Tutto bene, arrivati a destinazione sabato, in 3 tappe: prima notte sosta in un paesino all’inizio del golfo del leone, manco mi ricordo il nome ma cittadina turistica, ridente e non malaccio. Seconda notte rada di St.Tropez. I due ospiti hanno contribuito a ravvivare la noia dei trasferimenti, a bordo c’era buonumore e perfino voglia di combattere la pigrizia cronica di cui qualcuno è affetto, e tra una chiacchiera ed un avvistamento delfini le giornate sono passate velocemente in maniera piacevole.
Una nota: dal 3 giugno, dico 3 giugno, ogni mattina sono stata svegliata alle 6.15 dalla sveglia di un collega (quello pigro), il quale se la continuava ronfando ben oltre il mattino inoltrato, incurante di tutte le sveglie del mondo e dell’inizio della giornata lavorativa, tanto il lavoro è un concetto che non lo sfiora nemmeno. A nulla sono valse le richieste di disattivare quel cacchio di orario: dapprima gentilmente prima della partenza, poi in maniera piuttosto incazzereccia in sardegna (quando io finivo di lavorare alle 2.30 e la MIA sveglia era alle 7), poi scherzosamente alle Baleari, fino ad arrivare alle minacce dell’ultima settimana di buttargli il telefono in acqua. Rispondeva che non era capace di disattivarla. Tonto, pensavo, sarebbe meglio fare il contrario (cioè attivare il cervello e disattivare la sveglia), e intanto ogni mattina mi veniva interrotto il sonno proprio nell’orario in cui poi non riuscivo più a riprenderlo, e la cosa mi costringeva ad alzarmi prima del previsto (poi mi si chiede perché al mattino non sprizzo allegria coi colleghi). Ma come per incanto … magia magia… all’arrivo della fidanzata…. sarà stato un barbatrucco… ma la sveglia è stata miracolosamente tolta. Ed il cervello sorprendentemente connesso (speriamo non vada in cortocircuito con questo sovraccarico di lavoro…..). Allora cambio opinione, non è essere tonti ma è più preciso dire essere stronzi. La presenza di questa ragazza ha fatto accadere altri miracoli totalmente imprevisti, io e l’altro mio collega siamo basiti e non crediamo ai nostri occhi. Bastava saperlo e l’avremmo presa su in giugno!!! Mi sorge un dubbio: sta a vedere che il tutto era solo una questione di astinenza da pratiche sessuali, minchia lo poteva dire subito, avrei pagato di tasca mia qualche baldracca!!!
Vabbè, chissenefrega, quello che è stato è stato, scordiamoci il passato, tutto è andato bene, non ci sono stati danni irreparabili e amen. Julien è ripartito domenica mattina presto, sono stata contentissima di averlo visto, fa parte di quella strettissima cerchia di amici coi quali ci corriamo dietro in giro per il mondo e con i quali le distanze geografiche hanno veramente poco valore; lui poi è una persona davvero speciale e più lo conosco più lo apprezzo. Alla prossima caro amico franco-hongconkese, speriamo presto!