Toscanella, 17 maggio 2011



La permanenza a casa è volata via veloce e allegra tra un pranzo in famiglia e una serata con le amiche, bilancio in positivo: aggiunti 2kg al PIL (Personal Indice of Lard), ma chemmefrega, l’importante è stare bene e io sto benone!

...giusto 2 stuzzichini per l'aperitivo...

Come solito ho vissuto il mio choc abituale, che poi a forza di far finta di niente mi rendo conto che ogni anno la situazione peggiora…. Parlo di quanto è diventato difficile vivere qui, parlo di tante piccole innovazioni che teoricamente ci dovrebbero facilitare nel quotidiano, invece secondo me stiamo solo facendo su un casino del 32 e in realtà ci stiamo complicando ben bene la vita, e anche se a dir così mi sembra di essere una vecchia bacucca lo dico lo stesso: dove andremo a finire!!!???!! Per esempio, mi sono comprata uno smartphone. Col touchscreen. E pare sia un android. (Ah no? Già che si fa una cosa, va fatta bene, anche se non ho la minima idea di cosa significhi android). Fa tutto, dicono. Però lo devo configurare; ci sono dietro da 3 giorni e a forza di incartarmi alla fine son riuscita a collegarmi a internet, ed è stato anche relativamente facile, così come scattare foto, usare il gps, vedere la meteo ed ascoltare la radio. La parte difficile è telefonare, ma penso di potercela fare entro la fine della settimana. E’ stato divertente (diciamo) stamattina cercare di capire in 3 come si disattivasse la sveglia, e dopo mezzora di delirio con questo telefono che col suo chicchiricchì svegliava tutto il condominio è stata presa la decisione drastica: spegniamolo, così, alla brutta. E almeno si è zittito e ho ricominciato a studiare come si fa per telefonare.
Poi, parliamo della tv: io ero rimasta che c’erano dei canali e tu giravi e sceglievi cosa vedere. Adesso non mi azzardo quasi ad accenderla, so che ci sono dentro dei satelliti ma cosa facciano non mi è ancora chiaro, so solo che capita spesso che voglio vedere una cosa e me ne fa vedere un’altra. Mi intimorisce, e allora lascio stare la tivù e mi dedico nuovamente al manuale del telefono.
Poi, le utenze: una volta tu a casa tua facevi gli allacciamenti di acqua luce gas e telefono, sapevi che ogni due mesi ti arrivava la bolletta e finita lì. Adesso è un casino, l’Enel ti vuole dare il gas, Hera ti vuole dare la luce, e Telecom poco ci manca che ti propone il riscaldamento. Mi chiedo se per fare la spesa posso ancora andare al supermercato o se per caso non dovrei andare dal benzinaio o in farmacia….
Penso che rispetto a 100 anni fa abbiamo fatto passi da gigante, ad un certo punto ci eravamo anche migliorati la vita con confort e comodità che facevano davvero piacere ed erano utili (poi queste utilità son diventate necessità ma questo è un altro discorso), siamo stati bravissimi. E fin lì stavamo andando bene, tutto era facile e funzionava bene, restava solo qualche nonnino che rimaneva indietro con alcuni marchingegni moderni (videoregistratore, computer ecc) ma chiunque era in grado di aiutarlo programmandogli l’apparecchio che il nonnino non capiva. Ora tutto è difficile, e per qualunque cosa ti tocca chiamare il tecnico perché in famiglia non c’è nessuno che ci possa capire un tubo! Io mi arrendo e rimpiango i piccioni viaggiatori, e se fossi ancora una fumatrice tornerei ai segnali di fumo.

Comunque, a parte ste considerazioni da cervello decrepito che si rifiuta di stare al passo con la tecnologia, domani prendo il treno e parto, vado ad imbarcarmi. Gli accordi sono che quando arrivo a Viareggio devo chiamare. Come se fosse facile. Credo che manderò una e-mail.

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