maldive fuori catalogo


Hulumalè, 22 aprile 2013

Dunque eccovi, eccomi, eccoci. Dicevamo le Maldive. Non le ho ancora viste; siam qui da 4 giorni in attesa dei permessi di navigazione e c'è da fare a bordo, e alla faccia di tutti quelli che mi dicono beata te che vai sempre in bei posti, spiego meglio come va la storia: non è che io arrivo in un posto bello e mi tuffo in acqua o vado a spasso, eh no, le cose vanno guadagnate con tempo, pazienza e sudore. Innanzitutto la smania di visitare a me fa mettere il turbo per fare il lavoro in metà tempo in modo da avere campo libero, fortunatamente tra tutti i miei mille difetti avrò pure dei pregi e uno di questi è sapermi organizzare e so fregarmene della siesta, se siesta vuol dire perder mezza giornata proficua preferisco lavorare a testa bassa e poi esser libera. Ma dimentico sempre di non esser sola, e sbatto inevitabilmente il muso contro ostacoli che vanno oltre la mia dimestichezza organizzativa, dò retta a strane ciance e poi mi ritrovo ingavagnata in tempistiche non mie, senza aver visto una beata cippa, e così finisco per essermi fatta un culo come un paiolo per poi ritrovarmi inchiodata in barca a fare quasi niente ma impossibilitata a scendere per altre ragioni, e la mia smania di visitare me la posso tranquillamente mettere ove non batte il sole. Ma tanto Malè l'hoi già vista, cosa voglio scendere a fare? E fare il bagno... magari domani, che poi diventa domani di domani, che poi diventa domani di domani di domani.... e tornano gli armatori che io non ho nemmeno ancora toccato un granello di sabbia o messo la testa sott'acqua un minuto né fatto un giretto di fatti miei, in compenso però ho ancora qualche lavoretto da fare a bordo perchè come tutti sanno in barca c'è sempre da fare e soprattutto ci sono cose che vanno fatte all'ultimo momento per cui nemmeno l'ultimo giorno puoi andare a zonzo o in spiaggia. Ok, a parte questo momento di lamentite tutto va bene, l'umore è buono e questo scazzetto me lo faccio passare in fretta, sono solo un po' stanca del viaggio. In fondo ho visto lo Sri Lanka, ora sto soggiornando alle Maldive, e tutto questo senza spendere un euro, cosa voglio di più?


Quindi per aggiornare il blog racconterò le “Maldive alternative”, che di foto di spiagge e reef e atolli ne abbiamo già visti tanti, e ormai le Maldive classiche le conosciamo tutti, tanto che mi sto chiedendo se per caso non sarebbe meglio stare qui rintanata a Hulhumalè, il resto delle Maldive le posso vedere e rivedere ogni volta che voglio in qualunque catalogo di agenzia viaggi, e anzi adesso che ho internet posso anche aprire google earth e navigare per tutte le 500 miglia di atolli quante volte voglio... ah ah ah. Ma cazzo Vaifra, ti sta tornando fuori l'ironia da stronza, ricacciati la lingua in gola e fanne uscire solo parole positive per favore!!!!! Sei nel paradiso terrestre e cos'è tutto questo sgradevole tono? Per la miseria.

Ok. Reset. Spegni e riaccendi.

Dunque sì, dicevo che il primo giorno siamo rimasti confinati in barca causa tender dispettoso, poi l'indomani mattina dopo aver sbarcato gli armatori a remi abbiamo fatto un'intervento a cuore aperto durato un paio d'ore buone con tanto di trasfusione benzinara, e poi il segreto è che ci ho parlato io col fuoribordo, gli ho detto due paroline carine (hanno un'anima anche loro) e abbiamo trovato una certa sintonia, gli è tornato il buonumore ed è partito; siamo scesi subito subito per poi tornare a bordo dopo pranzo e riscendere per cena. Hulhumalè è fatta di strade larghe ove scorre poco traffico, principalmente taxi; qualche hotel, qualche spiaggia ma niente di eccezionale, l'aeroporto è su questa isola. C'è il terminal dei traghetti per Malè, ci siamo ancorati esattamente di fianco. Traghetti ce n'è ogni 15 minuti, sia i normali che gli express, il costo è ridicolo e ci mettono poco, ci puoi caricare anche il motorino tant'è vero che ieri ho rischiato di essere investita da un motorino sul traghetto, mi ha urtata di brutto. Ho fatto finta di niente più che altro perchè pensavo che poi sarebbe stato complicato dare lo scarico all'assicurazione: investita da un motorino sul traghetto, il perito si metterebbe a ridere. Malè è una città, né più né meno ma onestamente non mi ha schifato come invece ho sentito dire da tanta gente, anzi a me non è dispiaciuta affatto, e credo ci sia una spiegazione: normalmente la gente viene alle Maldive in vacanza e appena scende dall'aereo viene inghiottita dal resort e vede solo reef, pesci, coralli, palme, sabbia bianca e bla bla bla (che brutte cose vero...), poi magari una sera si fa un giretto a Malè e trova caos, traffico, smog.... ovvio che rimane shockata! E quindi forse io, facendo il giro “a rovescio” non sono rimasta poi così schifata, anzi vi dirò che io ho visto città ben peggiori di Malè. Non ci sono spiagge se non una artificiale (ho visto sulla piantina) ma una marea di hotel lussuosi o economici. Negozi di tutti i generi, si trova veramente molto più di quel che si pensava, e anche alcuni articoli che non ci si aspetterebbe, come un tosaerba o un piumino invernale.
I negozi hanno strani abbinamenti merceologici, ma questo l'avevo notato anche a kuala lumpur: farmacia e articoli elettrici, giocattoli e prodotti di bellezza, candele e snacks tanto per citarne un paio.
Le donne sono tutte bardate con la testa fasciata, mi piacerebbe sapere perchè ci sono quelle tutte nere e quelle colorate, non è lo stato civile perchè giovani o vecchie, accompagnate o sole le si vede nelle due versioni. Generalmente sono belle oppure sono dei cessi mondiali, sembra non ci siano mezze misure e paiono tendenzialmente portate ad ingrassare passata la giovinezza. I ragazzi portano i capelli lunghi, ci hanno spiegato che sono soprattutto quelli che lavorano nei resort ad adottare questo look per essere alla moda. I giovani li vedo tutti molto belli ma poi si vede che succede qualcosa nello sviluppo perchè si deteriorano con l'età: gli uomini fanno veramente tutti schifo. In generale sono tutti gentili e cortesi, sorridenti e sereni, mi danno l'idea di esser gente felice.
Noi siamo ancorati qui in un posto mica tanto figo, come dicevo l'acqua è grigia e comunque ci scaricano di tutto quindi di fare il bagno non se ne parla nemmeno. E' la base da cui partono tutte le crociere settimanali e infatti sabato – giorno di partenza - eravamo stracircondati di barche, oggi ce ne sono la metà. Tutti si muovono con tender e barchini a velocità supersonica, il che non aiuta la già naturale risacca col risultato di avere il mare sempre mosso che dà l'impressione di navigare, con quell'ondina costante eppur imprevedibile che rende salita/discesa dal tender un'operazione tutt'altro che facile!!!! Ma c'è una tecnica: allora, salire sul tender da dietro come si fa di solito è praticamente impossibile, meglio tenerlo sulla fiancata della barca, che solitamente è troppo alta e quindi faticosa, ma qui invece basta aspettare il momento giusto seguendo l'onda ed ecco che il tender si porta quasi ad altezza ponte depositandoti più o meno dolcementre in coperta, fantastico! Il casino è se sbagli il ritmo con l'onda. Al pontiletto invece chiudi gli occhi e ti butti, come va va. Anche il viaggio in tender è originale: il motore non sopporta il minimo (ha il suo carattere anche lui) quindi devi metter la marcia con il gas già un po' inserito..... certe partenze..... e poi sempre per causa di tutte queste ondine a fine tragitto sei fradicio o quasi, e qui mi tocca confessare di aver mentito quando ho affermato di non aver ancora toccato l'acqua delle Maldive.

Oggi son scesa per andare a prendere la lavanderia e comprare l'acqua, ho approfittato per fare tuuuuuutto il giro dell'isola, proprio tutta tutta, completa. Ci ho messo quasi mezzora. Il taxista tutto orgoglioso mi ha mostrato la moschea, la scuola, l'ingresso dell'aeroporto, l'hotel, il benzinaio e perfino la zona industriale, ho chiesto che industrie ci sono e non ho capito niente, comunque ho visto due muletti e un pallet. Abbiamo viaggiato sia sulla litoranea che sulla superstrada che taglia l'isola per metà, ma sospetto che sia in costruzione una tangenziale.

Dal vostro inviato alle Maldive-alternative è tutto, spero di passare presto la parola all'inviato delle Maldive-classiche.

Carrellatona di foto: le Maldive-alternative, ovvero tutto ciò che non vedrete mai sui cataloghi delle agenzie viaggi:

traghettino hulhumalè-malè

esercitazione in mare

sul traghetto

malè city

sempre malè

supermercatino

il terminal del traghetto

panorama dalla barca

sempre panorama (invidiosi eh)

zona industriale di hulumalè

benzinaio di hulumalè

work in progress ad hulumalè

1 commenti:

Anonimo ha detto...

evviva il reportage alternativo! sempre splendidi i tuoi diari di bordo! paola

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