una cuoca a dieta


Tobago Cays, 05 dicembre 2012

Ritiro tutto, altro che cool, questi sono solo in-cool-enti, neologismo anglo-emiliano per definire gli scontenti cronici a cui evidentemente fa schifo la vita e nemmeno in vacanza vogliono correre il rischio di trovare qualcosa che gli piaccia o (sia mai!) addirittura li entusiasmi. Mica stronzi, ma nemmeno mai un grazie, mai un commento positivo, mai una soddisfazione di alcun genere. Il primo giorno mi hanno stracciato l’anima e ridendo gli ho detto grazie per la fiducia, la risposta è stata “non abbiamo nessuna fiducia in chi cucina”, così, a priori, senza nemmeno conoscermi. Bene, grazie. E allora mi vendico: tutto quello che di solito faccio in più stavolta non ci sarà: niente pizza, niente pancake a colazione, niente torte per merenda (i biscotti del leader price vanno benissimo), niente carinerie di alcun tipo. Nel contratto c’è scritto colazione pranzo e cena, questo avranno, niente di più.
L’apoteosi, e questa non mi era ancora capitata e nemmeno con tutta la mia fantasia avrei potuto immaginarla, qui siamo veramente al fondo: nella preference list leggo che vorrebbero mangiare pesce pesce pesce, e mi organizzo di conseguenza, pesce pesce pesce alle Grenadine non manca. Poi salta fuori che c’è una che non mangia pesce di nessun genere ma non lo ha detto “per non fare la difficile, vedi, a me poi va bene mangiare anche solo i contorni tranne pomodori insalata carote cetrioli patate sedano e fagiolini; perché in effetti non mangio nemmeno carne a parte il pollo, non mangio riso, non posso mangiare formaggio, non mi piace la pasta, ho il colesterolo alto e quindi meglio evitare le uova, e non vado pazza per i dessert. Tutto il resto però va benissimo, e comunque non ti preoccupare per me, tu fai per gli altri che io mi arrangio” Ok, non è nemmeno la più difficile che mi è capitata, avvertita per tempo riesco a far fronte a ben altre esigenze. Ma una domanda sorge spontanea: questa tipa qui, che per non fare la difficile non mi ha informata di tutte ste pugnette, cosa si credeva forse che alle Grenadine ci fosse l’Esselunga o l’Ipercoop? Allora cerco di fare i miracoli sbattendomi come una deficiente per confezionarle delle sorte di pasti decorosi con le poche cose reperibili in loco e che lei mangia, mi faccio davvero in quattro, lavoro più per lei sola che per gli altri 7 messi insieme, gratto il fondo della fantasia e non so più cosa inventare ma non mi arrendo… e poi sfoglio il suo diario di viaggio personale e leggo “Bei posti, tempo buono, navigazioni piacevoli, peccato il mangiare: la hostess potrebbe fare di meglio”. Ma va ben a cagare và….. sai cosa, che a partire da oggi (4° giorno su 10) per me puoi anche crepare di fame. E non è solo una battuta dire Dio del Cielo dammi la pazienza perché se mi dai la forza faccio un casino. Gli altri almeno apprezzano quel che faccio, sono solo un po’ cagacazzi che fra un po’ gli spiego io la differenza tra hostess e robot da cucina, gliela dico in Italiano con sottotitoli in vaffanculese o gliela traduco diplomaticamente in Francese? Dai Vaifra, stai serena che tutto passa, era troppo bello avere a bordo solo bellissimi gruppi di gente simpatica e divertente! E comunque il 2012 è stato l’anno del “non faccio in tempo a pensare a qualcosa che ho e che apprezzo molto, che mi si guasta sotto gli occhi”, devo smetterla di gioire e rallegrarmi, almeno per un mese ancora.
Con lo skipper tutto bene. I primi due giorni ho avuto un po’ di problemini a capire certi suoi atteggiamenti tanto che mi stavo per incazzare pesantemente, poi per fortuna sfogandomi telefonicamente con G (che lo conosce bene e mi ha detto ma và non farti inutili seghe mentali, se è uno dei migliori sulla piazza un motivo ci sarà) ho cambiato angolo di osservazione, e una volta capite le ragioni delle sue mosse devo dire che mi sto professionalmente innamorando di lui, è assolutamente fantastico! E avremo un altro charter insieme a fine anno: se abbiamo un po’ più di culo con l’equipaggio sarà un bellissimo capodanno!

Ma basta parlare di lavoro, parliamo un po’ della dieta che sto seguendo e le conseguenze previste e non: ebbene sì, ho dovuto rivolgermi ad uno specialista perché la cosa mi stava sfuggendo di mano e non riuscivo nemmeno più a guardarmi allo specchio tanto la mia immagine mi disgustava, quindi prima che la cosa divenisse un problema serio ho preferito affidarmi a qualcuno di competente. Ho un programma alimentare ben strutturato, non patisco la fame e anche se a distanza di due mesi l’unico risultato visibile è che ho perso una taglia di reggiseno (mavaffanculo, quella era l’unica cosa che mi piaceva…..) mi sento decisamente meglio e quindi non abbandono, la perdita di peso troppo veloce non mi interessa e punto sul lungo termine per un risultato definitivo.
Già soffro molto perché qui ci sono un sacco di cose per le quali vado matta e che sono proprio veleno perchè manderebbero a monte tutti gli sforzi, quindi sbavo di fronte ad accras, boudins, lambi, avocado, platani, christophines, un sacco di cose, ma resto ferrea ed irremovibile…. e poi almeno mi rimane il puolet bukané, che se non potevo mangiare nemmeno quello non venivo neanche ai caraibi….
Un’altra cosa positiva è che ho un sacco di frutta e così mi spaparanzo quintali di manghi, che anche se siamo a fine stagione riesco ancora a trovarne e mammamia quanto mi piacciono, e me ne frego del rovescio della medaglia che dopo un mango ti ci vuole mezzora a ripulire i denti da tutti quegli odiosi fili che rimangono attaccati e che non vengono via né con lo spazzolino né col filo interdentale, e anche se sto mettendo a punto una tecnica niente male (ma non fatemela spiegare qui per favore, è troppo rozza!) è veramente una scocciatura senza pari.
Vabbè, a parte questi dettagli continuiamo il discorso iniziale: volevo illuminare il mondo spiegando due-tre cosette a chi per caso deve andare in vacanza e si ritrova con una cuoca che segue una dieta: evitate di romperle il cazzo, please e grazie. Non so perché ma i miei clienti quest’anno sono tutti dietologi: che di mestiere siano avvocati o commercianti sotto sotto sono tutti nutrizionisti, tutti si sentono in dovere di dirmi cosa, come e quando mangiare, e allora mi dico che devo esser proprio cretina ad aver pagato qualcuno per svilupparmi una dieta fatta su misura per me…
E comunque per rendervi partecipi delle difficoltà di una hostess a dieta vi spiego cosa è difficile; innanzitutto per quanto cerchi di seguirla scrupolosamente essendo che il mio mestiere è nutrire e viziare gente in vacanza (e non in cura in una clinica disintossicante), diciamo che per cucinare uso ingredienti e tecniche non propriamente dietetiche, e anche se io mangio le mie cose dovrò pur assaggiare di tanto in tanto quel che faccio prima di servirlo no? E anche se assaggio proprio solo per sentire come va di sale e non deglutisco niente ho dei sensi di colpa allucinanti perché mi sembra di sgarrare (e forse è anche per questo che la cosa va a rilento…..). Ma la cosa più difficile sono i clienti. “Vaifra cosa ti servo in aperitivo, un planteur o un punch coco?” “niente grazie sono a dieta” “un bicchier di vino?” “no grazie, sei gentile ma sto bene così” “vabbè ma almeno un succo di frutta” “no grazie ma non posso proprio, per me un bicchiere d’acqua” “uffa come sei asociale”. Il tutto per due volte al giorno, moltiplicato per “x” passeggeri…. capite bene che poi mi vengono istinti omicidi… Poi, il barbecue di aragosta sulla spiaggia: un must nella vacanza alle Grenadine: Il mio coach alimentare era contrario all’aragosta ma l’ho obbligato ad inserirmela nel programma, eccheccazzo, e quindi alla fine abbiamo trovato un compromesso: posso mangiarla ma solo in determinati giorni. Quando capita il giorno buono ok tutto a posto ma  c’è stato un charter sfasato e il bbq è stato il giorno precedente, e visto che non esistono problemi ma solo soluzioni sono scesa in spiaggia col mio bel scudozzino con dentro il mio pasto del giorno, poi ho preso la mia aragosta e l’ho messa da parte per mangiarla l’indomani. I clienti erano solo 12 ma giuro che ho risposto almeno 46 volte all’esclamazione “uuuuhhhhh ma come non mangi l’aragosta tu???” Ma porca zoccola schifosa, ma siete rincoglioniti o cosa, sono 4 giorni che vi ripeto che sono a dieta, la smettete di rompermi il cazzo o vi devo menare a coppie di due finchè non diventate dispari???????
E così penso che dal prossimo charter modificherò il mio briefing: al termine di tutte le domande su allergie ed intolleranze, dopo le istruzioni e le regole di bordo, dopo aver illustrato le mie richieste ed abitudini ai vacanzieri di turno, penso che terminerò con una frase tipo “IO sono a dieta, e non faccio eccezioni questa settimana perché non siete più belli voi di quelli della settimana precedente o della prossima, quindi per favore portate rispetto a questa mia scelta perché al terzo che mi sganghera la marella sarete a dieta anche voi, tutti, e così almeno mangiamo tutti uguale e la finite con le insistenze”.  Ho detto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...ma come cavolo faiiiii!!! Mi sto scompisciando, sei fantastica! Ci sei mancata, bentornata! Lu

Elisabetta ha detto...

Sono capitata sul tuo blog per caso: sei simpaticissima! hai un senso dell'umorismo che mi piace, brava! Io ho lasciato tutto per un anno di aspettativa (che spero diventerà una vita), ora mi trovo in Oman, e mi si prospetta di fare la guida turistica: se deciderò di intraprendere questa strada, ti penserò! Baci da Muscat

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