c'è da dire, ma ci sarebbe ben da fare....

Mustique, 24 gennaio 2014

Ok, non volevo ma mi tocca. Ho sempre detto fuori la politica, l’economia e le polemiche da questo blog, ma a tutto c’è un limite.
Succede che, purtroppo, di tanto in tanto, ci sono catastrofi incontrollabili che distruggono zone, paesi, regioni e portano morte e distruzione. Purtroppo nessuno può farci nulla e non è colpa di nessuno, e non ho mai sopportato quelli che “il governo deve fare qualcosa”; voglio dire: è successo un disastro? Ok, piangiamo le vittime, ma poi diamoci da fare, certo che qualcuno verrà ad aiutare ma intanto con queste due forti braccia posso spostare qualche maceria, o cominciare a scavare le fondamenta per la nuova abitazione. Non che dopo secoli si veda ancora gente che vive nei container, buona solo a lamentarsi. Queste cose mi fanno incazzare, non sopporto la gente che aspetta il Messia, d’altra parte si dice “aiutati che il Ciel t’aiuta”.
Due anni fa l’Emilia è stata messa in ginocchio da un terremoto pari a quello di altre zone terremotate in anni precedenti. Certo gli aiuti ci sono stati, ma gli Emiliani in primis si sono dati da fare per ritirarsi su, le macerie e loro stessi. Poi hanno avuto la tromba d’aria. E in questi giorni sono sott’acqua. Lo sa qualcuno? Si, vagamente la notizia è trapelata, ma proprio di striscio. E vedo le foto di mia cugina, la sua casa quasi allagata, l’acqua che arriva alle ruote della macchina, vedo il tramonto da casa sua che sembra uno dei miei tramonti, quelli che fotografo qui ai caraibi. Ma ad Albareto non c’è il mare, teoricamente dovrebbe essere campagna, cosa ci fa tutta quell’acqua? Che per l’amor di Dio, la foto è bellissima, ma stonata. Comunque mio fratello mi tranquilizza, la Catia ed Alberto stanno bene, non hanno avuto grossi danni. La contatto comunque (benedetto secolo moderno) e mi conferma che a loro non è successo niente ma mi racconta aneddoti di vicini allagati veramente e confinati ai piani superiori, liberati dalla protezione civile in gommone (a Modena!!!!!?????). Mi dice comunque della sua rabbia perché ancora una volta sono soli ad arrangiarsi come nel post-terremoto, quasi che fossero cittadini di serie B rispetto ad altre regioni. E così cerco più informazioni, e leggendo qua e là scopro che dopo il terremoto le zone terremotate non solo hanno avuto aiuti economici ridicoli, ma non è stata concessa all’Emilia nessuna agevolazione fiscale: gente senza casa multata per non aver pagato il canone Rai, per non parlare dell’Imu o delle varie tasse del cazzo. Perché sembra che gli Emiliani siano lavoratori e pagatori. Dignitosi anche nelle tragedie, sicuramente meno teatrali e forse anche meno ammanicati dove conta. E’ un buon motivo per lasciarli nella merda? O forse è solo perché (e qui esce una cattiveria senza pari) perché sono meno imbazzicati nelle alte sfere come invece riescono a fare meglio altre regioni italiane? Vedi zone distrutte, mandi giù fior fiore di soldi per aiutare (giustamente) queste povere persone, e dopo 20 anni li vedi ancora nelle tendopoli. In Emilia dopo pochi mesi quasi tutto era acqua passata, e non perché il sisma sia stato meno violento o gli aiuti più importanti, no sono stati due fattori: gente che si è data da fare in primis e aiuti economici con meno dispersioni per strada, se si vuole capire cosa intendo. E non sono queste mie parole ad essere razziste, sono i fatti che stanno facendo una sorta di razzismo a rovescio. Sono fiera di essere Emiliana di nascita e Romagnola di adozione, dalla mia regione ho ereditato una grande dignità e la poca voglia a far polemiche inutili, ma porca miseria sarebbe anche ora di dare il giusto peso a quanto si sta vivendo nella bassa modenese.

Per non parlare della situazione politica, che sta raggiungendo un degrado indescrivibile che mi vergogno ad essere italiana quando sono in giro per il mondo. Cazzo, io sono ORGOGLIOSA di essere made in Italy 100%, ma al momento attuale sono più le situazioni imbarazzanti in cui mi trovo che i motivi di orgoglio. Perché? Perché un bel paese come il nostro, invidiato da tutti per mille motivi storici, culturali, artistici, ludici e caratteriali, perché dobbiamo rovinarlo in questo modo? Ma d’altra parte quando è il governo stesso che incula i cittadini (e non ho usato un termine troppo forte, è così e basta, e la cosa triste è che ci stiamo abituando a farci fottere dai nostri stessi governatori), cosa vorremo mai pretendere… E come possiamo sperare di educare le nuove generazioni all’onestà, alla fratellanza, alla correttezza quando per sopravvivere dobbiamo imparare a dormire con il macete sotto al cuscino? Io sarei una rivoluzionaria, alla fine mi trovo costretta a restare a vivere fuori dall’Italia per poter avere una vita serena, perché cazzo di vita ne ho solo una, e non mi va di sprecarla ad ingastrirmi come già faccio poche settimane l’anno quando mi incozzo con una società difficile ma soprattutto volta ad incularmi. Il governo stesso mi ciulla, no grazie io finchè posso sto fuori.
Ho divagato. Volevo solo render noto che la bassa modenese è sott’acqua e a nessuno gliene frega un cazzo, si stanno ancora una volta tirando fuori dalla melma da soli, e visto che gli Emiliani sono gente che le tasse le paga, non mi sembra carino lasciarli così, ecco. Ma probabilmente la gravità della situazione non è nota perché i mass media una volta passato il boom prestano più attenzione al derby di calcio piuttosto che agli sfollati modenesi, che magari si erano salvati la casa due anni fa e ora se la trovano sott’acqua.



E ora il mio blog tornerà personale, superficiale e menefreghista, che sembra interessi di più leggere le cazzate di una sfigata oltreoceano alle prese con tartarughe e tramonti piuttosto che problemi logistici di sconosciuti modenesi…. e andiamo pure avanti.

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