a zonzo per le Fiji

Malolo island, Musket Cove bay, isole Fiji, 06 ottobre 2011



Ce l’abbiamo fatta, siamo finalmente partiti alla conquista (visiva) di parte di queste 300 isole che compongono l’arcipelago delle Fiji. Un parto è meno travagliato: era stato deciso, stabilito, non prorogabile oltre, e il buon Eolo, totalmente assente da qualche giorno, ha ben pensato di darci un aiutino a modo suo soffiando a 22-23 nodi costanti già dal mattino presto. Benessùm, andè li stess. Disormeggiamo finalmente verso le 11 del mattino, diretti al pontile del benzinaio. Mai pieno di gasolio fu più difficoltoso: già la manovra di avvicinamento con tutto quel vento non era facile per niente… e i benzinai non c’erano… e nessuno ci aiutava… addirittura un tipo a cui abbiamo esplicitamente chiesto aiuto ha rifiutato con un elegante “no grazie”. No grazie cosa, deficiente che non sei altro, prendi quella cima e fermala no????? Vabè, ce l’abbiamo fatta lo stesso. Poi aspettiamo il benzinaio. Aspetta, aspetta, aspetta, dicono che qui ci sia il Fiji time, ok, ci adeguiamo e aspettiamo ancora. Arriva, ma non si sa perché dobbiamo aspettare ancora (e non c’è nessuno oltre a noi!!!). Poi finalmente ci dà la pompa, la posizioniamo, ma….. non ci apre il rubinetto!!! Fiji time… ricordiamolo… e a bordo la prendiamo con filosofia: si taglia un salame scovato nel frigo e si fa uno spuntino. Insomma, alle 13.30 siamo partiti, va bene???? E proprio in quel momento ha iniziato a venir giù anche una simpatica pioggerellina che ci ha accompagnati giusti giusti per tutta la navigazione, per fortuna piuttosto breve.

Un paio d’ore per arrivare in questa Malolo Island, isoletta che all’alba di stamattina era qualcosa di meraviglioso, peccato solo il brutto tempo. Ma poi la giornata si è aggiustata alla grande e ho finalmente fatto il mio primo splash alle Fiji! L’acqua è meno calda che ai caraibi ma direi che ci si dura bene lo stesso! E così ho iniziato il mio programma dei buoni propositi: almeno un’ora al giorno di nuoto o pseudo tale. Solo che ora sono stanchissima e non so se domani avrò la forza di ripetermi. Per stasera previsto barbecue sulla spiaggia, che è appositamente attrezzata allo scopo, e quindi metteremo piede a terra in questa isola, finora vista solo da lontano.

Per oggi è tutto, vado a preparare gli scudozzi da portare a terra!

(1 ora più tardi): scherzavo. Il tempo torna a volgere al brutto e non ci azzardiamo, sto barbecue dev’essere una cosa piacevole, sotto la pioggia potrebbe diventare un incubo (soprattutto fare il fuoco) quindi meglio desistere. A terra ci vado poi domattina a nuoto, tiè! (E se credo a questa me ne racconto un’altra)



Ancora Malolo, 08 ottobre 2011

La pioggia oggi ci ha dato mezza giornata di tregua e ne abbiamo approfittato alla stragrande per fare un giretto alla scoperta delle isolette nei dintorni, questo è il gruppo delle Mamanuca: sono tutte piccole e vicine vicine, nella maggior parte ci sono dei resort, in altre ci sono casette (private???) più o meno integrate nella natura. C’è un isolotto in vendita, si chiama Mociu e si trova di fianco a Cast Away Island (dove hanno girato il film). Ovviamente siamo andati a fare un sopralluogo. Bella. Molto rocciosa, collinetta ricca di natura prorompente, ampia (anzi ampissima) spiaggia e reef giusto lì davanti. Permessi edili esistenti, si possono costruire 9 case. Non costa nemmeno molto e sarebbe da fare un’offerta, vuoi mettere la figata di essere proprietari di un’isola alle Fiji? Secondo voi accettano in permuta un bilocale a Toscanella di Dozza? Forse la logistica non è il massimo ma una volta che ci si è abituati cosa vuoi che siano 30+30 ore di viaggio (a/r) a fronte di un’intero week end sulla TUA isola?
A.A.A. VENDESI

Il resto tutto ok, a bordo si respira aria serena, mi trovo bene e tutto procede per il meglio.

Isola Waya, 09 ottobre 2011

Dopo 3 giorni di stop a Malolo stamattina siamo ripartiti alla scoperta delle isolette più a nord, le Iasawa, che dicon esser le più belle. Qui dove siamo arrivati oggi in effetti brutto brutto non è… il paesaggio dell’isola presenta differenti tonalità di verde, e il tipo di rocce con la vegetazione che c’è sembrerebbe quasi suggerire un panorama più alpino che tropicale, meno male che le immancabili palme ti riportano subito alla realtà: siamo ai tropici. Peccato, anzi peccatissimo il tempo sempre piovoso o comunque piuttosto grigio che fa perdere tono al paesaggio, sono posti bellissimi già così, figuriamoci col sole cosa possono essere! Qui piove. Sempre. Piove una pioggia che sfida tutte le normali leggi di natura, chi era quello che diceva “non può piovere per sempre”? Sbagliava, si vede che non è mai stato qui in questa stagione. Ora si spiega il motivo di tutto questo verde, ma resto dell’opinione che venire qui nel periodo delle piogge non è stata un’idea geniale

10 ottobre 2011, mattino


tempo da lupi qui in siberia....ops! volevo dire tropici...

Piove, piove, piove. E tutti dormono. Con questo tempo che invoglia a stare ognuno nella propria cabina io mi sto ammazzando di noia. Sicuramente non posso dire di esser stanca, ma annoiata certamente sì! La meteo aveva detto che oggi doveva esserci un po’ di miglioramento. Sì, in effetti oggi piove molto meglio di ieri, la pioggia è più costante.



Qualche giorno dopo

Eccoci giunti in paradiso. Qui sì, davvero. Finora si scherzava, ora si fa sul serio. Tutto quanto visto finora è stato bellissimo, ma era niente paragonato a ciò che vediamo ora. Anche la meteo è dalla nostra, c’è un sole splendente e tutto è meraviglioso. In questo momento siamo ancorati dentro una baia tra due isole, ci siamo solo noi e un’altra barca laggiù in fondo. Intorno a noi tutto è azzurro intenso o verde brillante, gli unici rumori che si sentono sono cinguettii provenienti da terra e il gorgoglio del tender qui dietro. Mi sento quasi elemento di disturbo con questo ticchettare sulla tastiera. Il posto si chiama Blue Lagoon, ed è qui che hanno girato l’omonimo film negli anni 80 con Brooke Shield e Christopher Atkins. Location scelta non a caso.

Nei giorni scorsi abbiamo gironzolato tra le isole, un po’ con la cartina e un po’ a naso.
Quassù le isolette sono proprio piccole e deserte, non ci sono molti resort, e quei pochi sono talmente ben integrati nella natura che quasi non si notano, per il resto non c’è nessuno, a parte qui a Blue Lagoon non c’è nemmeno campo per il cellulare, siamo veramente in mezzo al niente ma circondati di lussureggianti isolette, verdi e accese, con queste spiagge meravigliose che confermano veramente l’idea di ciò che si immagina quando si pensa Fiji. Mi spiace per le foto, non rendono giustizia, ma io meglio di così non so fare.

Siamo qui da 2 giorni e fa strano non vedere tante altre barche, non vedere molte persone, non vedere automobili né civiltà. Qualche giorno fa abbiamo avvistato solo una capretta abbarbicata sulle rocce in un’isola che sembrava deserta come tutte le altre, ma probabilmente non lo era... Poi siamo stati in un posto molto carino con un reef da urlo, penso ci fosse nei dintorni un qualche resort perché di tanto in tanto passavano barchini condotti da uno/due indigeni e stracolmi di persone color mozzarella. Passavano vicino alla barca e dicevano Bula!



….E così le giornate passano tranquille e senza stress tra uno snorkeling e una nuotata, un pasto e un sonnellino, gli animi son sereni, tutto va benissssssssimo e non c’è tutta questa fretta di tornare alla civilità. Che dire…. mi son proprio scelta un lavoraccio eh!!!!!!!





Denarau Marina, 18 ottobre 2011

…back to reality!

Fine della prima crociera, siamo rientrati alla base perché una persona deve scendere per tornare a casa. E’ andato tutto bene, sono molto contenta, ho solo un dispiacere: essere stati lassù alle Yawasa e non aver potuto vedere le caves, dicono sia un posto da snorkeling meraviglioso. Ma non si può aver tutto, anzi direi che mi posso abbondantemente accontentare di quel che ho avuto: accidenti non avrei nemmeno mai immaginato di venire alle Fiji, ora sto qui a menarla perché non ho visto un posto? Eh no, va benissimo così! E poi è andato tutto davvero bene: il tempo dopo i primi giorni si è messo dalla nostra e le giornate sono state soleggiate e molto calde, ma ci si difendeva bene tuffandosi e rituffandosi in acqua più e più volte. Abbiamo avuto qualche “problemino”, se così si può definire, per la cambusa: qui non si trova nulla. E intendo proprio nulla. Lo sapevamo, avevamo fatto cambusa in previsione di star via una decina di giorni scarsi e poi rientrare, e invece siamo stati via 2 settimane filate (anzi se contiamo i giorni di ferma in porto dopo aver fatto spesa i giorni sono 18), quindi è ovvio che siamo rimasti a corto di tante cose. A Denarau un tipo ci ha dato il biglietto da visita, Farmboy: tu gli mandi la lista della spesa e questo nel giro di un paio di giorni te la fa consegnare col traghettino o l’aliscafo ovunque tu sia, ovviamente il servizio non è economico ma in caso di necessità fa comodo. Noi la lista l’abbiamo mandata. A voi vi ha risposto? A noi ci ha detto sì sì e poi si è fatto di nebbia. Bello stronzo, anzi direi Bulastronzo. Non che si sia rischiato di patire la fame, dicono che finchè ci sono a bordo uova e farina e patate qualcosa si combina sempre. Ok, ma quando finiscono anche queste cose? Beh allora si aprono le danze del “scatolame & fantasia” e qualcosa da mettere in tavola si trova sempre. Direi che ce la siamo cavata egregiamente anche su questo fronte, sono fiera.

A bordo l’atmosfera era (è) serena e rilassata, con questa gente mi trovo proprio bene, e riconfermo che il 2011 (a dispetto degli anni passati) è stato un anno eccezionalmente fortunato per quanto riguarda gli armatori per cui ho lavorato.

Per tornare alla descrizione delle Fiji, oggi ci siamo fermati per un ultimo bagnetto qui fuori a 10 miglia. Non ci sono isole: tutti atolli, alcuni veramente minuscoli e disabitati, altri che ospitano un qualche resort. Che dire: in 2 settimane abbiamo visto solo le isole a nord ovest di Viti Levu, la principale, e comunque anche in uno spazio relativamente ristretto le tipologie di isole sono differenti: atolli o isolotti, alcuni rocciosi e montagnosi, altri verdi e pianeggianti, altri sabbiosi e aridi…. di tutto un po’!

E comunque stamattina pensavo: ma hai presente quando ci sono 45 gradi all’ombra e non muove un alito di vento, e tu sei chiusa lì in una cucina di mezo metro quadro con un minuscolo oblò, e una ventolina piccina piccina, non hai l’aria condizionata ma hai il forno acceso, un fornello acceso, e stai lì che sudi, e sudi, e sudi, e mescoli e sudi, e condisci e sudi, e prepari e sudi…. e poi finalmente finisci di fare quel che stai facendo, cacci tutto in frigo perché tanto è ovvio che servi solo pasti freddi, e poi ti infili il costume, vai a poppa della barca, ti lanci in aria mentre con una mano ti tappi il naso e finalmente fai splash??? E senti tutto quel frizzolino dell’acqua fresca intorno alla tua pelle che per qualche secondo ti senti come una fettina di limone dentro la Coca Cola??? Ecco…. Tutto questo…. Non ha prezzo!!!!! E io dovevo continuare a fare contabilità chiusa in un ufficio???? Ma vaaaaaaaaaa

A questo punto chiudo il post, saluto e abbraccio tutti e me ne vado a letto perché sono stanchissima (eh beh, nuotare richiede tanta energia…..)

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