serata tortellini: si chiacchiera, ce la si racconta, si discute sugli argomenti più disparati, si ride, insomma si sta in compagnia e si unisce l’utile al dilettevole. Però alla fine della fiera io sono sfatta… meno male che sono ripartita và… sto giro ne ho appena 4 ma è solo una settimana quindi un po’ speed. Lo skipper non lo conosco ma a prima vista lo chiamerei Ken (il marito di barbie). Un po’ cafoncello ma direi che è colpa mia e me la sono cercata: l’altro giorno mi sono rallegrata che quest’anno ho beccato uno skipper meglio dell’altro? Eccomi servita, il 2012 non si smentisce. Presente quando qualche settimana fa ho scritto di quello skipper giovane alla prima esperienza che invece sembrava fare charter da sempre? Presente il contrario? Eccoci. E per altre sue abitudini meno male che le colleghe mi avevano ben istruita quindi ho alzato le barriere ancor prima di incontrarlo di persona ed il problema non si è posto, penso che abbia il terrore anche solo a pensarci di fare certe mosse con me. Va bene dai, nell’insieme direi che 7 giorni non sono una tragedia quindi va bene lo stesso. Clienti regular: tranquilli, cordiali, non esigenti, nel complesso piacevoli.



Però devo rendervi partecipi di una mail ricevuta oggi dal cliente che avrò a gennaio, e alla faccia del mal cominciare, io gli ho mandato la mia mail standard tutta carina tipo “felice di essere la vostra hostess, vi invio il menu di massima che ho elaborato per voi tenendo conto della vostra preference list, bla bla bla, in attesa di accogliervi personalmente a bordo vi invio calorosi saluti”
E lui mi risponde così, traduco da francese a italiano, e notare non sono io a scegliere dove mettere le maiuscole, mentre invece ndv sta ovviamente per Note Di Vaifra.

Buongiorno,

La mia agenzia mi dice che gli ALCOLICI LOCALI sono COMPRESI nella prestazione che ho scelto e pagato.

Solo gli ALCOLICI DIVERSI sono da pagare a parte, cioè
MOJITO (vodka + limonata + limone spremuto + foglie di menta + ghiaccio)
LIMONCELLO
WHISKY + COCA
(già io mi chiedo questo qui che cazzo di mojito beve nella sua vita, ma vabbè, ndv)

I vini per i pasti devono essere COMPRESI ma li scelgo IO (se li scegli TU li paghi TU, se no mi dici semplicemente il tipo ma li scelgo io e tu stai zitto e mosca, ndv)

Per I SUCCHI DI FRUTTA noi beviamo solo frutti FRESCHI frullati mattina e tutto il corso della giornata. Fare il PIENO di frutta FRESCA di tutti i tipi (ah no, io pensavo voleste la frutta marcia! Ndv) perché ne siamo ghiotti e in caso il dessert non ci piaccia possiamo mangiarne anche a mezzogiorno e sera.
(e io passo le giornate a farti i frullati? Coglione, hai noleggiato un 43 piedi, non un 43 metri, ndv)

Faccio anche qualche correzione al Suo menu:
Patate NON le vogliamo
Pasta POCHISSIMA (i bambini di solito non vedono l’ora che la cuoca italiana gli faccia la pasta ma bene, la farò solo una volta anziché le due previste, ma che non mi si rompa il cazzo che i bimbi voglio la pasta perché faccio una strage di genitori, ndv)
PIù grigliate di PESCE
Vogliamo pomodori GRIGLIATI caldi
Più aragosta (ecche, siamo all’hilton? Coglione 2 volte, se la vuoi la paghi a parte, ndv)
Fare la RATATOUILLE fredda per mezzogiorno e CALDA per cena (ok, se vuoi mangiare 2 volte la stessa cosa io non ho problemi guarda, lavoro pure meno!!! Ndv)
Pensare a un taboulé (guarda meglio il menu, mercoledi a pranzo cosa leggi? Non c’è forse scritto taboulé?? ndv)
Gratin di PAPAYA verde (se non ci piace prevedere altra scelta) (se l’ho messa in menu un motivo c’è, ndv)
Per MEZZOGIORNO pensi a delle grigliate di carne (la carne alle Grenadine significa pollo, coglione per la terza volta, ndv)
IL COLESLAW cos’è? (vuoi fare il figo e poi sei un’ignorantone, ndv)
Piatto CREOLO cos’è? (che tanto se ti dico accras e boudins non capisci un cazzo, ndv)

In attesa di leggerla, cortesemente

SIGNOR Pinco Pallino

(siamo stressati eh??? Ndv)

Risposta mia:

Signor Pinco Pallino,
Per gli alcolici io ho avuto informazioni differenti ma ho già chiesto chiarimenti all’agenzia in modo da non avere malintesi e gestire tutto nel migliore dei modi.
Per quanto riguarda il menu ho preso nota delle modifiche richieste e adatterò il menu alle Vostre richieste, salvo che l’ARAGOSTA non è compresa nella prestazione da Lei scelta e pagata e quindi sarà da regolare A PARTE.
Per quanto riguarda la frutta io faccio SEMPRE il pieno di frutta FRESCA e Le assicuro che ne troveremo di ancora più buona per tutto il corso della crociera, ma devo altresì informarLa che la barca non è attrezzata per fare frullati: non c’è nessun BLENDER a bordo, mentre tra le mie attrezzature PERSONALI ho un misero MIXER ma non abbiamo sufficiente corrente a 220V per poterlo usare liberamente, io stessa devo chiedere il permesso allo skipper ogni volta che ne necessito l’uso per preparare ricette da servire ai PASTI PRINCIPALI; al limite potrò prepararvi a COLAZIONE delle arance spremute A MANO.
La terrò al corrente per gli alcolici e nel frattempo saluto CORDIALMENTE.

SIGNORA hostess Vaifra

(e la prossima aspirante hostess che mi chiede info riceverà questa mail con un ps: sei SICURA di quello che dici????)

boff


Le Marin, 11 dicembre 2012

Sono semplicemente ed assolutamente INNAMORATA (professionalmente parlando) di questo skipper, e visto che G mi snobba d’ora in avanti se posso scegliere so chi indicare. Lo conoscevo di vista da qualche anno e già mi faceva simpatia, poi conoscerlo meglio è stata una piacevolissima sorpresa. A parte i primi due giorni che non lo capivo dopo è andata benissimo e oltre ad essere che più che competente per quel che riguarda il suo lavoro è anche una persona straordinaria a livello caratteriale. In 10 giorni non ho smesso un attimo di fare figure di merda con lui, penso che per quanto io sia entusiasta di lui altrettanto lui dirà in ufficio di non metterci mai più insieme, e comunque è troppo signore per insultarmi e ha dimostrato anche di avere una pazienza infinita. Tralasciamo i dettagli perché ne ho combinate un paio niente male, tipo rimanere in panne col tender di sera a PSV (e lo sapevo che il motore aveva dei problemi ma testarda ho voluto fare la sborona “ci vado io a prendere i clienti dal bar”) e ho iniziato a remare come una scema per  raggiungere la barca e più remavo e più la corrente mi portava via e lui dalla barca mi guardava indeciso se ridere, piangere, buttarsi in mare per venire a prendermi a nuoto, o semplicemente dare per persi tender e hostess. E appena arrivata alla barca col fiatone e la lingua che strisciava in terra che nemmeno riuscivo più a parlare, sembravo una profuga clandestina, lui è salito sul tender e il motore è partito al primo colpo. Da sprofondare. Oppure (sempre col maledetto tender) andare a prendere la boa che ci ho messo tre quarti d’ora di lotta tra marcia avanti, marcia indietro e folle e continuavo a rimbalzare tra gli scafi del catamarano e la boa che sembravo una pallina da flipper impazzita e lui dalla barca che mi diceva esattamente cosa fare con un’apparente calma esteriore ma secondo me mi avrebbe volentieri picchiata tanto ero imbranata. Questo ed altro ancora; e queste figure proprio con lui che è insegnante alla scuola di formazione skipper mi hanno messa in schiena: dopo delle scene come queste con che faccia avrei mai potuto chiedergli di lasciarmi il timone? Vabbè dai la prossima volta gli dimostro che almeno il tender lo so governare, ma non so se mi darà di nuovo fiducia (e non lo biasimo).
I passeggeri snob e spocchiosi a quest’ora sono in aereo, questi mi scivolano via dalla memoria lisci e senza rimpianti. Né stronzi né pretenziosi né rompiballe o stressanti, a tratti anche simpatici, ma certi atteggiamenti o meglio non-atteggiamenti che non ci sentivamo nemmeno persone ma pezzi della barca alla stregua del filtro dell’olio. In 10 giorni non ho mai sentito un grazie né mai un saluto prima di partire o al ritorno dalle escursioni. Mai un accenno al fatto di trovare la barca splendente e tutto il loro casino ben riordinato. Boff, come scrivono sui loro quadernini, e stavolta è la hostess che dice: boff. E stamattina al momento dei saluti quando mi hanno detto grazie per le cose buone che ci hai cucinato mi sentivo quasi presa per i fondelli: ma come, per 10 giorni manco mi avete mai cagata pari manco i pasti venissero recapitati da un catering esterno e adesso mi dite grazie? Ragazzi quanto siete stupidi, sapeste quante cose NON vi ho fatto per mancanza di motivazione….

Ma parliamo di cose belle: SONO IN VACANZAAAAAA yeah!!! 4 giorni, yeah!!!!  Programma della settimana è non avere programmi, il che è già una cosa bellissima di suo.
Alla prossima, vado a cominciare il fancazzismo che mi sento già in ritardo sulla tabella di marcia.




una cuoca a dieta


Tobago Cays, 05 dicembre 2012

Ritiro tutto, altro che cool, questi sono solo in-cool-enti, neologismo anglo-emiliano per definire gli scontenti cronici a cui evidentemente fa schifo la vita e nemmeno in vacanza vogliono correre il rischio di trovare qualcosa che gli piaccia o (sia mai!) addirittura li entusiasmi. Mica stronzi, ma nemmeno mai un grazie, mai un commento positivo, mai una soddisfazione di alcun genere. Il primo giorno mi hanno stracciato l’anima e ridendo gli ho detto grazie per la fiducia, la risposta è stata “non abbiamo nessuna fiducia in chi cucina”, così, a priori, senza nemmeno conoscermi. Bene, grazie. E allora mi vendico: tutto quello che di solito faccio in più stavolta non ci sarà: niente pizza, niente pancake a colazione, niente torte per merenda (i biscotti del leader price vanno benissimo), niente carinerie di alcun tipo. Nel contratto c’è scritto colazione pranzo e cena, questo avranno, niente di più.
L’apoteosi, e questa non mi era ancora capitata e nemmeno con tutta la mia fantasia avrei potuto immaginarla, qui siamo veramente al fondo: nella preference list leggo che vorrebbero mangiare pesce pesce pesce, e mi organizzo di conseguenza, pesce pesce pesce alle Grenadine non manca. Poi salta fuori che c’è una che non mangia pesce di nessun genere ma non lo ha detto “per non fare la difficile, vedi, a me poi va bene mangiare anche solo i contorni tranne pomodori insalata carote cetrioli patate sedano e fagiolini; perché in effetti non mangio nemmeno carne a parte il pollo, non mangio riso, non posso mangiare formaggio, non mi piace la pasta, ho il colesterolo alto e quindi meglio evitare le uova, e non vado pazza per i dessert. Tutto il resto però va benissimo, e comunque non ti preoccupare per me, tu fai per gli altri che io mi arrangio” Ok, non è nemmeno la più difficile che mi è capitata, avvertita per tempo riesco a far fronte a ben altre esigenze. Ma una domanda sorge spontanea: questa tipa qui, che per non fare la difficile non mi ha informata di tutte ste pugnette, cosa si credeva forse che alle Grenadine ci fosse l’Esselunga o l’Ipercoop? Allora cerco di fare i miracoli sbattendomi come una deficiente per confezionarle delle sorte di pasti decorosi con le poche cose reperibili in loco e che lei mangia, mi faccio davvero in quattro, lavoro più per lei sola che per gli altri 7 messi insieme, gratto il fondo della fantasia e non so più cosa inventare ma non mi arrendo… e poi sfoglio il suo diario di viaggio personale e leggo “Bei posti, tempo buono, navigazioni piacevoli, peccato il mangiare: la hostess potrebbe fare di meglio”. Ma va ben a cagare và….. sai cosa, che a partire da oggi (4° giorno su 10) per me puoi anche crepare di fame. E non è solo una battuta dire Dio del Cielo dammi la pazienza perché se mi dai la forza faccio un casino. Gli altri almeno apprezzano quel che faccio, sono solo un po’ cagacazzi che fra un po’ gli spiego io la differenza tra hostess e robot da cucina, gliela dico in Italiano con sottotitoli in vaffanculese o gliela traduco diplomaticamente in Francese? Dai Vaifra, stai serena che tutto passa, era troppo bello avere a bordo solo bellissimi gruppi di gente simpatica e divertente! E comunque il 2012 è stato l’anno del “non faccio in tempo a pensare a qualcosa che ho e che apprezzo molto, che mi si guasta sotto gli occhi”, devo smetterla di gioire e rallegrarmi, almeno per un mese ancora.
Con lo skipper tutto bene. I primi due giorni ho avuto un po’ di problemini a capire certi suoi atteggiamenti tanto che mi stavo per incazzare pesantemente, poi per fortuna sfogandomi telefonicamente con G (che lo conosce bene e mi ha detto ma và non farti inutili seghe mentali, se è uno dei migliori sulla piazza un motivo ci sarà) ho cambiato angolo di osservazione, e una volta capite le ragioni delle sue mosse devo dire che mi sto professionalmente innamorando di lui, è assolutamente fantastico! E avremo un altro charter insieme a fine anno: se abbiamo un po’ più di culo con l’equipaggio sarà un bellissimo capodanno!

Ma basta parlare di lavoro, parliamo un po’ della dieta che sto seguendo e le conseguenze previste e non: ebbene sì, ho dovuto rivolgermi ad uno specialista perché la cosa mi stava sfuggendo di mano e non riuscivo nemmeno più a guardarmi allo specchio tanto la mia immagine mi disgustava, quindi prima che la cosa divenisse un problema serio ho preferito affidarmi a qualcuno di competente. Ho un programma alimentare ben strutturato, non patisco la fame e anche se a distanza di due mesi l’unico risultato visibile è che ho perso una taglia di reggiseno (mavaffanculo, quella era l’unica cosa che mi piaceva…..) mi sento decisamente meglio e quindi non abbandono, la perdita di peso troppo veloce non mi interessa e punto sul lungo termine per un risultato definitivo.
Già soffro molto perché qui ci sono un sacco di cose per le quali vado matta e che sono proprio veleno perchè manderebbero a monte tutti gli sforzi, quindi sbavo di fronte ad accras, boudins, lambi, avocado, platani, christophines, un sacco di cose, ma resto ferrea ed irremovibile…. e poi almeno mi rimane il puolet bukané, che se non potevo mangiare nemmeno quello non venivo neanche ai caraibi….
Un’altra cosa positiva è che ho un sacco di frutta e così mi spaparanzo quintali di manghi, che anche se siamo a fine stagione riesco ancora a trovarne e mammamia quanto mi piacciono, e me ne frego del rovescio della medaglia che dopo un mango ti ci vuole mezzora a ripulire i denti da tutti quegli odiosi fili che rimangono attaccati e che non vengono via né con lo spazzolino né col filo interdentale, e anche se sto mettendo a punto una tecnica niente male (ma non fatemela spiegare qui per favore, è troppo rozza!) è veramente una scocciatura senza pari.
Vabbè, a parte questi dettagli continuiamo il discorso iniziale: volevo illuminare il mondo spiegando due-tre cosette a chi per caso deve andare in vacanza e si ritrova con una cuoca che segue una dieta: evitate di romperle il cazzo, please e grazie. Non so perché ma i miei clienti quest’anno sono tutti dietologi: che di mestiere siano avvocati o commercianti sotto sotto sono tutti nutrizionisti, tutti si sentono in dovere di dirmi cosa, come e quando mangiare, e allora mi dico che devo esser proprio cretina ad aver pagato qualcuno per svilupparmi una dieta fatta su misura per me…
E comunque per rendervi partecipi delle difficoltà di una hostess a dieta vi spiego cosa è difficile; innanzitutto per quanto cerchi di seguirla scrupolosamente essendo che il mio mestiere è nutrire e viziare gente in vacanza (e non in cura in una clinica disintossicante), diciamo che per cucinare uso ingredienti e tecniche non propriamente dietetiche, e anche se io mangio le mie cose dovrò pur assaggiare di tanto in tanto quel che faccio prima di servirlo no? E anche se assaggio proprio solo per sentire come va di sale e non deglutisco niente ho dei sensi di colpa allucinanti perché mi sembra di sgarrare (e forse è anche per questo che la cosa va a rilento…..). Ma la cosa più difficile sono i clienti. “Vaifra cosa ti servo in aperitivo, un planteur o un punch coco?” “niente grazie sono a dieta” “un bicchier di vino?” “no grazie, sei gentile ma sto bene così” “vabbè ma almeno un succo di frutta” “no grazie ma non posso proprio, per me un bicchiere d’acqua” “uffa come sei asociale”. Il tutto per due volte al giorno, moltiplicato per “x” passeggeri…. capite bene che poi mi vengono istinti omicidi… Poi, il barbecue di aragosta sulla spiaggia: un must nella vacanza alle Grenadine: Il mio coach alimentare era contrario all’aragosta ma l’ho obbligato ad inserirmela nel programma, eccheccazzo, e quindi alla fine abbiamo trovato un compromesso: posso mangiarla ma solo in determinati giorni. Quando capita il giorno buono ok tutto a posto ma  c’è stato un charter sfasato e il bbq è stato il giorno precedente, e visto che non esistono problemi ma solo soluzioni sono scesa in spiaggia col mio bel scudozzino con dentro il mio pasto del giorno, poi ho preso la mia aragosta e l’ho messa da parte per mangiarla l’indomani. I clienti erano solo 12 ma giuro che ho risposto almeno 46 volte all’esclamazione “uuuuhhhhh ma come non mangi l’aragosta tu???” Ma porca zoccola schifosa, ma siete rincoglioniti o cosa, sono 4 giorni che vi ripeto che sono a dieta, la smettete di rompermi il cazzo o vi devo menare a coppie di due finchè non diventate dispari???????
E così penso che dal prossimo charter modificherò il mio briefing: al termine di tutte le domande su allergie ed intolleranze, dopo le istruzioni e le regole di bordo, dopo aver illustrato le mie richieste ed abitudini ai vacanzieri di turno, penso che terminerò con una frase tipo “IO sono a dieta, e non faccio eccezioni questa settimana perché non siete più belli voi di quelli della settimana precedente o della prossima, quindi per favore portate rispetto a questa mia scelta perché al terzo che mi sganghera la marella sarete a dieta anche voi, tutti, e così almeno mangiamo tutti uguale e la finite con le insistenze”.  Ho detto.

gli alsaziani urlanti




Mustique, 03 dicembre 2012


ore 06.30 a.m.




ore 08.00 

ore 12.00 
ore 20.00 (27 porzioni....)




Di nuovo in sella, ho fatto una settimana di nuovo sul maxi Dream stavolta riempito a dovere ma per fortuna ancora una volta sono incappata in un bel gruppo. 19 alsaziani classe 1957, quinquiennialmente (ma si dice così?) in gita in qualche angolo del pianeta, e stavolta sono toccati a me. Rumorosi che quasi rimpiango i ragazzi della settimana precedente, e poi dicono di noi Italiani…. Confesso che mi ci sono voluti quasi 2 giorni per apprezzarli perché il primo giorno – e anche il secondo – non li sopportavo proprio, erano pesissimi e pensavo di non farcela a reggere tutta la settimana: capisco l’entusiasmo, capisco la voglia di divertirsi, capisco tutto ma porca miseria sembrava non avessero altri argomenti che stare tutto il giorno intorno al bancone della cucina a rompere i maroni a me manco fossi il gioco della vacanza, quindi la mia reazione iniziale è stata dura: ho iniziato a cicchettarli e ad essere intransigente per ogni cosa, elasticità zero, li tenevo al loro posto e quando ci voleva non esitavo a rispondere a tono alle loro battute (ridendo ovviamente, ma certe frecciate che io stessa mi meravigliavo della faccia tosta che avevo a dire certe robe). E si sono calmati; il terzo giorno praticamente non ci siamo cagati pari fino al pomeriggio, e allora lì ho sortito tutta la mia gentilezza e professionalità, e dal quarto giorno in poi è stato un idillio tra me e loro, al punto che a fine charter ero sinceramente dispiaciuta di salutarli. 
the day after
C’erano due-tre elementi che ciao, con uno sguardo ci davamo il “la” e iniziavamo lo show quotidiano che andava avanti ad oltranza; mi sono ritrovata perfino sul bancone del bar a cantare a squarciagola Azzurro mentre intorno a me tutti tenevano il ritmo battendo le mani, e intanto guardavo i miei colleghi chiedendomi “ma dove sta scritto nel mio contratto che devo fare queste cose!!!!????”
Con Serge e Maelig tutto bene, abbiamo consolidato l’affiatamento di un mese fa e tutto è stato fluido, peccherò di presunzione a dire da sola che siamo un bell’equipaggio ma lo siamo davvero, e ora che io inizio la mia stagione vera con i charter già programmati in precedenza non avremo più modo di lavorare insieme, e questo è un grande peccato.
Anche questa settimana le risate si sono sprecate. Il 2012 è iniziato così così, è continuato di merda fino ad avere un picco sottoterra che dicevo di arrivare dall’altra parte del pianeta, ma la fine di questo anno sta andando alla grande, se tiene botta ancora un mese non lo annovero nemmeno tra le peggiori annate.
....almeno la foto è silenziosa....
E sabato ho incatenato: sbarcata dal maxi mi sono fiondata a fare la spesa per il nuovo charter; io ero in ritardo, i clienti sono arrivati in anticipo, morale della favola l’accoglienza non è stata delle più eleganti, ma sono cool e l’hanno presa sportivamente. Dopo sole 36 ore gli ho già misurato la pressione (ormai mi bastano 10 minuti per fargli i raggi x) e posso confermare la prima idea: mi piacciono, li tengo tutti i 10 giorni previsti. Ora sono a fare il pic-nic in spiaggia, e io mi trovo qui con 4 aragoste giganti che mi gironzolano intorno a cercare di scrivere questo post in attesa che lo skipper venga in mio soccorso, chi mi conosce sa che ho il terrore delle aragoste vive. Le preferisco in pentola, sono più gestibili.
Concludo il post con un saluto speciale specialissimo a mio babbo: da sempre diceva che una volta in pensione avrebbe occupato il tempo rendendosi utile per gli altri. Tra 3 giorni parte per uno sperduto angolo del Sahara in un campo volontariato, starà qualche mese o comunque il tempo necessario per dipingere una struttura di accoglienza e assistenza per bambini bisognosi di cure mediche, il tutto vicino all’ospedale già costruito e funzionante. Mi ha mandato le foto e le descrizioni del tutto, e nel leggere ho trattenuto a stento la commozione, è una cosa bella quella che questa organizzazione sta facendo e sono moltissimo orgogliosissima che mio babbo partecipi a questo progetto. Vai babbo, mi sa che nei prossimi mesi non riusciremo ad avere molti contatti ma ci rivedremo più avanti, sicuramente tornerai arricchito di nuove esperienze ed emozioni da trasmetterci!