Mustique, 21 marzo 2011
Ricordo un giorno di qualche mese fa che durante un charter ho fatto il tender-stop per rientrare alla mia barca, e i 5 minuti di chiacchiere con lo skipper che mi ha dato il passaggio mi sono stati sufficienti per fare la diagnosi: “chisto sta tutto bacato”.
moon hole a Bequia
Beh, visto che me lo sono trovata come comandante a bordo di questo switch, dopo una settimana di collaborazione e convivenza devo dire che una volta visto il mondo dalla sua angolazione è una persona con cui si va d’accordo serenamente, ed è pure un ottimo skipper. E anche simpatico, sì sì, penso proprio di metterlo nella lista dei buoni e se dovesse ricapitare ci torno a lavorare ben volentieri! Peccato la barca totalmente a pezzi che richiede all’equipaggio più lavoro di bricolage che non di navigazione o servizi vari agli ospiti, comunque è andato tutto bene: non sono scoppiati incendi e non siamo nemmeno esplosi in aria!!! Per fortuna avevamo un gruppo meraviglioso, tutti collaborativi e sempre allegri, tante risate e mi sono divertita un mondo. Sono riuscita a nuotare una volta sola in tutta la settimana ma era stato messo in preventivo: con switch tempo libero zero, lo si sa prima di partire!
Vado, oggi giornata piena, ancora 7 giorni e poi mi riposo un po’. E che il prossimo gruppo sia altrettanto buono che questo.

Marin, 20 marzo 2011

Nell’ultimo post avevo chiesto un medico? Eccomi accontentata, sto giro ne avevo a bordo 6! Simpaticissimi, giovani, vitali, favolosi… grandi! E’ andato tutto benissimo, loro stracontenti e io pure. Più che medio (cre) il mio collega, e soprattutto simpatico, a tutti i costi!


Stamattina arrivati con notevole ritardo (Rodney-Marin in 7,5 ore non mi era ancora mai capitato, mi vergogno perfino a dirlo) ho salutato al volo i miei giovincelli dandoci appuntamento a prestissimo (alors on dance! – era la colonna sonora della settimana, una canzone vivacissima!) e poi via subito per una bella doppia settimana switch. Dopo 3 navigazioni notturne consecutive sono già a pezzi, ma stasera parto ugualmente, che mi frega, io vado, se crollo crollo… e se non crollo è la volta buona che dimagrisco. Quindi 4^ notturna dritti verso Mustique (una volta era Bequia, ma tutto cambia, perfino gli itinerari).


Ma parliamo di cose divertenti:
- l’altro giorno a Union ho incontrato Pilou, lo skipper con cui diversi anni fa feci un charter di 5 settimane e mi faceva sbudellare dal ridere, resta qui nei paraggi ancora 3 settimane e quindi dovremmo riuscire a beccarci di nuovo.
- Dalo è un testa di cazzo. Non che lo scopra adesso, l’ho sempre saputo, ma ogni tanto mi basisce ancora.
- Ho un nuovo soprannome a St.Vincent (precisamente a Cumberland) e a Mustique: mi chiamano Shorty. Davvero non capisco il motivo.



E’ tutto, scappo via, ciaoooooo
Le Marin, 10 marzo 2011

Morta. Tra l’influenza e l’insonnia e l’incazzo è stata dura portare a termine un charter da 11 persone (di cui 5 sotto i 10 anni) ma è andata bene. Ospiti molto carini, bravissimo lo skipper a gestire i piccoli quindi tutto ok (una nota particolare al piccolo di bordo: 3 anni, un personaggino troppo buffo, lo vedrei benissimo a recitare “simpatiche canaglie” versione 21° secolo) ; peccato solo non esser stata al meglio della forma: ho fatto il mio lavoro ma non sono stata molto presente di spirito… avrei preferito avere un diverso stato d’animo (magari semplicemente il mio solito anziché il solo banale sorriso ebete che comunque cercavo di mantenere) e mi sarei pure divertita. Detesto lavorare in questo modo ma sto giro è andata così, oh, non è che posso esser sempre a mille… e oltre all’influenza quando ci rimango male ci rimango male, e anche io ogni tanto ho le mie cadute d’umore eh…

Inoltre sono dell’idea che sto pagando il conto di tutte le sigarette fumate nella mia vita. Il piccolo mostro è morto da un pezzo e senza neppure troppo sforzo, il grande mostro non mi spaventa perché stavolta sono davvero convinta, e anche se è presto per cantar vittoria mi sento abbastanza sicura che stavolta non è l’ennesimo tentativo ma ho veramente appeso la sigaretta al chiodo. Conseguenze fisiche ne ho a iosa, tanto da poter prendere l’enciclopedia medica e scorrendo i disturbi fisici dalla A alla Z potrei mettermi a giocare tipo gli album delle figurine: “ce l’ho, ce l’ho, ce l’ho, manca”: innanzitutto l’appetito: riesco a regolarmi abbastanza bene ma poi ogni tanto mi prende il raptus e mi trasformo in Godzilla… e per 10 minuti ingurgito tutto ciò che incontro sul mio cammino: dolce-salato-freddo-caldo-cotto-crudo non importa, basta che sia qualcosa di vagamente commestibile va bene tutto. Poi il bere: per fortuna bevo solo acqua naturale, tutto il resto davvero non mi va (roba che l’acqua mi ha sempre fatto schifo e bevevo di tutto tranne quella), comunque a liquidi stiamo raggiungendo le 3 bottiglie al giorno. Quindi: reni in tilt che produco più liquidi io del dissalatore di bordo (magari lo metto sul cv). Però niente di solido. Lo so non è elegante dirlo ma è un bel problema, soprattutto visto quel che mangio. Sto prendendo di tutto tra medicinali e roba naturale ma niente, non c’è verso, è un dramma e dura così da 20 giorni, se sentite il telegiornale che dice “è piovuta merda ai caraibi” beh, sappiate che sono solo espolosa io. Poi veniamo al vero problema: l’insonnia. Non so se la cosa sia legata o meno allo smettere di fumare, ma io che sono sempre stata chiamata Eta Beta per la mia capacità di dormire beata e serena ovunque, comunque, e in qualunque condizione climatica, spaziale, posturale e sonora, ora come ora non riesco a chiudere occhio per più di 3-4 ore a notte, e dal fatidico 12 febbraio non ho ancora assaggiato caffè né altre bevande eccitanti, solo acqua e nient’altro, quindi proprio non capisco perché tutte queste difficoltà nel dormire. C’è un medico in sala che possa delucidarmi su questa cosa e magari garantirmi che tutto passerà e potrò di nuovo condurre una vita normale senza sentirmi un po’ Godzilla, un po’ Shining e un po’ Twilight? Inoltre, ciliegina sulla torta, ovviamente sto lievitando a dismisura. Sto giro non sono riuscita a nuotare nemmeno una volta, da mattina a sera ero sempre sul pezzo, e quelle rare volte che sono riuscita a ritagliarmi una mezzora di affari miei ho preferito restarmene tranquilla a riposare un pochino… risultato: tutti i pantaloncini mi vanno stretti, e giuro che non li ho lavati ad alte temperature!!!!

Domani ripartenza, altro giro altro regalo. Lo skipper è nuovo di pacca, si chiama Damien (già una garanzia nel nome), l’ho incontrato un giorno che stavo facendo cambusa per un esercito, da sola sotto la pioggia con 40 quintali di cibo da caricare in barca, e lui unica anima gentile che mi ha dato una mano, ovviamente gli ho offerto una birra di ringraziamento, poi chiacchiera chiacchiera salta fuori che anche lui è un affezionato della Dora di Lipari: è scattato automatico di chiedergli di farmi da skipper per questo charter, visto che il posto era ancora vacante (i miei skipper abituali tutti partiti o impegnati). Speràm bèn!
E’ tutto, passo e chiudo.