la vita può essere facile

Fort Lauderdale, Florida, 11 marzo 2012

….Che settimana meravigliosa! Non so da dove cominciare, è stato tutto talmente bello, talmente tanto e talmente impressionante che mi verrebbe da sparar tutto fuori sconfusionatamente e disordinatamente ma sarebbe un casino incomprensibile quindi calma e gesso e proviamo ad andar con calma.
Vincenzo e Julia, che dire: non sono nemmeno definibili due persone, sono due esseri superiori, ecco tutto. Quelle persone rare che quando le incontri nella tua vita ti entrano subito nel cuore e poi ci restano per sempre, e non importa se ogni tanto passano anche i mesi senza contatti, sai che ci sono, e quando le rivedi anche dopo tanti anni nulla è cambiato: il piacere di stare insieme è assolutamente inalterato, e l’affetto se possibile cresce ancora di più.

  
Poi, la Florida: io ho deciso dove passerò la mia vecchiaia, qui! E dove altro se no? Non so il resto degli States ma qui è tutto perfetto: la vita è facile facile, talmente semplice che viene da non crederci che le cose possano funzionare bene senza impazzimenti né arrabbiature. Piccole cose semplici che aiutano a vivere meglio, che semplificano le cose e di conseguenza danno una miglior qualità di vita. Esempi banali di vita quotidiana, e non entro in merito a cose più importanti (anche perché malgrado la mia intelligenza superiore – e qui sento un boato di parolacce - non è che posso vedere e capire tutto in una settimana): tu abiti in un condominio, sempre pulito e sempre in ordine, e nella tua vita quotidiana succede che il postino ha le chiavi del portone, entra (senza disturbare nessuno a suonare a destra e sinistra), smista la posta in arrivo e ritira la posta in partenza (in effetti, perché andare all’ufficio postale visto che il postino passa da casa??? Talmente semplice che non ci avevamo mai pensato vero?). Oppure succede che qualcuno ti citofona, e a te mica ti suona il campanello, no, a te suona il cellulare, e così rispondi anche se sei fuori casa, chiedi chi è, e magari è qualcuno che deve lasciarti un pacco (perché qui gli acquisti per corrispondenza sono normali), tu DAL TELEFONO gli apri la porta, quello entra, lascia il pacco e se ne va. E ancora: quando esci di casa non è che devi portarti dietro sacchi puzzolenti e a volte anche sgocciolanti di spazzatura, no, tu li butti giù da casa tua direttamente nel cassonetto, che poi il guardiano del condominio svuota quotidianamente. In casa non hai la lavatrice, che occupa spazio e fa rumore e rischia di perdere acqua: la lavatrice la fai nel condominio, è di tutti, e tutti ne usufruiscono senza litigare (incredibile vero?). Come di tutti è la piscina, o la sala condominiale (che io subito pensavo fosse un bar tanto è bella, spaziosa, pulita e ben arredata) che puoi usare per qualunque occasione tu voglia, con annessa la cucina equipaggiata di piatti e bicchieri, il frigorifero sempre in funzione ed i bagni con doccia. Certi condomini hanno anche la palestra/sala gym. Quando c’è qualcuno che deve fare un trasloco l’ascensore viene tutto rivestito di uno spesso tessuto antiurto…. gratuitamente! Tutte le utenze e tutti i servizi che vuoi li attivi al telefono, non c’è bisogno di lettere raccomandate e/o fare ore di coda agli sportelli, e non hai bisogno sempre di controllare ogni virgola: qui tutto funziona bene, nessuno tira a fregarti: tu paghi per avere una cosa e chi te la deve dare ti dà quella cosa in modo chiaro, lineare e pulito, non è che cerca di farti pagare di più per darti di meno, non devi stare sempre attento a camminare rasente il muro o con le chiappe strette, qui nessuno ti vuole inc****re. Incredibile vero? Poi esci per strada e vedi tutti macchinoni (qui le piccole utilitarie non esistono), tanto traffico, strade enormi a svariate corsie ma zero ingorghi, e te da buon Italiano ti chiedi come sia possibile quando invece in realtà è molto semplice: esiste un codice della strada e lo si rispetta tutti, non c’è il furbo che passa davanti o taglia la strada. In autostrada la corsia di sinistra nelle ore di punta è riservata alle automobili con almeno due passeggeri a bordo, e da Italiana doc il mio primo pensiero è stato che si potrebbe mettere nel seggiolino un pupazzo, poi mi sono vergognata di aver pensato tal nefandezza. Lo scuolabus è sacrosanto: non puoi superarlo, e quando si arresta accende due stop rossi grandi quanto un palazzo e tu non ti puoi avvicinare oltre i 50 metri. E ancora: vuoi prendere la patente? Niente di più semplice: prendi l’appuntamento, il giorno fissato ti presenti, ti fanno un quiz poi esci per strada e guidi (la macchina la devi portare tu), se tutto va bene paghi un’ottantina di dollari, ti fanno una foto, ti fanno firmare e sei patentato. Tutto qui. Davvero.
Vai al supermercato e sempre da buon Italiano rimani basito nel vedere che il carrello della spesa non necessita di moneta, ma c’è una persona down che si occupa dei carrelli (e così gli abbiamo trovato un posto di lavoro dignitoso ed importante). Entri nei negozi, anche le profumerie, e hai accesso a tutto, i prodotti non sono barricati dietro le commesse per paura dei furti, hai diritto a vedere e toccare quel che vuoi e se hai bisogno di assistenza chiami. Arrivi alla cassa e la cassiera sorridente ti augura una giornata grandiosa mentre una persona down sempre sorridente ti mette nel sacchetto gli acquisti. Se per qualunque motivo cambi idea sul tuo acquisto lo riporti semplicemente indietro e nessuno ti fa il terzo grado accusandoti di chissà quale manomissione del prodotto.
Nei supermercati non è vero che trovi solo porcherie da mangiare, trovi anche cose buone e di qualità. Poi è vero, trovi di quelle stranezze che (almeno a me) verrebbe da comprare tutto per provare perché non hai idea di cosa possano essere, ma poi ragioni e metti nel carrello solo quello che veramente ti serve. Cose strane viste al supermercato: un bidone da 5 litri di “mix for mojito”, basta aggiungere rhum, ghiaccio e tonica (probabilmente era un frullato di menta e lime); spray per cucinare (anziché oliare la padella gli spari una bomboletta); reparto ketchup lungo metri e metri, con bidoni anche di 10 litri (a me un tubetto di mato-mato – salvo bambini - fa una stagione…..);
Il costo della vita è molto più basso che in Italia, ma davvero molto, e il martedi gli over 55 hanno il 15% di sconto ovunque; a parte questa settimana che non è stato bellissimo (ma è stata un’eccezione) il clima è splendido tutto l’anno, in un attimo sei alle Bahamas….. mi chiedo: ma chi cavolo me l’ha fatto fare di comprare casa a Imola, io quando smetto di lavorare vendo tutto e vengo qui!!!!

Fort Lauderdale: conosco questo posto di nome da anni ormai, è un polo nautico di rilevanza mondiale. Pensavo fosse un paese/porto non lontano da Miami. Beh, questo “paesotto” ha 8 uscite dell’autostrada. Progettato benissimo, consta principalmente di villette monofamiliari proprio come si vede nei film che parcheggiano ognuno davanti casa propria, e dietro hanno il molo con la barca ormeggiata; sì perché dietro c’è tutta una rete di canali che collegano la maggior parte delle strade all’ICW, che sarebbe un lunghissimo fiume navigabile che costeggia l’Atlantico dalla punta sud della Florida fin su a New York, Boston ed oltre.

Miami: grande casino. Rimini + Forte Dei Marmi + Porto Cervo in agosto = Miami.

Stati Uniti & American People: fantastici. Senti nell’aria il patriottismo e l’orgoglio di essere nazione, lo vedi per strada con tutte quelle bandiere ovunque (In Italia solo se vinciamo i mondiali escono le bandiere, se no manco morti). Capisci di essere in America già sull’aereo: ho volato con American Airlines facendo scalo a Portorico, e su entrambi gli aerei c’era il wifi; tutto è grande, tutto. E veloce. Ma semplice.

Attività svolte nella settimana: SHOPPING, e chi mi conosce sa bene che non sono una fanatica dello shopping, anzi direi il contrario, ma qui ho trovato talmente tante cose, strane o curiose o utili, a prezzi talmente ridicoli che era veramente da fessa non comprarle, e così ho speso un capitale in regali e regalini. Meno male ero venuta con la valigia quasi vuota ma rifarla è stato un lavoro impegnativo, meno male da piccola ero una campionessa di tetris.
Pensavo di andare a scorrazzare a dx e sx, volevo andare a DisneyWorld ma poi ho pensato che cosa me ne frega di andare in un parco giochi, volevo andare a Cape Canaveral ma alla fine non me ne frega così tanto soprattutto visto che gli extraterrestri si stanno preparando a venire loro da noi (e mi ricollego al penultimo post); alla fine non ho fatto quel che pensavo ma ho fatto di meglio: ho passato il mio tempo con gente splendida, che mi ha dedicato cure ad attenzioni coccolandomi e viziandomi, ho visto come vive la gente qui, ho fatto cose normali come andare a fare la spesa, shopping, passeggiate, ho fatto un giro per garage sales e perfino un paio di barbecue in giardino a bordo piscina con amici e amici di amici (proprio come si vede nei film), ho conosciuto persone, ho allenato un po’ il mio sempre scarso Inglese e sono stata benissimo. Bello, ho apprezzato tantissimo ogni minuto di questa settimana, sono stata meravigliosamente bene, gli States mi sono piaciuti tantissimo e sto pensando seriamente che se dovesse capitarmi un lavoro da queste parti non direi proprio di no. Anzi, confesso, l’ho cercato. Vedremo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La mia compagna é statunitense e io vivo circa 1/3 della mia vita in florida.... Io sono italiano vero e convinto e credo che l italia sia il posto piú bello del mondo .ma quello che dici è assolutamente vero . Se vai in america e specialmente in florida , grazie alle istituzioni alla gente e alla cultura capiamo che la qualitá della vita non la fanno le fettuccine la pizza o il barolo.... Oggi abbiamo bisogno di sognare di entusiasmarci di credere in noi e nel prossimo. Di credere nei valori e paradosso , adesso gli americani ne hanno molti piú di noi. Si le bandiere le mettono fuori dalle finestra anche quando non vincono i mondiali

Anonimo ha detto...

Sono capitata in questa pagina poi alla fine mi sono accorta che tutto risale a due anni fa... beh io sono appena tornata da un mese in Florida che mi ha letteralmente cambiato la vita e ora in Italia proprio faccio fatica a starci. Mentre leggevo il tuo racconto ho rivisto momenti, attimi, e persone che mi hanno accompagnata in questa incredibile esperienza. .. sono partita cn l'unico intento di potenziare il mio inglese ma poi ho trovato una famiglia (ho dei prozii vicino a Miami) , nuovi amici provenienti da tutto il mondo e..... l'amore. .. perché si alla fin fine sono riuscita pure ad innamorarmi non solo della Florida ma anche di un americano. .. o meglio un Italo-americano. Ho studiato a Fort Lauderdale e una sera ho aperto gli occhi di fronte alla gente che nn ti manca mai un sorriso e che se hai bisogno è subito lì pronta ad aiutarti... è vero, nel quotidiano come nelle relazioni umane, la vita là è davvero molto più "easy". Cosa mi è mancato dell'Italia? ! ... sono sincera, proprio niente, ritengo che il nostro paese sia il più bello del mondo ma a livello umano e sociale non abbiamo più niente da dare . Quindi eccomi tornata a casa ma cn una grande voglia di ripartire, mi trattiene solo il fatto che fare il visto per lavorare là è veramente difficile anche se c'è sempre l'ultima speranza della lotteria... ma io nn sono mai stata molto fortunata in queste cose. Sono una ragazza giovane, che ha concluso da pochi gli studi e cn un tanti sogni e speranze per il futuro ma il mio cuore batte ogni giorno nella speranza di tornare presto in quella terra, riabbracciare la persona che per forza di cose ho dovuto lasciare lá e per andare a riprendere la mia anima che forse non è mai tornata a casa. This is Florida!

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