tre mesi di silenzio

Santa Maria di Leuca, 16 luglio 2015

Tre mesi senza scrivere, e non solo sul blog. Preoccupante, penso che non mi fosse mai successo da quando ero all’asilo e cominciavo a pensare di aver chiuso un’epoca durata 40 anni.
Argomenti ne avrei un sacco, appunti ne ho buttati giù una marea, ho anche finalmente trovato l’ispirazione per scrivere un libro vero e ho cominciato a mettere le basi…. quello che manca è la voglia. Guardo il mio pc, quell’oggetto che contiene la mia vita e che mi provoca dolore ogni volta che devo separarmene per oltre 24 ore, e lo vedo lì nero e chiuso e non mi va di aprirlo, ho anche cambiato la tastiera perché era andata in tilt e questa nuova non mi piace molto, i tasti sono spagogni. Forse la colpa è proprio della tastiera.

Cos’è successo in tre mesi…. Di tutto e niente, come nella vita di qualunque altra persona. Sto bene, molto bene, direi che sto attraversando una fase veramente positiva con il mondo che mi sorride e non ho grossi motivi di lamentele. Ho subito una delusione sentimentale enorme, sì l’ennesima, una batosta fortissima che mi ha picchiato proprio qui sul collo, anzi no direi che mi ha picchiato tra lo stomaco ed il cuore. Non ne sono guarita ma tutto quello che ho pensato è stato “deve esserci una spiegazione, per forza, perché tutto ciò è talmente assurdo che può solo esserci una valida spiegazione”, e non mi sono nemmeno arrabbiata; ho sfogato tutto nel corso di una giornata, forse la giornata più triste della mia vita, e poi dal giorno dopo ero distaccata e tutto mi veniva alla mente come una cosa lontanissima nel tempo, e quasi quasi pareva non fosse nemmeno successa a me. Tanto meglio.

Il lavoro va benissimo, ma quello va sempre bene. Il bello di lavorare free lance è di poter scegliere. E grazie al lavoro ho incontrato una persona straordinaria che è entrata di prepotenza nella mia vita ed è presente anche nell’assenza e anche se non ci vediamo da qualche mese e ci sentiamo tra si e no ogni 2-3 settimane per un saluto. No non è un uomo, o meglio sì è una persona di sesso maschile, ma niente a che vedere con argomenti amoroso/sentimentali, penso che questa persona sia un Angelo Custode piovuto nella mia vita sotto sembianze umane, e non mi capacito di come una persona tanto speciale possa aver scelto proprio me. Perché pur se ci conosciamo da poco tempo il nostro rapporto va ben oltre il lato professionale, e anche se lo vedo che lui è così protettivo nei confronti di tutti quelli che lo circondano (o meglio tutte quelle, perché è il classico uomo circondato solo da donne: sorelle, figlie e figliastre, amiche, cognate, cugine…), con me è veramente….come dire….boh, non credo esista un aggettivo appropriato ma di fatto ha combinato cose per me che veramente non mi sarei mai aspettata: mi ha ascoltata, mi ha aiutata, mi ha sorpresa, mi ha incoraggiata, mi ha fatta ridere e divertire, mi ha messa all’angolo obbligandomi a fare i conti con me stessa, e forse per la prima volta nella mia vita sento che c’è qualcuno al di fuori della mia famiglia che mi vuole bene per davvero e ci tiene a me per quello che sono e senza aspettarsi niente in cambio. Sono stata fortunata ad incontrare questa persona.



Che altro: sono stata a casa quasi due mesi. E’ sempre una cosa bella ma comincio ad avvertire sempre più insistentemente il bisogno di avere un posto mio. Bella la vita nomade, bello vivere con la valigia in mano, ma comincia a diventare un po’ caro il prezzo da pagare. Sembrano stronzate ma non avere un cassetto mio, un armadio mio, un letto mio comincia a diventare pesante. Giro il mondo e compro cose, souvenir, oggetti per gli altri e mai niente per me tanto non saprei dove metterli, e la maggior parte delle volte nemmeno compro più niente. Mi piacerebbe avere un posto nel mondo dove sapere di ritrovare le mie cose non chiuse dentro una scatola, mi piacerebbe avere un posto dove quando esco dalla doccia non devo passare in rassegna tutto il mio guardaroba (per fortuna esiguo) piegato via, mi piacerebbe avere un cassetto per le mutande e non un sacchetto, anch’esso messo via con le magliette i pantaloni i parei i costumi i trucchi gli elastici per i capelli le lenti a contatto il dentifricio e quel bellissimo quadretto che proprio non potevo non comprare ma che ora non ho idea di dove mettere…. devo risolvere questo problema prima che mi passi la voglia di tornare a Toscanella.
casa..con le amiche di sempre

Altro proprio non ce l’ho da dire, ma sono molto contenta di aver scritto tutto ciò perché chissà magari sto uscendo dal blocco….


Alla prossima quindi!