- DALLA TURCHIA AI CARAIBI 2010 –
IL MEDITERRANEO
PARTE 2 - (dalla Grecia alla Sicilia)
26 ottobre 2010
Di nuovo in mare. La sosta a Creta è durata un attimo: viste le pessime previsioni meteo era necessario scegliere tra restare inchiodati lì per 5 gg oppure approfittare della minuscola finestra di vento in calo e partire nella notte, e così abbiamo deciso di fare. Il paesino dove eravamo è proprio tanto carino, la gente molto cordiale e simpatica, siamo stati bene. Per poter partire era necessario espletare le formalità doganali ma l’ufficio della guardia costiera era deserto nonostante l’orario di apertura, il tipo del negozio a fianco ci ha detto di ripassare più tardi perché spesso l’ufficiale di dogana si addormenta all’interno, oppure si assenta per andare a mangiare un boccone, allora anche noi abbiamo scovato un ristorantino dove ci siamo letteralmente sfondati di cibo, tutto buonissimo ed abbondante. Penso sia stata una delle cene più buone della mia vita, forse poco dietetica ma tanto stavamo per buttarci in mare aperto con condizioni meteo non proprio favorevoli, e metti che affondiamo almeno avevamo lo stomaco pieno ed il palato soddisfatto no? Dopo cena l’ufficio era ancora chiuso, e allora chiediamo al barista di fianco, che ci dice che se non è né in ufficio né al bar di fronte allora forse è al bar della spiaggia. Ok, gentile a darci l’info, e per ringraziare consumiamo. Andiamo al bar della spiaggia ma ci dicono di provare nel prossimo bar, per ringraziare consumiamo. Non c’è nemmeno lì ma lo chiamano al telefono, e per ringraziare della gentilezza consumiamo. Torniamo là ma ancora niente, il barista di fronte ci informa che tarderà ancora un’oretta, e per ingannare l’attesa consumiamo. Se continua così va a finire che abbiamo i documenti per partire ma non siamo in condizioni fisiche per farlo….non so, forse è meglio se questo uomo non lo troviamo….invece arriva.
E così partenza un attimo prima dell’alba, motori a 2.000 giri per essere fuori zona rossa prima dell’arrivo della tempesta prevista. Equipaggio cotto, io soprattutto sono stanchissima e passo la giornata a dormire lottando con gli attacchi di sonno perfino nei miei turni di guardia e me ne strafrego anche del magnifico tonno pescato da Regis, gli mollo lì secchio, tagliere e coltello e me ne torno a dormire, davvero non mi interessa il pescione.
27 ottobre 2010
Secondo giorno di navigazione, piove. Due maroni. Però per il momento siamo ancora fuori dalla tempesta e questo è l’importante. Equipaggio sereno e tranquillo.
28 ottobre 2010
Stiamo facendo una rotta del piffero, e tutto per circumnavigare questa tempesta; per il momento ce la stiamo facendo, anzi ormai è fatta, la punta della Sicilia dista solo 130 miglia, poi non si è ancora deciso se fermarsi a Siracusa o a Marsala, a me non frega niente: io continuo a dormire, sulle 24 ore faccio le mie 6 di turno e ne dormo in media 15/16… penso di non stare tanto bene: male a tutte le ossa, fiacca, giramenti di testa, senso di malessere diffuso, sarà una leggera forma influenzale. Abbiamo problemi di gas, ci dev’essere una perdita da qualche parte perché 2 bombole in 3 gg non è un consumo per niente normale, va verificato. E’ tutto, torno a dormire un pochino, son sveglia già da una buona mezzora e sento Morfeo che mi chiama già…non si può andare avanti così!
29 ottobre 2010, mattina
Sicilia alla nostra dritta. Inizialmente volevamo tirar dritto fino a Marsala, mancano ancora una ventina di ore di navigazione, ma il gas finito completamente ci obbliga ad una sosta a Marina di Ragusa e magari ci fermiamo là fino a domani. Alla fine non c’è nessuna perdita di gas, è solo che là in Turchia ci hanno rifilato 3 bombole praticamente vuote. Stronzi. Dai, andiamo a preparare i parabordi che voglio farmi un caffè! (e da qui si deduce che sto decisamente meglio, dopo che per 3 gg ho schifato il cibo ora mi mangerei un bufalo intero!)
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