Il riposo del guerriero

Varazze, 31 agosto 2013

La parte dura della stagione è finita, ora è tutta discesa per me! E quindi eccomi qui in questa ridente località della riviera ligure popolata di Gabibbi e fiori. Dopo tanta confusione e tanto tutto devo dire che è molto piacevole ritrovare un po’ di pace e di silenzio, tanto che i primi due giorni non ho nemmeno acceso né radio né tivù, non sono uscita, non ho avuto nessun contatto col mondo esterno….. solo io e me stessa, organizzandomi i miei orari come mi pareva e alternando momenti di lavoro a momenti di riposo senza alcun condizionamento…. Bellissimo!!!



Poi sono risorta anche socialmente parlando: è bastato andare a fare un giro in giro per il paese, incontrare persone, fare due chiacchiere futili e banali con i passanti ed ecco che mi sono ricordata di essere viva e aver bisogno di interazione con terzi che esulasse dal lavoro. Qui in zona conosco un po’ di gente ed in più siamo nel 21° secolo quindi tramite facebook, whatsapp e tam-tam di radio banchina…. poco che continua così alla fine non avrò più una serata libera! 

LOW BATTERY

Cannigione, 19 agosto 2013

….Sono viva, davvero. Per convincermene mi son data dei pizzicotti e confermo: anche stavolta sono sopravvissuta. E’ stata dura per certi versi, facile per altri.
Facile per il semplice e basilare standard di lavoro richiesto; facile perché le bambine sono molto educate e poco capricciose, il che rende quasi un piacere passarci il tempo insieme (la piccola me la sarei mangiata di baci, quella lì ha un facciotto che è tutto un programma, se resta così da grande saranno guai per il papà…); facile perché la presenza per i primi 24 giorni della baby sitter ha reso la crociera un divertimento, e avere una semi-collega mi aiutava tanto non solo materialmente ma anche e soprattutto moralmente per sdrammatizzare i momenti duri con una risata; facile perché a bordo ero trattata bene e con molto rispetto, come una persona vera e non come un accessorio della barca; facile perché gli amici degli armatori sono stati tutti simpatici; facile perché il buonumore aiuta molto a sopportare la stanchezza fisica;
Dura perché il lavoro alla fine era più di quello preventivato, parecchio di più. E quindi fisicamente sono veramente esausta. Ma anche qui c’è il lato positivo: essendo da sola non ero come solito confinata in cucina e cabine, anzi ero spesso fuori e finalmente ANCHE IO vedevo i posti. E poi mi prendevo i miei spazi, negli anni ho imparato a dosarmi un po’ meglio. Ma “negli anni” significa anche che gli anni sono passati e non sono più una ragazzina, certi ritmi li reggo ancora ma poi sono disintegrata ed il recupero è più lungo.

Infatti sono sbrindellata, ridotta a pezzi piccoli… ora mi servono riposo e pedicure: mò partiamo e appena possibile mi auto-regalo una giornata intera in qualche centro benessere a farmi coccolare e rimettere a nuovo…. me lo merito!!!!!

una sferzata di allegria

Cannigione, 11 agosto 2013


Che dire, su questa stagione non ho molto da scrivere:  il lavoro ormai lo conosco e non mi succedono molte cose nuove. I luoghi sono sempre quelli: nord sardegna. Quest’anno non ho nemmeno comandanti deficienti con cui scannarmi come due anni fa, non faccio charter che mi movimentano un po’ l’estate con i cambi di gruppi eccetera…. insomma una gran noia. Dal giorno dell’imbarco alla partenza della crociera ho lavorato come una forsennata per dare una sistemata alla barca, dentro e fuori (eh si, quest’anno da sola: 2 x 1 offerta speciale… e passa la paura!); l’ho trovata “un pelino” trascurata e mi son fatta un mazzo tanto per organizzarla al meglio; la base era Bocca di Magra, nessuna barca amica nei paraggi quindi a parte una serata con la Milena, una con Omero, una con Lucio & Francy ed una giornata alle 5 terre con la Sabrina (sorella della Gabri), in 40 giorni non ho avuto proprio nessunissima vita sociale, solo lavoro. Una tristezza. Poi la partenza, e per quanto gli armatori possano esser simpatici sempre armatori restano, e una volta capite le abitudini del caso nemmeno più nessuno stimolo o novità, mi si prospettava un’estate faticosa, triste e solitaria. Invece arriva lei, la baby sitter, il jolly della stagione: una ragazza giovane con risata prorompente e contagiosa, spiccato senso dell’ umorismo e buona dose di vitalità, il che associato ad un cervello funzionante che alterna perle di saggezza a momenti di storditaggine che nemmeno lo sceneggiatore di un film potrebbe immaginare danno come risultato una sferzata di allegria all’intera estate. 

Sono morta dalle risate. Domani però ci abbandona, e mancano 8 giorni alla fine della crociera. Non sarà la stessa cosa, proprio no. Per esempio, chi mi aiuterà ad abbassare il tavolo del pozzetto (che una volta mi sono anche quasi pisciata addosso dal ridere)?  Chi mi dirà “fammi spazio, mezza sega che non sei altro” mentre fa stretching per aprirmi la porta della cucina al mattino? Chi è che al ristorante potrà mai più avere uscite del tipo “ma si dai, tanto non paghiamo noi, chissenefrega: prendiamone due di bottiglie d’acqua, non solo una!” (dicevo di star male dal troppo ridere). Chi è che scapperà dalla cucina urlante e spaventata a morte dalla lavastoviglie? Chi è dopo una lunga ed estenuante battaglia mattutina con un’ape mi guarderà con sguardo assassino dicendo “arrivederci alla prossima puntata, qui su wild-wild-boat.” Chi è che – visto il mio raffreddore e di conseguenza papille gustative out – assaggerà i cibi che non ama facendomi le smorfie ma dicendo buono buono? No, non sarà più la stessa cosa. Mi mancherai un sacco Nau-au ma prima o poi ci rivedremo, parola di Faivra.