Viareggio, 22 agosto 2011


Tutto bene, arrivati a destinazione sabato, in 3 tappe: prima notte sosta in un paesino all’inizio del golfo del leone, manco mi ricordo il nome ma cittadina turistica, ridente e non malaccio. Seconda notte rada di St.Tropez. I due ospiti hanno contribuito a ravvivare la noia dei trasferimenti, a bordo c’era buonumore e perfino voglia di combattere la pigrizia cronica di cui qualcuno è affetto, e tra una chiacchiera ed un avvistamento delfini le giornate sono passate velocemente in maniera piacevole.

Una nota: dal 3 giugno, dico 3 giugno, ogni mattina sono stata svegliata alle 6.15 dalla sveglia di un collega (quello pigro), il quale se la continuava ronfando ben oltre il mattino inoltrato, incurante di tutte le sveglie del mondo e dell’inizio della giornata lavorativa, tanto il lavoro è un concetto che non lo sfiora nemmeno. A nulla sono valse le richieste di disattivare quel cacchio di orario: dapprima gentilmente prima della partenza, poi in maniera piuttosto incazzereccia in sardegna (quando io finivo di lavorare alle 2.30 e la MIA sveglia era alle 7), poi scherzosamente alle Baleari, fino ad arrivare alle minacce dell’ultima settimana di buttargli il telefono in acqua. Rispondeva che non era capace di disattivarla. Tonto, pensavo, sarebbe meglio fare il contrario (cioè attivare il cervello e disattivare la sveglia), e intanto ogni mattina mi veniva interrotto il sonno proprio nell’orario in cui poi non riuscivo più a riprenderlo, e la cosa mi costringeva ad alzarmi prima del previsto (poi mi si chiede perché al mattino non sprizzo allegria coi colleghi). Ma come per incanto … magia magia… all’arrivo della fidanzata…. sarà stato un barbatrucco… ma la sveglia è stata miracolosamente tolta. Ed il cervello sorprendentemente connesso (speriamo non vada in cortocircuito con questo sovraccarico di lavoro…..). Allora cambio opinione, non è essere tonti ma è più preciso dire essere stronzi. La presenza di questa ragazza ha fatto accadere altri miracoli totalmente imprevisti, io e l’altro mio collega siamo basiti e non crediamo ai nostri occhi. Bastava saperlo e l’avremmo presa su in giugno!!! Mi sorge un dubbio: sta a vedere che il tutto era solo una questione di astinenza da pratiche sessuali, minchia lo poteva dire subito, avrei pagato di tasca mia qualche baldracca!!!

Vabbè, chissenefrega, quello che è stato è stato, scordiamoci il passato, tutto è andato bene, non ci sono stati danni irreparabili e amen. Julien è ripartito domenica mattina presto, sono stata contentissima di averlo visto, fa parte di quella strettissima cerchia di amici coi quali ci corriamo dietro in giro per il mondo e con i quali le distanze geografiche hanno veramente poco valore; lui poi è una persona davvero speciale e più lo conosco più lo apprezzo. Alla prossima caro amico franco-hongconkese, speriamo presto!

Barcellona, 18 agosto 2011


Fine della crociera, sbarcati tutti. Barca vuota e silenziosa, quasi triste, sembra la fine dell’estate e invece è solo la fine di una crociera. Bella. Nonostante tutto bella. Io sono sfatta e cotta come un zucchino lesso, anche se ad onor del vero l’ultima settimana, senza invitati, è stata veramente molto leggera. Inoltre Michelino ha capito le mie ragioni di tutto quel brontolare che facevo e ha iniziato a darmi attivamente una mano, a modo suo ma apprezzo moltissimo il gesto. Se avesse capito in sardegna ora non sarei un coso strisciante ma avrei ancora un minimo di energia. Quell’altro è un caso a parte, coi suoi “percorsi mentali alternativi” probabilmente capirà verso Natale, ma sarà troppo tardi. In ogni caso è andato tutto bene e si comincia il rientro verso il suolo italiano.

Con noi anche Julien, un mio ex cliente francese, ormai diventato carissimo amico di famiglia. Ora vive ad Hong Kong, ci siamo beccati casualmente su skype 2 giorni fa e visto che è di passaggio in Europa gli ho lanciato l’idea (prontamente accolta) e così viene a farsi questo trasferimento con noi, e la cosa mi fa un piacere immenso. Gli armatori non smentiscono la loro gentilezza a concedermi di portarlo sulla loro barca, grazie. Ma non solo, c’è anche la fidanzata del comandante. Proprio carina, simpatica, e donna (almeno a prima impressione) in gamba. A volte ci si pongono delle domande, ma si trovano le risposte leggendo qualsiasi libro di psicologia: spesso le donne hanno questo istinto da crocerossina che le porta a scegliere uomini bisognosi di cure. Ecco perché io sono single.

Barcellona l’ho vissuta poco, giusto il giorno di ferragosto ho preso su la bici e sono andata a fare un giro random per il centro, ripercorrendo strade e luoghi tanto familiari nell’estate del 2004. Tanti ricordi che si susseguivano nella mia mente.Quell’estate ha segnato l’inizio della svolta nella mia vita, con Ira e Carla ne abbiamo combinate di tutti i colori quasi presagissimo che di lì a poco ci saremmo separate (fisicamente). E Barcellona fu il clou del nostro sodalizio. Forse per questo non ho cagato pari il povero Raimon, che da 5 giorni aspetta una mia chiamata per uscire una sera. Non ho voglia di vederlo, mancano Ira e Carla, senza di loro non avrei nulla da dirgli, e così ogni giorno gli ho tirato il bidone. Se lo sapessero le ragazze che ancora una volta lo sto prendendo per il culo Ira mi sgriderebbe, Carla riderebbe come una matta.

Pronti, mi chiamano, sono qui, sto arrivando. E’ ora di partire, molliamo gli ormeggi. Ciao.

Mallorca, 10 agosto 2011

Penso che ognuno nella propria vita privata sia libero di fare le scelte che vuole, mi reputo anche piuttosto tollerante di fronte a situazioni che non condivido, non son certo la santarellina psicorigida che mi si vuol descrivere. Ma a tutto c’è un limite, e son sempre dell’idea che la libertà di un individuo finisca dove inizia la libertà del prossimo. E soprattutto le scelte private non devono incidere sulla professionalità né influire negativamente sui colleghi ed il loro lavoro. Se no mi innervosisco, perdo la stima e divento davvero una persona poco piacevole, incazzosa e con la lingua velenosa, tanto da meritarmi il soprannome di “Ringhio” o “Signorina Rottermeier”.
A parte ciò sta andando tutto benissimo, la stagione procede bene, in barca si sta bene, c’è buonumore in un ambiente sereno e va tutto alla grande; sì, sono diventata bravissima: mi basta “chiudere fuori” dalla mia sfera emotiva ciò che mi disturba, prenderci le misure per limitare i danni e tutto procede per il meglio; il mio lavoro è calato di un buon 70% e con questi ritmi potrei andare avanti anni.
Ps: Ringhio abbaia ma non morde. E’ quando smette di abbaiare che c’è da preoccuparsi. E sarà almeno una settimana che non abbaio più, ero diventata talmente rompicoglioni da non sopportarmi più nemmeno io! Cazzi sua, francamente io di fare l’assistente sociale ne ho le palle piene, sono una hostess mica una psicoterapeuta!



Vabbè, cambiamo discorso che se no sembro una affetta da lamentite, che invece sono proprio tranquilla che più tranquilla non si può: una sera a Ibiza sono uscita con la Gabri ed il suo equipaggio. No, niente feste o discoteche o simili, solo una bevutina e poi a nanna subito (anche perché non era elegante addormentarmi sulla sedia del bar con tutta quella musica e quella gente che passava….). E due giorni dopo eravamo ancorate di fianco e ho fatto un blitz velocissimo a salutarla. Le foto testimoniano. Poi lasciate Ibiza e Formentera ci siamo spostati a Maiorca (Palma mi ha un po’ delusa, chissà cosa mi aspettavo, ma questo porticciolo qui a sud-est dell’isola è molto carino). Domani Minorca e a seguire Barcellona…. Poi vedremo, il programma è ancora aperto, andiamo dove ci porta il mare. Con l’approssimarsi della fine dell’estate inizio a pensare un po’ all’inverno….. programmi…. Boh? Martinica sicuramente, Grenadine assolutamente! Il come ed il quando ancora da vedere, c’è in giro qualche proposta interessante per fare la traversata, e anche se quest’anno avevo pensato di no ora sto quasi per cambiare idea, diventa solo un problema di tempistica in quanto ho un sacco di cose da sistemare a casa e mi ero anche ripromessa di fare una vacanza (anche l’anno scorso dovevo farla, poi invece niente come solito). Ma volere è potere, e se riesco a sincronizzare tutto…. Why not?

Formentera, 04 agosto 2011

Armatori in spiaggia, equipaggio a bordo a risistemare la barca ma si programma di riuscire a ritagliarsi il tempo per fare un bagno. Succede una cazzata, veramente un’inezia, e ridendo inizio a sfottere il responsabile, al quale sono gerarchicamente sottoposta, elencando le sue incredibili gesta da stordito (cose che a raccontarle non verrei creduta, secondo me lo fa apposta); lui si definisce “persona con percorsi mentali alternativi”, per me è solo disconnessione cerebrale, punto e basta; io continuo a sfotterlo su questa sua sistematicità nel non azzeccarne mai una manco per sbaglio, gli faccio il verso, non c’è tensione, il marinaio si sganascia dalle risate per questa mia improvvisata parodia del nostro superiore (lì presente), e si sta ridendo tutti e tre, ma lo pseudo-cazziatone è arrivato a segno (il neurone ha fatto bip, oggi funziona!). Il destinatario mogio mogio incassa il colpo e allontanandosi dalla scena del crimine dice “vabbè, dopo di questa andrò a buttarmi in acqua”. Sento la mia voce che risponde “prima attaccati un masso al collo”. Linguaccia maledetta, è partita da sola!!!! Il marinaio mi lancia un’occhiataccia dicendomi che stavolta ho esagerato. Ha ragione, ma a volte mi escono così, da sole: vengo imboccata da una frase buttata lì e il mio cervello anziché elaborare in silenzio mette in moto le corde vocali; il mio superiore dice che sono una corta stronzetta impertinente, in realtà sono solo una “persona con percorsi verbali veloci”.