DELIVERY SUNREEF 70 POLONIA-ANTIGUA – PARTE SECONDA


Mercoledi 12 novembre 2008 – PARTENZA DA BREST

Eccoci qui di nuovo in navigazione. La sosta a Brest è stata più lunga del previsto causa maltempo, non sarebbe stato saggio metterci in mare con 48 nodi di vento, e comunque c’erano da fare un po’ di lavoretti di manutenzione alla barca…. per esempio sistemare l’uscita di emergenza, nella cui sentina sottostante c’erano ettolitri d’acqua: 3 ore di duro lavoro per svuotarla e la mia schiena si è un po’ arrabbiata.
Comunque abbiamo approfittato della sosta anche per rilassarci un po’: tanto per iniziare la sera dell’arrivo mentre io mi sono inguattatata ben bene sotto il piumone gli altri 3 sono usciti per andare a fare internet…. Sono stata svegliata
qualche ora più tardi da schiamazzi e musica….uscita dalla cabina ho consumato il pallottoliere a contare persone; bella festa, finita con la classica spaghettata a.o.p. alle 4 di mattina insieme ai nuovi amici bretoni. E ancora: visita all’acquario Oceanopolis (bello ma Genova è molto meglio) e gita domenicale con sosta d’obbligo per pranzetto in trattoria: Vitto insisteva tantissimo per visitare i luoghi del famoso sbarco in Normandia, incurante del particolare che ci trovassimo in Bretagna. Son dettagli….non si può esser sempre troppo precisi…..
A parte ciò abbiamo lavorato davvero tanto, io stessa penso di aver smaltito almeno due etti buoni buoni, qui ci vuole subito un mars o un twix…. Vorremmo mica perdere la linea eh Vaifra!?
L’equipaggio sta benissimo tranne Michela che oltre ad esser stata ko qualche giorno per un ritorno di febbre ha deciso di collaudare i gradini sperimentando un metodo innovativo per discenderli, procurandosi un taglietto in faccia con la chitarra. Mi fa ridere Edo quando la chiama Cencio!
Sono contenta perché tutto sta andando bene, l’umore è alto e il viaggio sta procedendo su toni allegri; su questo non avevo dubbi, conoscendo Edo e Vitto sapevo che era impossibile il contrario.
Ora il tempo è buono, anzi di vento ce n’è proprio pochino, ma stiamo per attraversare il famigerato e temuto Golfo di Biscaglia, sono stracuriosa. Sono le 5 del pomeriggio, Michela dorme e i ragazzi stanno tirando su la randa per la prima volta, vado a vedere!




Giovedi 13 novembre 2008 – GOLFO DI BISCAGLIA

SSShhhhhh….. Sono le 10 di mattina, è la mia guardietta e tutti dormono. Questo golfo contrariamente alle mie aspettative è calmo: stanotte con la luna piena si vedevano le onde che erano delle montagne di acqua ma erano talmente lunghe e dolci che quasi non si sentivano, e da ciò abbiam dedotto che qui nei giorni scorsi dev’esserci stato il pandemonio (o almeno questo è quello che mi dicono i due ragazzi), ed infatti eccoci pronto ricevutovi navtex il messaggio di albero con vele sartiame e tutto l’ambaradam alla deriva sulla nostra rotta: occhi aperti!!!





Venerdi 14 novembre 2008 – NORD SPAGNA
Ieri e oggi due giorni pieni di avvenimenti: ieri avvistata balenona non lontana da noi, l’abbiamo perfino sentita respirare. Stamattina abbiamo rimontato il gennaker smontato il primo giorno causa incaramellamento. Poi abbiamo sfilato la cima della ritenuta del boma che si era tutta quanta sguainata, l’abbiamo tirata bene, ricucita e rimontata. Mi piace fare il deckhand, anche se Edo e Vitto continuano a prendermi in giro, tipo mentre tiravo su la drizza del gennaker (una fatica bestia), ero lentissima perché ero distrutta e loro lì a urlarmi “andiamo, mettici forza, mezza sega che non sei altro! Che sei una mozzarella forse?” E io con le mani già sbrindellate per tiraggio guaina, le braccia dolenti e l’infagottamento dovuto ai 5 strati di morbidezza tra vestiti e ciccia, a forza di ridere non ce la facevo proprio più! Di una cosa sono molto contenta: che qui essendo in pochi quando c’è qualcosa da fare nessuno mi dice “stai buona e lontana, tu, donna…..”.
Basta scrivere, è l’ora del Monopoli, ieri mi han mandata in bancarotta ma oggi gli faccio vedere io!

Sabato 15 novembre 2008 – AL LARGO DELLA SPAGNA
Nulla di particolare da segnalare, si procede bene come solito. Unica nota dolente è che la ritenuta del boma si è risguainata e oggi sarà da rifare il lavoro. Evidentemente c’è rimasta una bavetta nel punto in cui esce dal boma e se la mangia lì. Bisogna imparare a dar retta alle piccole nanerottole quando parlano, io la diagnosi l’avevo fatta subito!!! 8 anni di lavoro in un’officina meccanica saran serviti a qualcosa no?


Domenica 16 novembre 2008 – AL LARGO DEL PORTOGALLO
Alla fine il preventer del boma si è proprio spaccato e ho provato a ricucirlo col filo da vele; non siamo molto fiduciosi, è solo questione di tempo e si strapperà!
Siamo al 38° nord e la temperatura è già accettabile: durante il giorno non dico che si sta in maglietta ma quasi, almeno non c’è più bisogno di perdere mezzora a vestirsi per star fuori 10 minuti. E questo giova molto all’umore.

Lunedi 17 novembre 2008 – AL LARGO DEL MAROCCO
Siamo già sotto a Gibilterra, tutto bene e tutto tranquillo, l’onda è già quella oceanica lunga lunga ed il pezzo difficile l’abbiamo fatto quindi è ora di dar aria alla vela pura. Finalmente ieri x la prima volta abbiamo provato la barca con vento forte, dicono i ragazzi che sia un po’ troppo orziera e ho capito anche io il
perché. Sto diventanto un marinaio e anche se nelle manovre sono ancora un po’ indecisa e devo chiedere conferma prima di muovere qualsiasi cosa sono proprio contenta di poter partecipare attivamente senza nessuno che mi urla addosso. Edo è molto paziente e ci corregge gli errori dicendoci le cose con calma quindi senza provocare inutile agitazione che porta solo ad impastarsi ulteriormente. Sto imparando un sacco di cose, cose che ho visto fare centinaia di volte ma finalmente mettendo mano le capisco un po’ di più. La mia ricucitura del preventer come previsto ha già ceduto, ma d’altra parte per quanto mi fossi applicata era da dire che non sopportasse troppa tensione… Michela si sta studiando le impiombature ma mi sa che sia più semplice comprare una cima nuova, anche se comunque fa bene a studiarsele e anzi dovrei prendere esempio da lei e imparare anche io, non si sa mai ed è sempre utile. Magari oggi un’occhiatina la do.

Mercoledi 19 novembre 2008 – IN VISTA DI TENERIFE
Sono le 11 di mattina e finalmente è stata avvistata terra. Arriveremo a Santa Cruz di Tenerife tra cira 3-4 ore, mi chiedo se Omero è ancora lì o se è già partito.
Qui a bordo sempre tutto bene: si lavora, si impara, si ride e si gioca. Abbiamo fatto diverse manovre tra strambate e su e giù i terzaroli che mi si stanno chiarendo sempre più i passaggi e i momenti in cui sono da fare. Non dico che capisco finalmente le vele…..ma quasi: inizio a vedere anche io come vanno sistemate, ogni tanto ci azzecco anche e in ogni caso non muovo una virgola senza prima chiedere, questa barca è troppo grande ed è un attimo far danni!
Basta scrivere, è ora di fare il log-book e poi tra poco ci siamo, c’è da fare.

1 commenti:

damiano ha detto...

ciao iaio sei una grande....mi diventerai mica veramente un marinaio??? che figata di esperienza.... anche se non sempre comprendo i termini tecnici... ma continua che sei la numero 1 buon vento buon mare e....godiiiiii ciaoooooo

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