Noi Melchiorri siam così

Toscanella, 20 settembre 2011

I Melchiorri sono contagiosi. Dopo 40 anni di osservazione della mia famiglia lo posso affermare con certezza. Tralasciando il passato remoto e guardando esclusivamente agli ultimi anni, non solo io e Damiano anche a distanza di 1.000 km riusciamo ad infortunarci nello stesso punto del corpo, non solo ci facciamo rubare la bicicletta nella stessa settimana, non solo quando io mi ustiono col forno chiamo casa per sapere se per caso anche Damiano si è bruciato e mi sento rispondere “no lui no, ma il camion sì”…. ora succede che stiamo diventando infettivi anche con chi entra in contatto con noi. Casa di Damiano è un nido di batteri melchiorriferi: chi entra non può uscirne indenne, sarà inevitabilmente contagiato e condannato a prendere sembianze melchiorriformi. Il primo sintomo della Melchiorrite è un visibile aumento del peso forma, accompagnato da un importante ingrossamento di tutti i tessuti muscolari o pseudo tali, con particolare concentrazione al girovita. Al momento attuale si registrano almeno 3 casi conclamati di Melchiorrite (uno dei quali a 4 zampe) ed è in corso di studio da parte di esperti del settore se anche la new entry Annalara sia per caso stata contagiata dal virus dei Melchiorri: nel giro di un anno e poco più la gentil donzella si è trasformata da acciuga a cotechino. Era secca secca secca, ora rimbalza qua e là per casa. Era inappetente e si nutriva di briciole come un fringuello, ora mangia come un bovino adulto durante la stagione dell’aratura dei campi prima dell’avvento delle macchine. E’ molto più bella adesso, però bisogna che si fermi perché tra poco si incastrerà nella porta e toccherà cambiar casa!!!!!

Altro sintomo della Melchiorrite è la naturale inclinazione ad esser stonati come delle campane. Però ci piace cantare e lo facciamo lo stesso, a squarciagola ed incuranti del risultato, convinti di esser bravi perché a noi il nostro suono CI PIACE… se poi gli altri non sono d’accordo sono affaracci loro. Un vero Melchiorri non sarà mai un cantante di successo, anche se in famiglia si vocifera di una scatenata cugina partecipante allo Zecchino d’Oro negli anni ’70. Infatti non vinse niente. Ma balliamo divinamente, vedere video, altro che John Travolta!!

Lo stendino dello Zio Canarein: pratico, capiente,
facilmente spostabile e dotato di freno per
parcheggi in discesa. Perfetto.
Una terza caratteristica della Melchiorrite, specialmente per il sesso maschile degli appartenenti alla razza, è l’inclinazione naturale ad avere una certa manualità nei lavoretti di bricolage. Già il nonno Augusto era un ciappinaro di prim’ordine, Damiano della sua manualità ne ha fatto un mestiere, il babbo è famosissimo per le sue eccellenti capacità di lavorare il legno, e addirittura lo zio Oreste (per tutti in famiglia Zio Canarein) si sta rivelando un vero fenomeno: passati alla storia la costruzione del portavasi spaziale e dello stendino a cui manca solo il libretto di circolazione, da quando è in pensione non lo ferma più nessuno: infissi, box auto, casette di legno, pergolati, cancelli…una dopo l’altra sta sistemando tutte le Melchiorri-houses.

Infine la caratteristica che accomuna tutti i Melchiorri: la fantasia. Al nostro attivo come Melchiorri Production contiamo un film autoprodotto/diretto/interpretato, vincitore unico ed assoluto del premio “parodie di famiglia” (ovviamente questo premio non esiste, ma se esistesse l’avremmo vinto noi!!); un calendario che ha fatto tremare di paura Frate Indovino; una divertentissima edizione di “Melchiorriadi” in cui i componenti di ogni nucleo familiare si sfidavano in giochi follemente assurdi; e non contiamo nemmeno le baggianate assurde messe in scena in occasione di matrimoni, compleanni “tondi” ed occasioni varie.

Ovviamente quando dico Melchiorri intendo anche i discendenti pur se portano cognomi diversi.

Per concludere: ma quanto sono stata fortunata a nascere Melchiorri? Saremo stonati e un po' cicciottelli, ma siamo anche geniali, troppo forti, e soprattutto siamo VERI!!!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La melchiorite non e' una malattia... E' una cambio di vita. chi viene in contatto con voi rinasce, avete la capacita' di rendere chi vi e' vicino felice. Non ho conosciuto il nonno ma mi ricordo benissimo di nonna Afra, donna unica come lo siete tutti voi Melchiorri !! Sono contenta di essere stata anche io per un certo periodo della mia vita "vittima" della melchiorite... Concordo con te VAIFRA siete speciali e unici!! Un bacio "giorgina"

Anonimo ha detto...

MA QUANTO SEI DIVERTENTE????!!!!!!????

UN SACCOOOO!!!!

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