Navigazione al largo di St.Vincent direzione Martinica, 26 dicembre 2010


Primo charter di questa nuova stagione andato alla stragrande: una bella famiglia francese, tutti allegri, simpatici e molto piacevoli, di quelli che mi fanno confermare quanto mi piace il mio lavoro. Skipper, Olivier, uno che non avevo mai visto prima ma anche lui ok: sempre gentile e sorridente, molto corretto, per niente stressato e molto ben intenzionato sul fronte collaborativo… i piccoli disguidi del caso sono stati recuperati con magia e nonchalance fino a portare a termine il charter in standing ovation tra me e me per la sottoscritta (sempre me, faccio tutto da sola io!). Tutto bene comunque, e finale in gran pompa ieri, giorno di Natale: prima la Messa, molto carina, il sacerdote con la chitarra, il bimbetto con le percussioni, e nonostante i duemila turisti che hanno invaso la piccola chiesetta di Mayerau è stato molto bello; poi a seguire Pranzo di Natale sull’isolotto di Morpion, per chi non lo sapesse un banco di sabbia nell’oceano, circonferenza 195 miei passi, un ombrellone di paglia nel centro e tanto reef tutto intorno (foto). In quel momento nessun altro sull’isolotto, solo noi 7 con i nostri parei stesi sulla sabbia a farci da tovaglia per un menu di tutto rispetto (modestia a parte stavolta mi sono espressa, e pure il catering barca-spiaggia, a sorpresa per i clienti, è andato bene! Brava Vaifra, 10 e lode)

Le Grenadine non sono cambiate, sono sempre quelle, sempre meravigliose, e ad ogni primo charter l’impatto ottico è allucinante! Non credo che ci farò mai l’abitudine fino in fondo, ogni anno è la stessa cosa. L’arrivo alle Tobago Cays è stato qualcosa di eclatante, c’erano tutti e la prima ora l’ho passata ad abbracciare e salutare tutti i ragazzi che a turno venivano alla mia barca a salutarmi. Mancava solo Dalo, ma è stato informato della mia presenza velocemente, credo, visto che mi avrà telefonato almeno 15 volte nella giornata; specifichiamo: mica telefonate di saluti eh, noooo, lui la sua prima domanda è (come sempre) “your guest want loabster barbecue?” e la seconda “will you marry me this year?” (penso si voglia assicurare l’esclusiva del business, ecco tutto). Che patacca. Comunque l’ho visto ieri sera a Union, una volta messi a nanna gli ospiti io e Olivier siamo usciti a bere qualcosa con lui, e mentre mi riaccompagnava alla barca mi ha chiesto se mi va di portare suo figlio (4 anni) per sei mesi in Italia. Tipo un’affidamento temporaneo. Se non fossi sempre lontana da casa per lavorare l’idea non mi dispiacerebbe, un piccolo Dalino da accudire (e poco che sia come il padre… civilizzare!).

Domani quindi rimbalzo veloce in Martinica, e dopodomani si riparte di nuovo: sarò un’altra volta con Bertrand, ormai siamo affiatati e mi piace lavorare con lui, anche se stavolta sono un po’ inquieta perché il contatto col cliente non è stato proprio “caloroso”, è la prima volta che qualcuno mi risponde sgarbatamente alla mia presentazione per chiedere una sorta di preference list… mah, sarà che sono inglesi e magari il mio italian style stavolta potrebbe non esser gradito... in ogni caso non sono preoccupata, se vogliono che stia zitta e muta come un pesce non c'è problema, ho scoperto giusto recentemente di esser capace di non parlare per settimane intere. A discapito delle persone che hanno la sfiga di incontrarmi appena riprendo l’uso della parola.

Vabbè scappo, qui fuori c’è Olivier che mi chiama per vedere i delfini…. Allora, diciamocelo una volta per tutte: i delfini sono bellissimi da vedere, li guardo sempre volentieri se non ho niente da fare, ma una delle cose più detestabili del vivere in barca è quando sono impegnata e da fuori mi chiamano per i delfini, che se non corro subito sembro l’insensibile di turno. Come commentiamo sempre io e G, è abbastanza normale vedere i delfini in mare, sarebbe strano vederli in montagna no? E viceversa, quando si è in montagna, si sente mai nessuno che chiama “vaccheeeee”??? No, e allora perché cavolo mi devono stracciare i maroni coi delfini???? Vabbè và, andiamo pure a vedere sti delfini n’altra volta…. è Natale… siamo tolleranti…

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Il semble que vous soyez un expert dans ce domaine, vos remarques sont tres interessantes, merci.

- Daniel

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