bangkok e le tigri


Phuket, 16 marzo 2013

Ancora qui, ebbene sì. Gli armatori sono arrivati ma visto che eravamo bloccati fino alla settimana prossima hanno deciso di andare a visitare la Thailandia via terra, e io ci ho guadagnato 2 giorni liberi per scorrazzare in giro…. grazie capt! E quindi via subito col primo aereo per Bangkok dove ho fatto una giornata in giro random e per il giorno seguente ho preso un’escursione in agenzia, proprio come una vera turista.
Brevemente, cosa ho combinato, in ordine crescente di apprezzamento: giro della città in tuk tuk; vista del “ponte sul fiume kwae”; frullato di mango e banana all’83° piano (wow che vista da lassà!); shopping sfrenato, ma proprio più sfrenato di così non so immaginare: son partita braghe corte-canotta-spazzolino e son tornata con uno zaino ai limiti della capienza, borsa a rischio di esplosione e vestita a strati perché non sapevo più dove mettere la roba; visita al mercato galleggiante non mi ricordo come si chiama il posto, che in sé è carino ma niente di che, meno male c’erano le finaliste di miss Thailandia ed è stato interessante vederle arrivare ognuna sulla propria barchetta, tutte circondate di frutta e fiori con bella musica in sottofondo, e allora anche la mattinata ha avuto una svolta insolita e divertente; mi sono sfatta di massaggi, in 2 giorni almeno 4 ne ho fatti, più pedicure, scrub e non so che altro; visita al tempio delle tigri, curiosamente non c’era nessun tempio ma tigri sì, tante, tantissime, e puoi accarezzarle e perfino giocare con i cucciolotti, che teneroni che sono! 
Nota stonata dei due giorni: il tour era un po’ in stile thai “ho incassato i soldi, di tutto il resto non me ne può fregar di meno, tantomeno della soddisfazione del cliente”, ci trattavano un po’ come vacche sui carri bestiame senza esitazioni di urla a chi non capiva le istruzioni (eravamo tutti un po’ infastiditi di certi atteggiamenti, ma da bravi turisti non ci sono state lamentele), e gran finale anziché riaccompagnarci ognuno al proprio hotel come da programma, una volta rientrati in città ci hanno scaricato in mezzo ad una rotonda (sì! col traffico tutto intorno che solo per raggiungere il marciapiede abbiamo messo a rischio le nostre vite!) e se ne sono strafregati delle proteste, ci facevano uscire dai pulmin tirandoci per le braccia e son  partiti che sembrava avessero il pepe al culo, se questa è professionalità….. Peccato, la “Terra dei Sorrisi” mi sta perdendo sempre più colpi, io ‘sti Thailandesi li vedo molto opportunisti e molto falsi, ma molto molto molto, mica solo un pochino…..
 
Approfitto di questo post per due o tre considerazioni generali su quanto vedo in Thailandia:
-        Friggono tutto. A tutte le ore del giorno e della notte, in tutti gli angoli del paese, sempre e comunque friggono. Anche l’altra mattina alle 5 sul tragitto per l’aeroporto: buio pesto, fuori da una casa sul ciglio della strada c’è una luce accesa, c’è una donna, che fa? Frigge….ovviamente.
-        Alcune cose secondo me sono diventate leggende per turisti: a Bangkok intorno a Khaosan Road (il centro nevralgico della famosa night-life) c’erano dei tipi che giravano con scorpioni fritti, secondo me era roba artificiale perché erano tutti esattamente della stessa grandezza e tutti nella stessa identica posizione, voglio dire: se fossero stati fritti davvero vuoi che uno non gli si giri una zampetta in modo diverso? No, tutti precisi…mmhh…
-        I Thailandesi, notoriamente non degli Einstein, non sanno leggere le piantine: gli mostri una cartina di Phuket o di Bangkok e la maggior parte di loro non sa nemmeno da che parte girarla.
-        Ti dicono sempre di sì, anche quando è no. Poi fanno quel che gli pare.
-        E’ la prima volta che vedo un cambio-valuta di strada più vantaggioso del cambio ufficiale in banca, non conviene prelevare al bancomat ma cambiare gli euro (avercene dei contanti….)
-        Per me che sono alta un metro e poco più è stata un’enorme soddisfazione in metropolitana potermi aggrappare là in alto, dove di solito non arrivo; qui a volte mi sento una gigantessa.
-        Sbagliano a scrivere l’inglese, ma di brutto: insegne, menu, indicazioni, divieti, tutto. Sembra quasi che abbiano inventato una nuova lingua.
A parte il disguido del tour acchiappaturisti, sono molto contenta di aver fatto questa gita fuori porta, e ringrazio chi di dovere per avermene dato l’opportunità, ora di nuovo qui a Phuket, felice di ritrovare la mia barca ed i miei nuovi amici. Che poi, scema, mi sono anche scordata di dire che tra tutti i nuovi ce ne sono anche di ritrovati: correva l’anno 2005, appena partita per i Caraibi, tra i personaggi che popolavano Marin ed il Flying Cloud tra un charter e l’altro comparivano Marco e Daniela, poi partiti per Panama eccetera eccetera…. Nel corso degli anni di tanto in tanto mi venivano in mente e mi chiedevo dove fossero: eccoli qui, ora! Fantastico….

Thailandia prime impressioni


Phuket, Thailandia, 10 marzo 2013 

….Ed eccomi qui! Son sempre io ma su sfondo diverso….. finalmente!!!!
Atterrata in Thailandia da un paio di settimane e ancora rintronata/frastornata dalla velocità con cui accadono le cose; comunque son qui che cerco di ambientarmi nel territorio, e per tutto il resto se trovassi anche il bandolo della matassa sarei pure contenta. Mah. La negatività del 2012 si sta ancora un pochino trascinando, migliora ma ogni tanto inciampa… c’è ancora tanto cammino da percorrere, ci andremo dietro.

Ma non ci pensiamo che fa triste e veniamo a qui: non ho ancora visto tutto di Phuket ma quel poco che ho visto e vissuto direi che MI PIACE! E’ vero che questa è la terra dei sorrisi, i Thai sono molto sorridenti…. che se possono ti inchiappettano senza pensarci due volte ma almeno lo fanno gentilmente e col sorriso. Il finale non cambia.

Il marina dove si trova la barca è in capo al mondo, fuori da qui non c’è NIENTE, dico NIENTE, veramente nientissimo!! Però ci sono alcuni Italiani simpatici con cui passare piacevoli serate e la vita è sempre bella anche in capo al mondo e anche se tutto intorno non c’è niente, poi figurati per una come me che non ama molto la vita troppo mondana ed il caos di discoteche e locali notturni va molto meglio così che trovarci in mezzo al bordello, onestamente questa è la mia dimensione: una cena in compagnia, due chiacchiere con gente che mi piace, tutto scorre liscio.

Oh ma parliamo un po’ del cibo thai, mammamì quant’è buono! Poi penso che alla lunga potrebbe stancare e a noi italiani ci viene la voglia della tagliatella di mammà, ma finora tutto quel che ho assaggiato mi è strapiaciuto! L’altra sera al night market di phuket town c’erano tante cose strane che avrei potuto passare ore a girare per le bancarelle ad assaggiare tutto ma un po’ la dieta (eh si, non conta ‘na fava ma insisto, so’ de coccio…), un po’ la paura di certi racconti sul cibo thai (insetti fritti, scarafaggi caramellati, uova imputridite o col pulcino dentro) diciamo che mi sono limitata a guardare un po’, e neanche più di tanto. In ogni caso mangio solo cose conosciute senza addentrarmi troppo, e quindi vai di pollo – gamberi - frutti di mare cucinati nelle loro maniere oltre all’immancabile riso, e anche se qualche volta mi sono uccisa col piccante finora tutto bene e apprezzo moltissimo la cucina locale. Ho fatto anche un “corso” di cucina. Una di quelle fregature di cui parlavo prima, ma in ogni caso son contenta lo stesso e qualcosa l’ho visto e capito…


Ma che tovaglioli e tovaglioli.....
Ci sono alcune usanze thai che mi fanno un po’ sorridere, tipo l’uso alternativo che fanno della carta igienica. Per noi quello specifico rotolo ha una ed una sola funzione, qui in thailandia te lo trovi dappertutto: come kleenex nei taxi, come tovagliolo al ristorante, come scottex in cucina. Esistono delle specie di scatole rotonde appositamente concepite per contenere il rotolo e presentarlo sul tavolo o metterlo di fianco al cruscotto, fa troppo ridere! E poi che altro: non esistono coltelli, prima di entrare in un qualunque posto bisogna togliersi le ciabatte, il codice della strada è di libera interpretazione, e quando fai una domanda se ti dicono yes muovendo il capo in senso verticale intendono no.
Papa Mama super ristorante

Che altro…. niente, è tutto, lo so che non è un gran che ma proprio non mi viene altro, e questo poco che ho scritto meglio di così non viene, amen. Sto bene, tra un paio di giorni partiamo in navigazione, son contenta… che altro c’è da aggiungere? Ah si, una cosa ci sarebbe… è un messaggio privato ma il blog è mio e ci faccio quel che voglio io quindi lo scrivo qui:


Auguri Damiano, bischero d’un fratello che a volte mi fai proprio incazzare di brutto ma alla fine vaffanculo tutto ti voglio un mondo di bene....macaco!