Barcellona, 18 agosto 2011


Fine della crociera, sbarcati tutti. Barca vuota e silenziosa, quasi triste, sembra la fine dell’estate e invece è solo la fine di una crociera. Bella. Nonostante tutto bella. Io sono sfatta e cotta come un zucchino lesso, anche se ad onor del vero l’ultima settimana, senza invitati, è stata veramente molto leggera. Inoltre Michelino ha capito le mie ragioni di tutto quel brontolare che facevo e ha iniziato a darmi attivamente una mano, a modo suo ma apprezzo moltissimo il gesto. Se avesse capito in sardegna ora non sarei un coso strisciante ma avrei ancora un minimo di energia. Quell’altro è un caso a parte, coi suoi “percorsi mentali alternativi” probabilmente capirà verso Natale, ma sarà troppo tardi. In ogni caso è andato tutto bene e si comincia il rientro verso il suolo italiano.

Con noi anche Julien, un mio ex cliente francese, ormai diventato carissimo amico di famiglia. Ora vive ad Hong Kong, ci siamo beccati casualmente su skype 2 giorni fa e visto che è di passaggio in Europa gli ho lanciato l’idea (prontamente accolta) e così viene a farsi questo trasferimento con noi, e la cosa mi fa un piacere immenso. Gli armatori non smentiscono la loro gentilezza a concedermi di portarlo sulla loro barca, grazie. Ma non solo, c’è anche la fidanzata del comandante. Proprio carina, simpatica, e donna (almeno a prima impressione) in gamba. A volte ci si pongono delle domande, ma si trovano le risposte leggendo qualsiasi libro di psicologia: spesso le donne hanno questo istinto da crocerossina che le porta a scegliere uomini bisognosi di cure. Ecco perché io sono single.

Barcellona l’ho vissuta poco, giusto il giorno di ferragosto ho preso su la bici e sono andata a fare un giro random per il centro, ripercorrendo strade e luoghi tanto familiari nell’estate del 2004. Tanti ricordi che si susseguivano nella mia mente.Quell’estate ha segnato l’inizio della svolta nella mia vita, con Ira e Carla ne abbiamo combinate di tutti i colori quasi presagissimo che di lì a poco ci saremmo separate (fisicamente). E Barcellona fu il clou del nostro sodalizio. Forse per questo non ho cagato pari il povero Raimon, che da 5 giorni aspetta una mia chiamata per uscire una sera. Non ho voglia di vederlo, mancano Ira e Carla, senza di loro non avrei nulla da dirgli, e così ogni giorno gli ho tirato il bidone. Se lo sapessero le ragazze che ancora una volta lo sto prendendo per il culo Ira mi sgriderebbe, Carla riderebbe come una matta.

Pronti, mi chiamano, sono qui, sto arrivando. E’ ora di partire, molliamo gli ormeggi. Ciao.

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