Fiji, 29 settembre 2011

Tutto bene, tutto bello.

Vabè, non ho ancora visto praticamente niente ma quel po’ che ho visto mi è piaciuto. La gente è cordiale e molto sorridente, ancora più che ai caraibi, la cosa mette già buonumore e voglia di esplorare. Lo farò.

Mi piace la lingua locale perchè le parole sono divertenti, mi voglio comprare un dizionario, il fijano è troppo forte! Parlano tutti Inglese ma hanno un accento che io faccio fatica a capire, devo stare concentratissima e comunque dopo un po’ mi stufo e perdo colpi, meno male che il capt lo parla benissimo…. E confesso che io mi ci siedo un po’ sopra questa cosa….

In barca tutto procede bene, si lavora sodo ma riusciamo a fare tutto entro i termini previsti quindi no stress, no panic, just work.





La prima sera visto che non c’era niente in barca siamo andati al ristorante, non mi ricordo i nomi di quello che ho mangiato ma era tutto buonissimo, troppo! Il giorno successivo siamo andati in paese a fare spesa. Al supermercato (enorme e ben fornito) una tristezza: montagne di noodles, noodles e ancora noodles, poi tutta roba strana che fosse stato per me avrei riempito il carrello anche se poi obiettivamente tante cose non sapendo cosa sono è meglio lasciarle dove stanno. Dopo siamo andati al mercato della frutta: una meraviglia! Montagne di roba, tutta fresca, tutta buona, invitante e profumata, tutta talmente economica da non crederci nemmeno, e la cosa che mi ha colpita di più è come te la presentano: non è come da noi che vai, scegli, pesi e paghi, no: qui di ogni prodotto ti fanno “la razione”, tutte belle impilate, tutte più o meno uguali, e tu scegli quale vuoi.


Poi ci siamo fermati anche al negozio Digicel per prendere un numero di telefono locale che serve sempre, e tra tutto: sim, un mese di connessione internet e abbastanza credito per telefonare mi è costato circa sui 20 euro. Qui la vita è economica, o almeno a prima vista così mi sembra. Anche dentro al marina io trovo tutto economico (a parte il supermercato che ha prezzi da Swarowsky), ma basta mettere il naso fuori che i prezzi scendono ulteriormente! C’è povertà, qui dentro non la si nota ma appena esci la vedi subito. Ah già, parliamo dei soldi. Che belli!!!!! Sono tutti colorati, fantasiosi, stupendi! E’ peccato spenderli, mi sa che come souvenir porto a casa dei soldi. (Anche quelli di Hong Kong sono bellissimi, si vede che da questa parte del mondo ci tengono anche all’immagine oltre che al valore del denaro stesso, boh!?). Altra cosa stupenda è l’acqua. La bottiglia. Bellissima. Una la porto a casa. Sarà volgarissima plastica, la forma è come le nostre, ma l’etichetta è qualcosa di superiore, ti fa venir voglia di bere! Se cerco di descriverla non rendo l’idea, e nemmeno una foto rende giustizia, ma io ci provo lo stesso: non so se si nota ma l’etichetta davanti è trasparente con dei fiori, e lascia intravedere l’etichetta dietro, che nella parte posteriore (quindi quella che dà sul davanti) raffigura una cascata. Dà sensazione di freschezza solo a guardarla.


Oh, lo so che sembro ridicola ad essere alle Fiji e parlare di quanto sono belle le banconote e le bottiglie di acqua, ma che è colpa mia se finora non ho ancora visto niente? Prossimamente parlerò di spiagge, baie e quant’altro, per il momento questo ho e questo scrivo!

non è un gelato, è un salutarissimo
ananas da passeggio!!!!


Se no se preferite vi racconto che tornati dal supermercato era ora di pranzo e dovendo assaggiare la “tomato sauce” per scegliere quale comprare in dosi massicce per la crociera ci siamo fatti un piatto di spaghetti. Gli spaghetti erano buoni, il pomodoro in realtà era un mix tra ketchup e salsa bbq. A saperlo ci facevamo un hamburger, mica un piatto di pasta! Comunque la fame in questi casi aiuta molto, abbiamo mangiato tutto!!


Ah, ecco, una cosa della quale non mi faccio una ragione: gli uomini portano la sottana. Non lo sapevo e non riesco a capire se gli uomini con la gonna mi piacciono o mi fanno schifo, francamente era un quesito che non mi ero mai posta nella mia vita, e mi domando: ma una come me, single sfegatata, se per caso dovesse decider di cercarsi un uomo direi che ne vorrebbe uno “che porta i pantaloni”. Beh, allora qui non sono nel posto giusto!


Marina di Denarau, isole Fiji (hai detto niente…..), 27 settembre 2011

Ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati. Anche il secondo volo è andato. Pessima compagnia aerea ma ero talmente cotta che sulle 11 ore di volo devo averne dormite almeno 10. Ho i piedi gonfi da far schifo, sembrano due zamponi di Natale.
E quindi eccomi qua nel pacifico. Prima impressione a caldo: bello, ma davvero peccato queste nuvolacce nere, oggi è pure piovuto, speriamo che il tempo migliori. Poi non ho mica visto ancora niente: solo la strada dall’aeroporto al marina, e basta. Oggi ci siamo riposati e abbiamo iniziato un po’ a pulire la barca (ma un lavoro molto soft, siamo ancora frastornati), domani andremo a fare la spesa in paese e avrò modo di vedere qualcosa in più. Effettivamente qui dentro al marina è tutto iper turistico, quasi finto, potrei essere in qualunque parte del mondo. Quindi riservo ai prossimi giorni i primi commenti su questa isola.
Sempre per la saga del mondo piccolo, questa è veramente clamorosa: ormeggiato esattamente di fronte a me c’è un catamarano, Outremer 55’ light, che si chiama….. Flying Cloud! Ebbene sì, è proprio lui!!!! Ho avuto un tuffo al cuore. Per chi non lo sapesse, il Flying Cloud è stata la primissima barca su cui ho lavorato, ci sono stata quasi un anno e poi l’inverno dopo (che era in Martinica in vendita) ci ho abitato sopra tutta la stagione. Quando lo portarono via ormai piangevo, era la mia barca, il mio mondo, ma era stato venduto e lo skipper se lo doveva tutto sistemare, era un certo Matt, canadese, col quale ho coabitato una settimana sulla barca in attesa che la vendita si concludesse. L’ultima volta che avevo avuto notizie è stato due anni fa, che Matt mi aveva mandato una mail dicendomi di essere in Nuova Zelanda. Ora la barca è qui, lui non c’è ma non so se è sbarcato proprio o se è solo in ferie, a bordo ci sono due tipe. Sono troppo curiosa di vedere i cambiamenti che ha fatto dentro, uno di questi giorni prendo coraggio e chiedo di salire. Mal che vada mi dicono di no…
E sullo stesso pontile c’è pure un altro catamarano che avevo visitato sempre nel periodo del Flying Cloud, l’armatore era amico del mio skipper e faceva un po’ lo spiritoso con me. Se mi vedesse ora, a parte che non mi riconoscerebbe, ci rimarrebbe troppo male! A questo non gli dico chi sono, è meglio, nel vedere la sua reazione la mia autostima ne soffrirebbe.

Hong Kong, cappa di grigio compresa nel pacchetto
E’ tutto, non ho grosse cose da raccontare e nemmeno foto da pubblicare, quindi tanto per dare un po’ di colore ne metto una di Hong Kong, in fondo era solo ieri…..
Ora vado, sono le 19 e andiamo qui al baretto a vedere la partita di rugby, quindi vi saluto tutti con un bel
Bula! (qui tutti dicono bula, il mio capt dice che significa tutto: ciao, benvenuto, grazie, prego, arrivederci…. Dice che quando non so cosa dire dico bula che va sempre bene. E bula sia!)

Noi Melchiorri siam così

Toscanella, 20 settembre 2011

I Melchiorri sono contagiosi. Dopo 40 anni di osservazione della mia famiglia lo posso affermare con certezza. Tralasciando il passato remoto e guardando esclusivamente agli ultimi anni, non solo io e Damiano anche a distanza di 1.000 km riusciamo ad infortunarci nello stesso punto del corpo, non solo ci facciamo rubare la bicicletta nella stessa settimana, non solo quando io mi ustiono col forno chiamo casa per sapere se per caso anche Damiano si è bruciato e mi sento rispondere “no lui no, ma il camion sì”…. ora succede che stiamo diventando infettivi anche con chi entra in contatto con noi. Casa di Damiano è un nido di batteri melchiorriferi: chi entra non può uscirne indenne, sarà inevitabilmente contagiato e condannato a prendere sembianze melchiorriformi. Il primo sintomo della Melchiorrite è un visibile aumento del peso forma, accompagnato da un importante ingrossamento di tutti i tessuti muscolari o pseudo tali, con particolare concentrazione al girovita. Al momento attuale si registrano almeno 3 casi conclamati di Melchiorrite (uno dei quali a 4 zampe) ed è in corso di studio da parte di esperti del settore se anche la new entry Annalara sia per caso stata contagiata dal virus dei Melchiorri: nel giro di un anno e poco più la gentil donzella si è trasformata da acciuga a cotechino. Era secca secca secca, ora rimbalza qua e là per casa. Era inappetente e si nutriva di briciole come un fringuello, ora mangia come un bovino adulto durante la stagione dell’aratura dei campi prima dell’avvento delle macchine. E’ molto più bella adesso, però bisogna che si fermi perché tra poco si incastrerà nella porta e toccherà cambiar casa!!!!!

Altro sintomo della Melchiorrite è la naturale inclinazione ad esser stonati come delle campane. Però ci piace cantare e lo facciamo lo stesso, a squarciagola ed incuranti del risultato, convinti di esser bravi perché a noi il nostro suono CI PIACE… se poi gli altri non sono d’accordo sono affaracci loro. Un vero Melchiorri non sarà mai un cantante di successo, anche se in famiglia si vocifera di una scatenata cugina partecipante allo Zecchino d’Oro negli anni ’70. Infatti non vinse niente. Ma balliamo divinamente, vedere video, altro che John Travolta!!

Lo stendino dello Zio Canarein: pratico, capiente,
facilmente spostabile e dotato di freno per
parcheggi in discesa. Perfetto.
Una terza caratteristica della Melchiorrite, specialmente per il sesso maschile degli appartenenti alla razza, è l’inclinazione naturale ad avere una certa manualità nei lavoretti di bricolage. Già il nonno Augusto era un ciappinaro di prim’ordine, Damiano della sua manualità ne ha fatto un mestiere, il babbo è famosissimo per le sue eccellenti capacità di lavorare il legno, e addirittura lo zio Oreste (per tutti in famiglia Zio Canarein) si sta rivelando un vero fenomeno: passati alla storia la costruzione del portavasi spaziale e dello stendino a cui manca solo il libretto di circolazione, da quando è in pensione non lo ferma più nessuno: infissi, box auto, casette di legno, pergolati, cancelli…una dopo l’altra sta sistemando tutte le Melchiorri-houses.

Infine la caratteristica che accomuna tutti i Melchiorri: la fantasia. Al nostro attivo come Melchiorri Production contiamo un film autoprodotto/diretto/interpretato, vincitore unico ed assoluto del premio “parodie di famiglia” (ovviamente questo premio non esiste, ma se esistesse l’avremmo vinto noi!!); un calendario che ha fatto tremare di paura Frate Indovino; una divertentissima edizione di “Melchiorriadi” in cui i componenti di ogni nucleo familiare si sfidavano in giochi follemente assurdi; e non contiamo nemmeno le baggianate assurde messe in scena in occasione di matrimoni, compleanni “tondi” ed occasioni varie.

Ovviamente quando dico Melchiorri intendo anche i discendenti pur se portano cognomi diversi.

Per concludere: ma quanto sono stata fortunata a nascere Melchiorri? Saremo stonati e un po' cicciottelli, ma siamo anche geniali, troppo forti, e soprattutto siamo VERI!!!
La Spezia, 14 settembre 2011


HHQQ7. E’ il codice di prenotazione del volo, finora son stata zitta per scaramanzia ma ora ho il biglietto in mano e lo posso urlare al mondo:

VADO NEL PACIFICO, EMISFERO SUD, COMPLETAMENTE DALL’ALTRA PARTE!!!!! Percisamente…..alle Fiji!!!! Non ci posso credere neppure io, son troppo gasata, felice, contenta, entusiasta…. E non posso che confermare quanto diceva il mio oroscopo 2011: un anno grandioso!

Vabbè, facciamo un po’ di cronaca: presente la Benedettaragazza, Vittorino, Edo, Mister X (quello che da quasi un anno mi perseguita tipo stalker andando a scovare miei amici in ogni angolo del mondo) e altre 3-4 persone che non posso nominare???? Ecco, sempre della serie il mondo è piccolo io in comune con tutta questa gente ho la conoscenza di uno che sta facendo il giro del mondo in barca (e che barca). Mi aveva contattata già a maggio quando era a Tahiti e a malincuore ho dovuto dire di no, ma ora che la stagione estiva è finita e la stagione invernale è ancora lontana, mi rimaneva giusto giusto questo periodo sguarnito. Che guarda caso coincide con la sua necessità di una persona di equipaggio per fare una crociera alle Fiji e poi trasferire la barca in Nuova Zelanda, per inizio dicembre sarò libera per poter tornare alla mia Martinica. Affare fatto, meglio di così non si poteva incastrare. Perfetto. Se ancora una volta nella mia vita oserò lamentarmi dicendo di essere sfigata… beh autorizzo chiunque a tirarmi le orecchie!

E quindi si va, tra una decina di giorni andiamo a vedere come butta dall’altra parte del mondo. Il viaggio sarà un po’ stremante (22h di volo più gli scali) ma son talmente carica che secondo me non avrei nemmeno bisogno del biglietto, potrei arrivarci volando da sola senza aereo sotto al sedere…

Cannes, 11 settembre 2011 (e son 10 anni – chiusa parentesi)

Eccoci qui in vetrina al salone nautico di Cannes. La barca è esposta in fiera e ne vado molto orgogliosa, manco fosse la mia… La fiera volge al termine e un po’ mi dispiace, sono stata proprio bene. Mi son divertita, i colleghi sono tanti, tutti simpatici e goliardici, rido da matti e mi trovo davvero bene, in più sembra il mio personale remember dei primi: oltre a Claudietto che è stata la prima persona incontrata a Marin al mio primo viaggio, e che sapevo sarebbe stato presente qui, ho incontrato un sacco di gente inaspettata! C’è Luigi poco lontanto da me, il mio primo comandante su una barca a motore, è stato un piacere immenso rivederlo! Mi sono incontrata per caso con Christian, il mio primo skipper professionista nella prima stagione ai Caraibi; ho conosciuto di persona il mio imminente comandante per la mia prima volta “di là” (eh si, ancora non ho scritto nulla per scaramanzia e non lo farò finchè non avrò il biglietto aereo in mano, ma stavolta ho carne grossa a bollire in pentola….), e sono passati pure Darietto e Andrea della prima agenzia che mi ha dato fiducia quando ho deciso di intraprendere questo lavoro. Va bene, lo scrivo: Albatross yachting & vacanze, è tutta pubblicità, stavolta posso fare nomi!!! Insomma, una parata di personaggi di primordine nella mia vita.
Inoltre ieri sera ho anche partecipato alla sfilata notturna delle barche. Non con la mia barca, ero in prestito su un’altra. Ero tanto curiosa di sta sfilata e…. beh…. ‘na cagata mostruosa. Però almeno adesso lo so. E poi dai, mi sono pure divertita, è stata una serata diversa dalle altre!

Domani si levano le tende e si va in cantiere a Spezia, la mia stagione 2011 si conclude in settimana. Tirando le somme… beh che dire: tutto bene dai. A parte il collega pigro e cerebralmente disconnesso è stato tutto bello, positivo, e avrò senz’altro bei ricordi di questa estate passata. E ad onor del vero devo dire che anche il collega andato a male alla fine non è stato poi così negativo: certe risate con l’altro mio collega… che se fosse stato una persona normale non ci avrebbe suggerito certe battute che sono poi diventate il nostro tormentone estivo. Quindi: evviva i colleghi disconnessi!!! Fanno un po’ incazzare sul momento ma sono fonte di risate garantite, e si sa che col tempo le incazzature si scordano mentre invece le risate si ricordano per sempre… (eh no, questo non significa che sarei pronta a lavorarci di nuovo insieme, sa benissimo la considerazione che ho di lui e se non si è completamente fritto il cervello anche lui farà in modo e maniera che le nostre strade si separino per non ricongiungersi mai più, nemmeno nella prossima vita!). So che legge questo blog e francamente non mi frega niente della sua reazione. ..dì che venga a dirmi qualcosa.... se ha coraggio.....

Tutto il resto veramente molto, ma molto positivo, una lunga e bella estate da ricordare col sorriso, rallegrata dalla compagnia di gente sempre piacevole a bordo. Alla prossima.
03 settembre 2011

Delusa ancora una volta dalla cattiveria di cui è capace la razza umana. Non sono arrabbiata, sono basita, attonita, incredula; e mi arrendo di fronte a cotanta perfidia, che unita alla profonda stupidità a volte porta le persone a compiere atti veramente assurdi. E dire che son ben vaccinata, ma stavolta la realtà ha superato qualunque fantasia.

Tu sai che sto parlando di te, e se hai dei dubbi te li chiarisco: ti dico sempre che sei un parassita smidollato, ti riconosci ora? Sei una persona di merda, dovresti vergognarti e nient'altro. Litigare ok, discutere ok, scannarsi ok, ma.....  è nel momento del disaccordo che vedi la persona che hai di fronte, e quel che vedo io ora è merda, pura merda a forma di essere umano. Ah già, dimenticavo, tu sei quello con "percorsi mentali differenti", quello "onestamente scorretto".... che altro potevo aspettarmi??? Ho conosciuto una sola altra persona con un cervello contorto e sleale quanto il tuo, dovreste incontrarvi…. sai che ridere???

Se sbagliare è umano e perseverare è diabolico, allora perseverare con arroganza e strafottenza pensando di essere il più furbo e che tutti gli altri siano coglioni cos'è??? (ps: ma non lo vedi che l'unico coglione sei tu e che se tutti gli altri ti danno addosso - per lo stesso motivo - forse sarebbe meglio metterti in discussione e abbassare quella cresta - fasulla - che ti sei messo in testa????).

Oooohhhh..................che liberazione!!! Mi sono sfogata!!!! Ma quanto sto bene ora?????? E la vita, la vita, e la vita l'è bela l'è bela.....