parole

Le Marin, Martinica, 30 marzo 2012

Penultimo charter finito pure questo, e mettiamo in archivio un altro charter andato molto bene: 4 simpatiche coppie di giovani e spensierati francesi, sempre allegri, sereni e di buonumore arrivati con valigie cariche di ogni ben di Dio (perfino un prosciutto intero!) e buonumore…. Skipper G e tempo buono hanno fatto il resto per far guadagnare il podio della stagione a questo charter, e per quanto mi riguarda quando è così è un piacere lavorare! Mi sono divertita, non ho nemmeno lavorato troppo, è stato un charter meraviglioso! Con G continuo a farmi delle risate che a volte mi chiedo come sia possibile che ci troviamo ancora, a 40 anni suonati io e quasi altrettanti lui, a fare certe deficentate che sembriamo veramente due bimbi scemi. E altre volte invece ci infiliamo in discorsi filosofici e mistici da cui scaturiscono dei veri e propri scontri verbali che poi non ne usciamo più. Salvo dopo 30 secondi riprendere a fare i cretini. I clienti quando assistono ai nostri siparietti si sganasciano dalle risate e francamente anche io non sono da meno. Mi diverto un sacco, e confermo che lui è sempre il numero UNO indiscusso, sia come skipper che come persona. Peccato che odi questo mio blog, ma io continuo a scriverlo lo stesso. 

Io in questi giorni sono con la testa tra le nuvole: la stagione invernale inizia a volgere al termine, quest’anno è veramente volata e ho lavorato talmente tanto da non aver avuto tempo di fare altro, né di pensare a me stessa. Non ho idea di cosa farò nei prossimi mesi. Ho voglia di fare mille cose ma le idee sono poche e perfino confuse, diciamo che nel mio futuro prossimo ed imminente vedo bianco nel senso che non vedo nulla all’orizzonte… ma la cosa bella è proprio che vedo bianco e non nero; sto iniziando un pochino a rendermene conto adesso che ormai manca poco alla mia partenza dalle Antille, e di solito gli altri anni a questo punto iniziavo ad organizzarmi un minimo per la stagione entrante. Quest’anno no, è come se la stagione estiva non esistesse. Non sto cercando lavoro ma mi stanno arrivando un sacco di offerte di imbarchi - alla faccia della crisi -  Sto rimbalzando tutti a priori (tranne uno…. mi tenta troppo…. ma significa un grosso sacrificio di altre cose che sarebbero prioritarie… vedremo…); non ho proprio voglia di pensarci adesso… dicono che il 2012 è l’anno dei cambiamenti per noi dei gemelli, ed io sono qui curiosa di vedere qualcosa… è come se stessi aspettando un’offerta irrifiutabile (che so, tipo di imbarcarmi sullo shuttle per andare sulla luna, pagata 15.000 euro, e star via da casa solo un mese….chiedo forse troppo!!???!!!) e quindi continuo a temporeggiare senza prendere decisioni, e comunque nella peggiore delle ipotesi qualcosa in mediterraneo si trova sempre quindi no rush, no stress, just enjoy life!

Michel, il signore che mi stava ospitando in barca è partito, e così mi sono trovata homeless; problemi zero perché non è più come i primi anni quando era più complicato trovar da dormire, ora è tutto veramente facile, ma tra le varie opzioni ho preferito venire sulla barca di Davide, che quest’anno purtroppo ho visto ben poco; un ritorno ai primi tempi, che sembrano tanto lontani ma sono passati solo pochi anni da quelle prime stagioni in cui facevamo i cinni scemi che facevano le scemate; ora siamo molto più seri, si direbbe quasi che siamo diventati adulti. Ciò non significa che non si rida e si scherza più, anzi, ma siamo più calmi, più moderati. Comunque mi fa sempre ridere, ha un umorismo che mi spezza. E anche la sua fidanzata mi piace un sacco, è sorridente e trasmette serenità, bella coppia questa!
Non ho altro da aggiungere e quindi metto un po’ di foto.

saluto rasta 


...cartelli alla dogana.....

aragoste e melanzane.... 




il pontile ricomincia qualche metro più in là...


mutanti in aeroporto

Aeroporto di San Juan, Portorico, 11 marzo 2012

A tutti quelli che viaggiano spesso in aereo: ma avete notato che la gente durante il volo si trasforma? Non ci avete fatto caso? Beh, è ora di aprire gli occhi. Tu vai all’aeroporto e vedi gente che viene da ogni parte del mondo ma prevalentemente gente locale del posto in cui ti trovi. Passi il check-in, ti rechi al tuo gate e lì inizi a vedere qualcuno, e dico qualcuno, sul genere della destinazione del volo. Sali in aereo e la proporzione è ancora quella, poi non so perché ma quando atterri e tutti si alzano in piedi tu ti guardi intorno e dei locali ne noti qualcuno in più; ora che arrivi al nastro dei bagagli sono tutti trasformati.
Per esempio fai un Malpensa-Hong Kong: Sali a spintonate con i tuoi connazionali rumorosi e casinisti e scendi ordinatamente in fila silenziosa con una miriade di cinesi. Parigi-Martinica: decolli con gente che ha la baguette sotto al braccio e puzza di formaggio e all’arrivo sono tutti scuri scuri che ballano lo zouk. Miami-Portorico: parti con wasp, atterri con facce ispaniche. Mah.
Voglio provare ad andare in Svezia, chissà mai che anche io non mi trasformi in stangona bionda e gnocca.
 

la vita può essere facile

Fort Lauderdale, Florida, 11 marzo 2012

….Che settimana meravigliosa! Non so da dove cominciare, è stato tutto talmente bello, talmente tanto e talmente impressionante che mi verrebbe da sparar tutto fuori sconfusionatamente e disordinatamente ma sarebbe un casino incomprensibile quindi calma e gesso e proviamo ad andar con calma.
Vincenzo e Julia, che dire: non sono nemmeno definibili due persone, sono due esseri superiori, ecco tutto. Quelle persone rare che quando le incontri nella tua vita ti entrano subito nel cuore e poi ci restano per sempre, e non importa se ogni tanto passano anche i mesi senza contatti, sai che ci sono, e quando le rivedi anche dopo tanti anni nulla è cambiato: il piacere di stare insieme è assolutamente inalterato, e l’affetto se possibile cresce ancora di più.

  
Poi, la Florida: io ho deciso dove passerò la mia vecchiaia, qui! E dove altro se no? Non so il resto degli States ma qui è tutto perfetto: la vita è facile facile, talmente semplice che viene da non crederci che le cose possano funzionare bene senza impazzimenti né arrabbiature. Piccole cose semplici che aiutano a vivere meglio, che semplificano le cose e di conseguenza danno una miglior qualità di vita. Esempi banali di vita quotidiana, e non entro in merito a cose più importanti (anche perché malgrado la mia intelligenza superiore – e qui sento un boato di parolacce - non è che posso vedere e capire tutto in una settimana): tu abiti in un condominio, sempre pulito e sempre in ordine, e nella tua vita quotidiana succede che il postino ha le chiavi del portone, entra (senza disturbare nessuno a suonare a destra e sinistra), smista la posta in arrivo e ritira la posta in partenza (in effetti, perché andare all’ufficio postale visto che il postino passa da casa??? Talmente semplice che non ci avevamo mai pensato vero?). Oppure succede che qualcuno ti citofona, e a te mica ti suona il campanello, no, a te suona il cellulare, e così rispondi anche se sei fuori casa, chiedi chi è, e magari è qualcuno che deve lasciarti un pacco (perché qui gli acquisti per corrispondenza sono normali), tu DAL TELEFONO gli apri la porta, quello entra, lascia il pacco e se ne va. E ancora: quando esci di casa non è che devi portarti dietro sacchi puzzolenti e a volte anche sgocciolanti di spazzatura, no, tu li butti giù da casa tua direttamente nel cassonetto, che poi il guardiano del condominio svuota quotidianamente. In casa non hai la lavatrice, che occupa spazio e fa rumore e rischia di perdere acqua: la lavatrice la fai nel condominio, è di tutti, e tutti ne usufruiscono senza litigare (incredibile vero?). Come di tutti è la piscina, o la sala condominiale (che io subito pensavo fosse un bar tanto è bella, spaziosa, pulita e ben arredata) che puoi usare per qualunque occasione tu voglia, con annessa la cucina equipaggiata di piatti e bicchieri, il frigorifero sempre in funzione ed i bagni con doccia. Certi condomini hanno anche la palestra/sala gym. Quando c’è qualcuno che deve fare un trasloco l’ascensore viene tutto rivestito di uno spesso tessuto antiurto…. gratuitamente! Tutte le utenze e tutti i servizi che vuoi li attivi al telefono, non c’è bisogno di lettere raccomandate e/o fare ore di coda agli sportelli, e non hai bisogno sempre di controllare ogni virgola: qui tutto funziona bene, nessuno tira a fregarti: tu paghi per avere una cosa e chi te la deve dare ti dà quella cosa in modo chiaro, lineare e pulito, non è che cerca di farti pagare di più per darti di meno, non devi stare sempre attento a camminare rasente il muro o con le chiappe strette, qui nessuno ti vuole inc****re. Incredibile vero? Poi esci per strada e vedi tutti macchinoni (qui le piccole utilitarie non esistono), tanto traffico, strade enormi a svariate corsie ma zero ingorghi, e te da buon Italiano ti chiedi come sia possibile quando invece in realtà è molto semplice: esiste un codice della strada e lo si rispetta tutti, non c’è il furbo che passa davanti o taglia la strada. In autostrada la corsia di sinistra nelle ore di punta è riservata alle automobili con almeno due passeggeri a bordo, e da Italiana doc il mio primo pensiero è stato che si potrebbe mettere nel seggiolino un pupazzo, poi mi sono vergognata di aver pensato tal nefandezza. Lo scuolabus è sacrosanto: non puoi superarlo, e quando si arresta accende due stop rossi grandi quanto un palazzo e tu non ti puoi avvicinare oltre i 50 metri. E ancora: vuoi prendere la patente? Niente di più semplice: prendi l’appuntamento, il giorno fissato ti presenti, ti fanno un quiz poi esci per strada e guidi (la macchina la devi portare tu), se tutto va bene paghi un’ottantina di dollari, ti fanno una foto, ti fanno firmare e sei patentato. Tutto qui. Davvero.
Vai al supermercato e sempre da buon Italiano rimani basito nel vedere che il carrello della spesa non necessita di moneta, ma c’è una persona down che si occupa dei carrelli (e così gli abbiamo trovato un posto di lavoro dignitoso ed importante). Entri nei negozi, anche le profumerie, e hai accesso a tutto, i prodotti non sono barricati dietro le commesse per paura dei furti, hai diritto a vedere e toccare quel che vuoi e se hai bisogno di assistenza chiami. Arrivi alla cassa e la cassiera sorridente ti augura una giornata grandiosa mentre una persona down sempre sorridente ti mette nel sacchetto gli acquisti. Se per qualunque motivo cambi idea sul tuo acquisto lo riporti semplicemente indietro e nessuno ti fa il terzo grado accusandoti di chissà quale manomissione del prodotto.
Nei supermercati non è vero che trovi solo porcherie da mangiare, trovi anche cose buone e di qualità. Poi è vero, trovi di quelle stranezze che (almeno a me) verrebbe da comprare tutto per provare perché non hai idea di cosa possano essere, ma poi ragioni e metti nel carrello solo quello che veramente ti serve. Cose strane viste al supermercato: un bidone da 5 litri di “mix for mojito”, basta aggiungere rhum, ghiaccio e tonica (probabilmente era un frullato di menta e lime); spray per cucinare (anziché oliare la padella gli spari una bomboletta); reparto ketchup lungo metri e metri, con bidoni anche di 10 litri (a me un tubetto di mato-mato – salvo bambini - fa una stagione…..);
Il costo della vita è molto più basso che in Italia, ma davvero molto, e il martedi gli over 55 hanno il 15% di sconto ovunque; a parte questa settimana che non è stato bellissimo (ma è stata un’eccezione) il clima è splendido tutto l’anno, in un attimo sei alle Bahamas….. mi chiedo: ma chi cavolo me l’ha fatto fare di comprare casa a Imola, io quando smetto di lavorare vendo tutto e vengo qui!!!!

Fort Lauderdale: conosco questo posto di nome da anni ormai, è un polo nautico di rilevanza mondiale. Pensavo fosse un paese/porto non lontano da Miami. Beh, questo “paesotto” ha 8 uscite dell’autostrada. Progettato benissimo, consta principalmente di villette monofamiliari proprio come si vede nei film che parcheggiano ognuno davanti casa propria, e dietro hanno il molo con la barca ormeggiata; sì perché dietro c’è tutta una rete di canali che collegano la maggior parte delle strade all’ICW, che sarebbe un lunghissimo fiume navigabile che costeggia l’Atlantico dalla punta sud della Florida fin su a New York, Boston ed oltre.

Miami: grande casino. Rimini + Forte Dei Marmi + Porto Cervo in agosto = Miami.

Stati Uniti & American People: fantastici. Senti nell’aria il patriottismo e l’orgoglio di essere nazione, lo vedi per strada con tutte quelle bandiere ovunque (In Italia solo se vinciamo i mondiali escono le bandiere, se no manco morti). Capisci di essere in America già sull’aereo: ho volato con American Airlines facendo scalo a Portorico, e su entrambi gli aerei c’era il wifi; tutto è grande, tutto. E veloce. Ma semplice.

Attività svolte nella settimana: SHOPPING, e chi mi conosce sa bene che non sono una fanatica dello shopping, anzi direi il contrario, ma qui ho trovato talmente tante cose, strane o curiose o utili, a prezzi talmente ridicoli che era veramente da fessa non comprarle, e così ho speso un capitale in regali e regalini. Meno male ero venuta con la valigia quasi vuota ma rifarla è stato un lavoro impegnativo, meno male da piccola ero una campionessa di tetris.
Pensavo di andare a scorrazzare a dx e sx, volevo andare a DisneyWorld ma poi ho pensato che cosa me ne frega di andare in un parco giochi, volevo andare a Cape Canaveral ma alla fine non me ne frega così tanto soprattutto visto che gli extraterrestri si stanno preparando a venire loro da noi (e mi ricollego al penultimo post); alla fine non ho fatto quel che pensavo ma ho fatto di meglio: ho passato il mio tempo con gente splendida, che mi ha dedicato cure ad attenzioni coccolandomi e viziandomi, ho visto come vive la gente qui, ho fatto cose normali come andare a fare la spesa, shopping, passeggiate, ho fatto un giro per garage sales e perfino un paio di barbecue in giardino a bordo piscina con amici e amici di amici (proprio come si vede nei film), ho conosciuto persone, ho allenato un po’ il mio sempre scarso Inglese e sono stata benissimo. Bello, ho apprezzato tantissimo ogni minuto di questa settimana, sono stata meravigliosamente bene, gli States mi sono piaciuti tantissimo e sto pensando seriamente che se dovesse capitarmi un lavoro da queste parti non direi proprio di no. Anzi, confesso, l’ho cercato. Vedremo.

caro vecchio Dalo

Martinica, 03 marzo 2012
Anche stavolta tutto bene, è stato un bel gruppo, anche se 12 sono tanti, e pure lo skipper (finalmente!!!) positivo, nonostante mi avessero detto che viene spesso chiamato “lo squalo”. Siamo andati d’amore e d’accordo e tutto è filato liscio nonostante i 1.500 problemi alla barca. Questo lo tengo nella hit dei buoni.
Allora visto che è’ da un sacco di tempo che non parlo più di Dalo è giunto il momento di aggiornare anche chi segue il blog dall’inizio e magari si chiede che fine abbia fatto visto che i primi anni parlavo spessissimo di lui e ora non ne accenno neanche più. Beh, è tutt’ora esistente, sta bene, lo vedo sempre, ma da quando è diventato papà è cambiato: è sempre disonesto, sempre bugiardo, sempre il solito mascalzone perché il lupo perde il pelo ma non il vizio, ma vive praticamente per questo bimbetto che in un certo senso sono stata costretta ad adottare a distanza: ogni volta gli porto qualcosa tipo succhi di frutta, yogurt, o cibo vario; l’ultima volta che l’ho visto era un bebè in fasce, ora ha 4 anni ma non riesco mai ad incontrarlo perché quando io passo da Union è sempre mattino, e lui va all’asilo. Praticamente ho adottato un fantasmino. Dalo continua a chiedermi di portarlo in Italia quando sarà in età di scuola perché vuole che cresca con una visione del mondo un po’ più ampia che non restando solo ad Union, ma come faccio a fare una cosa del genere quando io stessa non ci sono mai in Italia? Mah, chissà. Per il resto Dalo è sempre il solito: urla, sbraita e fa casino ogni volta che organizzo l’aragosta con qualcuno che non sia lui, ritiene di avere una sorta di priorità essendo il primo che ho conosciuto qui 7 anni fa. Se fosse un po’ meno farabutto non mi costerebbe niente fare il business con lui, in fondo in un certo senso è anche vero che gli voglio bene, e devo riconoscere che con me è molto più premuroso e carino rispetto a quando mi considerava la sua fidanzata (mai cagato ma nella sua testa io ero sua, vai te a capire!). Questa settimana l’ho accontentato, abbiamo fatto con lui. Sfiga ha voluto che piovesse sulle Tobago Cays tutto quel che non è piovuto negli ultimi 30 anni nel deserto del Sahara, ma abbiamo chiesto la consegna a bordo e tutto è andato ugualmente bene, clienti soddisfatti e menu buonissimo e abbondante, lui carino e gentile. Due giorni dopo a Union è passato dalla barca a prendere le cose per il piccolo e dato che ero visibilmente malandata (raffreddore, tosse, febbre e tutte quelle pive lì) si è preoccupato della mia salute, io gli ho detto di star tranquillo che non è certo un’influenza che mi ammazza, e lui dopo mezzora è tornato…. per darmi dei medicinali (sorvoliamo sullo stato di conservazione e la data di scadenza, guardiamo solo al gesto gentile…)  E poi mi ha caricato il telefono di 20 EC per chiamarlo ed aggiornarlo costantemente sul mio stato di salute. Già mi bastava un medico a bordo che mi controlla ogni 3x2, non avevo mica tutto ‘sto bisogno dell’assistente telefonico, soprattutto perché non sono moribonda, sono solo ammalata!…. Però è carino dai, e io che penso sempre male di lui…. Vergogna Vaifra!
Domani mattina all’alba il buon Josè mi accompagna in aeroporto. Miami!!!!! Da Vincenzo e Julia!!!!! Non li vedo dal 2007 ma sempre son rimasti nel mio cuore perché son due persone stupende che ringrazio il cielo di aver incontrato nella mia vita, e Dio solo sa quanto spesso li ho pensati in tutto questo tempo. Loro due e la loro stupenda storia, che potrebbe benissimo essere la trama di un film che dà consolazione e speranza ai single non più adolescenti. L’avevo detto per scherzo l’anno scorso che sarei andata a trovarli e invece il caso vuole che devo andare proprio a Miami per motivi professionali e allora ne approfitto per stare con loro qualche giorno, non è stupenda la vita?????