Le Marin, mango bay, 27 marzo 2008

Di ritorno da un charter che si può definire “fitto”, tutto ok, tutto bene, sono stanchina ma c’è una cosa che devo assolutamente rendere pubblica: ricollegandomi al post “Il decalogo della hostess”….. esiste uno skipper che senza neppure averlo letto lo rispetta e applica in pieno….si chiama G!!! Potrei elencarne doti e pregi per pagine e pagine ma ho tante cose da fare, mi limito a scrivere che se prima già lo ammiravo tanto, ora che ci ho lavorato insieme lo adoro infinitamente!!!!
Grazie G, sei spettacolare ed unico, mi sono divertita tanto e lavorare con te è stato un piacere immenso, speriamo ricapiti un’altra occasione!!
Robin, 15 marzo 2008

Eccomi di nuovo a casa degli zii in montagna, dopo essermi fatta ben 2 settimane consecutive di switch…..avanti e indietro per le grenadine, sono frullata come uno zabaione! Andata e ritorno in 7 giorni toccando tutte le isole non è una passeggiata, sono crociere come la pubblicità della kodak girata a roma: ancora, bagnetto, foto e via si riparte…. ho capito perché a bordo di entrambe le barche switch ci sono così tanti imbuti: è per dar da mangiare agli ospiti! Comunque è andato tutto bene, la prima settimana avevo come skipper Claude, un simpatico creolo bravissimo che chiamavo vecchio brontolone perchè da mattina a sera mugugnava tra sé e sé: lunghi incomprensibili monologhi, una volta ce l’aveva col vento, poi il sale, la barca, la randa, il winch, i pesci volanti, le nuvole…. mi faceva troppo ridere!




La seconda settimana è andata straordinariamente bene: un equipaggio fantastico e come skipper Jeff, anche lui molto in gamba e con uno stile tutto suo nel gestire i clienti, a bordo era sempre festa, allegria, musica, spesso con altre barche, a volte noi da soli ma sempre sempre in allegria e buonumore! Inoltre, io non so se “il decalogo della hostess” sia servito a mò di preghiera o se lassù qualcuno mi ha ascoltato ma per la prima volta dopo oltre un anno finalmente















ho avuto uno skipper collaborativo: si occupava lui del bere (li stroncava con certi aperitivi da urlo) e la sera ci teneva a precisare che i piatti toccano allo skipper in quanto la hostess corre già abbastanza da mattina a sera, a me questa filosofia piace tantissimo e Jeff è balzato in vetta alla mia classifica skipper, non solo per i piatti ovviamente, ma in generale per il suo modo di lavorare, veramente molto bravo, come dicono i francesi nikel! E sono stata contentissima di sapere che a Marin Jeff divide casa con Pilou e hanno lo stesso stile perché con Pilou mi aspetta un charter di ben 5 settimane filate il mese prossimo, dunque mi ritengo fortunatissima.
Ho una novità: ho definitivamente rotto il mio fidanzamento, seppur platonico e solo per gioco, con Dalo: si è permesso di farmi una piazzata incredibile al bar davanti ad un sacco di gente, tra cui i miei clienti, e la cosa non mi è piaciuta proprio per niente, non voleva calmarsi e poco ci mancava che mi metteva le mani addosso. Sono arrabbiatissima. In più ho scoperto che il nostro Mr. Wonderful delle Grenadine non è assolutamente figlio di Lambi, non ha alcun legame di parentela con lui neppure da lontano, è solo una balla a fini di business. E non ha 22 fratelli, sono “solo” in 7. Quando l’ho scoperto, ed è stato per puro caso, la cosa mi ha fatto sorridere, però mi ha fatto sorridere meno scoprire che il suo fratello reale non sapesse di questa voce che da anni lui sta spargendo presso i naviganti italiani….ci è rimasto male poverino!
Sono stata molto contenta di tornare giù, i ragazzi mi hanno fatto tutti grande festa entrambe le volte, ed è stato bellissimo l’arrivo a Tobago cays nel secondo giro con Jeff: mentre facevamo lo slalom tra le varie barche abbiamo incontrato Pilou e anche G, poi dopo pranzo sono venuti a bordo Jean Claude, Willy e un altro a prendere caffè e dolce con noi, i clienti erano divertiti ed è stato un bel momento. I giorni che ho passato giù anche stavolta sono stati bellissimi, e come sempre alla ripartenza per risalire al nord mi veniva da canticchiare quel vecchio motivo “ogni volta ogni volta che torno non vorrei non vorrei più partire, pagherei tutto l’oro del mondo per potere restarmene qui….” E infatti torno: ora ho intenzione di dormire 2 giorni filati, e lunedì eccomi pronta per ripartire: stavolta il mio skipper sarà nientepopòdimeno che G, sono gasata a manetta di lavorare con lui e non vedo l’ora!
IL DECALOGO DELLA HOSTESS
(anche le hostess nel loro piccolo si incazzano)

Vorrei fare un appello a tutti gli skipper, e credo di parlare anche a nome delle mie colleghe hostess, che sottoscrivono:
Tu, skipper o comandante o capitano che dir si voglia, sarai anche patentato, bravissimo ed ineccepibile per quanto riguarda la conduzione dell’imbarcazione, ma vorrei comunque richiamare la tua attenzione su alcune cosette che forse ti sfuggono quando hai a bordo la hostess (per fortuna non siete tutti così); vediamo di definire meglio questa figura a bordo:
- innanzitutto è una tua collega, né più né meno, ed in quanto tale va rispettata
- la hostess non è un robot che va avanti 24 ore 7 giorni su 7, né tantomeno funziona a batteria
- la hostess non ha 8 braccia che riesce a fare 25 cose contemporaneamente, di solito si limita a 3, le più in gamba riescono a farne anche 4, ma non oltre.
- la hostess non ti legge nel pensiero
- la hostess non è un distributore automatico di cibo come le macchinette alla stazione
- il fatto che ci sia la hostess non significa che tu sei in vacanza
- e soprattutto, non è la TUA hostess, se è presente è perché I CLIENTI l’hanno chiesta.
E ora analizziamo meglio quanto sopra:
1) innanzitutto, visto e considerato che lei ti aiuta nelle manovre e ogniqualvolta tu necessiti 2 braccia, compreso sturare un cesso, ti garantisco che non si arrabbia né si offende se tu dai una mano a lei, per esempio a preparare e sparecchiare la tavola. Recenti studi confermano che togliere piatti sporchi non causa né malattie né provoca assuefazione, lavare 2 bicchieri non ti si sloga le dita, se rimpiazzi le bibite nel frigo non ti viene il raffreddore…
2) Tu conosci bene le difficoltà di cucinare in barca, quindi visto e considerato che c’è praticamente sempre il cliente che mangia diverso dagli altri, il che già costringe la hostess a preparare doppio menu, almeno non mettertici anche tu: sei pregato di mangiare quel che c’è senza fare tante storie. Se proprio proprio non ti va, allora puoi anche cucinarti da solo quel che vuoi, preferibilmente senza intralciare il suo lavoro. E dopo, sei pregato di pulire e raccogliere le briciole, o perlomeno di mettere il piatto sporco nel lavandino. Stessa cosa dicasi per la spazzatura che tu produci: mettila DENTRO, non DI FIANCO al sacchetto.
3) Sempre a proposito di spazzatura, non voglio certo mortificare le tue doti di abile costruttore nell’inventare forme geometriche oltre il livello del sacco, ma ti giuro che cambiare un sacchetto della spazzatura non sminuisce minimamente la tua autorità di comandante.
4) sai benissimo che lavora il triplo di te e guadagna la metà: anziché limitarti a commentare la cosa con commiserazione potresti per esempio alzare il culo dal divano ogni tanto e dividere con lei le sue fatiche: lei dividerà volentieri con te la noia del tempo libero. Ps: e visto che la mancia per chissà quale oscuro motivo viene sempre data a te anche per lei, ricordati che imboscarsela tutta non è bello e non ti fa guadagnare il paradiso
5) se proprio proprio sei uno scansafatiche che non hai voglia di fare niente di più che portare la barca da A a B, potresti almeno cercare di “educare” i clienti ad essere più collaborativi: se loro si occupano della tavola, tu puoi continuare indisturbato nel tuo abituale compito di stampare la tua foma sui cuscini del divano. Se poi addirittura fai parte di quella infima (ma per fortuna esigua) categoria di quelli che raccomandano ai clienti “no no non fare niente, c’è la hostess” oppure quelli che alla richiesta contemporanea di 18 cose differenti intervengono con un “non c’è problema” e poi si piazzano sul divano……..ma fatti una bella sporta di cazzi tuoi!!!!
5 bis) Non ti permettere MAI E POI MAI di dire ai clienti “si mangia tra mezzora” senza esserti preventivamente consultato con chi cucina (questo è un messaggio pseudo-subliminale, chi ha orecchie x intendere intenda....), perché potrebbe succedere che la hostess la prossima volta sveli il segreto del perché si ara 3 volte al giorno, e non è colpa dell’ancora come tu vuoi far credere….
6) ricordati che sei il capitano: ogni tua parola, gesto, atteggiamento viene assolutamente preso come legge e tutti ti emulano: se tu schiavizzi e calpesti la hostess, i clienti faranno altrettanto. Se invece la valorizzi e la aiuti, loro la adoreranno e saranno meno esigenti, e soprattutto a fine vacanza saranno più contenti perché diranno di aver avuto un equipaggio grandioso (e magari ci scappa la mancia eh….)
7) in caso di clienti decisamente rompipalle, anziché dirle con aria complice “dai, sopportiamo”, prova a collaborare, o per lo meno cerca di essere coerente: parla al singolare!
8) la hostess non ha il telecomando: quando la chiami non è che può materializzarsi sul ponte, dalle per lo meno il tempo di togliersi la farina dalle mani (o uova, o qualunque altra cosa). Stessa cosa dicasi per le partenze: non puoi accendere il motore e poi incazzarti che non ha ancora messo le cose in sicurezza o fatto il giro degli oblò: prova ad avvisarla prima, di solito funziona!
9) la hostess non è una veggente che capisce cosa intendi tu quando in manovra fai un minimo cenno della testa o del mignolo sinistro; la hostess non è pratica di aste, prova ad usare le parole: giù l’ancora si dice “GIU’”, fermati si dice “STOP”, oppure prova coi gesti chiari, così come lei quando ti indica dov’è l’ancora usa tutto il braccio, non ti fa le smorfie come a briscola…
10) e soprattutto……non chiederle MAI se ha bisogno: primo perché ci fai la figura dell’imbecille in quanto è chiaro che ha bisogno, e secondo perché la hostess, essendo femmina (=complicata), risponderà sempre di no….ma ti guarda dal lavello al divano con disprezzo, e quando finalmente va a letto dopo 16-18 ore di ininterrotto lavoro, prima di crollare nel sonno pensa al modo migliore di avvelenarti. Ps: quando al mattino ancora rincoglionito di sonno le chiedi il caffè (e lei è già in piedi da oltre due ore), se la vedi tutta sorridente che ti dice che ha fatto un bel sogno su di te…..non montarti la testa!!!

……HO STATA SPIEGATA??????

Quanto sopra è frutto di ben oltre 30 cambi di skipper-comandanti-capitani in quasi 3 anni di questo lavoro. Con la maggior parte mi sono trovata bene, con alcuni benissimo, ma secondo me si può fare di meglio…. Quando trovo quello che capisce, rispetta e applica tutti i punti sopraelencati sarà una grande festa! (riunione di hostess a Baradal: Vaifra, Marzia, Milena, Elisa