Marina di Denarau, isole Fiji (hai detto niente…..), 27 settembre 2011

Ce l’abbiamo fatta, siamo arrivati. Anche il secondo volo è andato. Pessima compagnia aerea ma ero talmente cotta che sulle 11 ore di volo devo averne dormite almeno 10. Ho i piedi gonfi da far schifo, sembrano due zamponi di Natale.
E quindi eccomi qua nel pacifico. Prima impressione a caldo: bello, ma davvero peccato queste nuvolacce nere, oggi è pure piovuto, speriamo che il tempo migliori. Poi non ho mica visto ancora niente: solo la strada dall’aeroporto al marina, e basta. Oggi ci siamo riposati e abbiamo iniziato un po’ a pulire la barca (ma un lavoro molto soft, siamo ancora frastornati), domani andremo a fare la spesa in paese e avrò modo di vedere qualcosa in più. Effettivamente qui dentro al marina è tutto iper turistico, quasi finto, potrei essere in qualunque parte del mondo. Quindi riservo ai prossimi giorni i primi commenti su questa isola.
Sempre per la saga del mondo piccolo, questa è veramente clamorosa: ormeggiato esattamente di fronte a me c’è un catamarano, Outremer 55’ light, che si chiama….. Flying Cloud! Ebbene sì, è proprio lui!!!! Ho avuto un tuffo al cuore. Per chi non lo sapesse, il Flying Cloud è stata la primissima barca su cui ho lavorato, ci sono stata quasi un anno e poi l’inverno dopo (che era in Martinica in vendita) ci ho abitato sopra tutta la stagione. Quando lo portarono via ormai piangevo, era la mia barca, il mio mondo, ma era stato venduto e lo skipper se lo doveva tutto sistemare, era un certo Matt, canadese, col quale ho coabitato una settimana sulla barca in attesa che la vendita si concludesse. L’ultima volta che avevo avuto notizie è stato due anni fa, che Matt mi aveva mandato una mail dicendomi di essere in Nuova Zelanda. Ora la barca è qui, lui non c’è ma non so se è sbarcato proprio o se è solo in ferie, a bordo ci sono due tipe. Sono troppo curiosa di vedere i cambiamenti che ha fatto dentro, uno di questi giorni prendo coraggio e chiedo di salire. Mal che vada mi dicono di no…
E sullo stesso pontile c’è pure un altro catamarano che avevo visitato sempre nel periodo del Flying Cloud, l’armatore era amico del mio skipper e faceva un po’ lo spiritoso con me. Se mi vedesse ora, a parte che non mi riconoscerebbe, ci rimarrebbe troppo male! A questo non gli dico chi sono, è meglio, nel vedere la sua reazione la mia autostima ne soffrirebbe.

Hong Kong, cappa di grigio compresa nel pacchetto
E’ tutto, non ho grosse cose da raccontare e nemmeno foto da pubblicare, quindi tanto per dare un po’ di colore ne metto una di Hong Kong, in fondo era solo ieri…..
Ora vado, sono le 19 e andiamo qui al baretto a vedere la partita di rugby, quindi vi saluto tutti con un bel
Bula! (qui tutti dicono bula, il mio capt dice che significa tutto: ciao, benvenuto, grazie, prego, arrivederci…. Dice che quando non so cosa dire dico bula che va sempre bene. E bula sia!)

1 commenti:

damiano ha detto...

ma dai è proprio piccolo il mondo....pensa mi ha scuscitato una certa emozione anche a me ripensando che son stato skipper all'ancora per una settimana del mitico fligt.....ti ricordi??? dam

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