04.12.05, mattino, neanche tanto presto.

Un mese esatto di permanenza ai caraibi, e quindi qualche considerazione: MI PIACE! A parte il clima, che è meraviglioso (qui meglio che a Trinidad, si sta che è un piacere), mi piace tutto quanto: la vita in barca mi ha veramente presa, anche se x il momento ho fatto poca navigazione mi piace abitare su un qualcosa che galleggia: innanzitutto siamo fuori dalle balle del traffico e questo non è affatto male, poi mi piace questo dondolio continuo, mi piace perfino il fatto che per uscire si usi il tender (sarò scema ma mi entusiasmo ogni volta che ci devo salire, sto diventando un po’ più agile e meno elefantesca e – sarò scema ancora di più – tutte le volte mentre mi siedo con la cima in mano mi viene spontaneo fare brum brum, proprio come i cinni deficienti, forse Christian si sta chiedendo chi si è preso a bordo…); poi mi piace il senso di libertà che provo anche per piccole cose, tipo stare sempre scalza, fregarmene dell’abbigliamento, dei capelli e men che meno del trucco (chi mi conosce sa della mia avversione a trucco e parrucco). In verità sto diventando sempre più selvatica (Christian dice che siamo randagi, ma il senso non cambia) e la cosa non mi dispiace per nulla, mi sento proprio bbbene! L’unico vero grande problema che ho è che mi si è scatenato l’appetito e se non mi metto in regola al più presto l’unico mio ruolo potrebbe diventare quello di fare il parabordo! Domani dieta! (e questa frase mi fa sentire tanto la Bridget Jones d’oltreoceano…)

News da raccontare? No, tutto ok, tutto bene come sempre. A dire il vero la settimana scorsa ho avuto un momento pesissimo di down, ero veramente depressa e tristetristetriste: mi sentivo demotivata a fare tutto, soprattutto perché vedo che in tutte queste cose marinare sono impedita: cioè, mi viene spiegata una cosa, la capisco (o mi sembra di capire), poi già dopo mezzora se devo rifarla non so più da che parte cominciare, e mi sento cretina, al punto da aver rimesso in discussione il mio q.i., e poi ero talmente preoccupata di far la figura della rimbambita che alla fine ero andata in agitazione e non ne azzeccavo più una neanche a piangere greco, perfino le cose che non c’entrano nulla con la barca, ho fatto davvero delle cagate mostruose che a ripensarci mi vergogno come non so che! E così ero andata in down, avevo l’autostima mezzo metro sotto i piedi e non ne uscivo più. Poi abbiamo conosciuto altri 2 italiani che sono qui a fare charter (Milo e Barbara) e parlando con lei mi sono ripresa un po’: dice che anche lei non sapeva niente di barca finchè non ha conosciuto lui e nonostante siano passati 3 anni (di cui 1 vivendo a bordo) ancora va in crisi per tante cose che non sa fare, quindi un po’ quel che mi ha detto lei, un po’ parlando con Christian e un po’ ricordando quanto letto qualche giorno fa, mi sono detta che non sono io che sono ritardata mentale e il morale si è un po’ risollevato, meno male….
Vabbè parliamo di cose più divertenti che è meglio: questo we il programma originario prevedeva un giro in barca con Michela e Stefano ma visto qualche contrattempo abbiamo rinunciato. Ma cmq abbiamo deciso di non lavorare, un po’ di riposo ce lo meritemo pure noi no? Quindi ieri siamo andati a pranzo da loro, e approfitto x spendere 2 parole su questi 2 ragazzi: a parte che mi piacciono un sacco, loro vivono in una casetta qui vicino a Le Marin, un po’ in montagna, praticamente in mezzo alla foresta. Da casa loro si vede la costa atlantica, un panorama meraviglioso, la casa è carina da matti e frequentata da ospiti vari ed eventuali quali gechi e merli, tutt’intorno piante e alberi di ogni specie, una meraviglia davvero! Loro 2 gestiscono il sito http://www.martinicaonline.it/, vi consiglio di andare a darci un’occhiata perché è davvero molto carino, e se avete in programma di venire a fare un giro in Martinica non esitate a contattarli, saranno felici di darvi ogni informazione necessaria su qualsiasi aspetto del vostro viaggio, sono due persone davvero adorabili, nonché simpaticissimi! Nel pomeriggio ci siamo fatti un giro in macchina (wow, è stato emozionante vedere di nuovo automobili e strade) e durante il tragitto lei mi ha illuminata su un sacco di cose riguardo la Martinica, ne sa a pacchi di tutto!! (eh beh, va bene che è il suo lavoro, ma ci mette proprio della passione a raccontare le cose e ci si incanta ad ascoltarla, si vede che ama questa terra e trasmette tutto il suo entusiasmo a chi la ascolta). Cmq questa Martinica sembra proprio speciale, l’entroterra (quel pochino che ho visto) è veramente spettacolare, ci sono tantissime cose da fare, vedere e imparare. Ho constatato per l’ennesima volta che vedere le cose con gli occhi dell’ignoranza o avere qualcuno che le spiega cambia tutto, x esempio ‘sti cappelli tipici della Martinica o i vari scudozzi di legno: li vedevo e pensavo “si ok carino” poi quando Michela mi ha spiegato con che materiale vengono realizzati e il metodo, beh, ecco…. tutt’altra cosa, hanno acquisito un fascino specialissimo. Poi organizzeremo anche una serata con una loro amica di qui che è bravissima a cucinare, sono curiosa di provare la vera cucina creola, per il momento ho provato solo un paio di cose, devo assaggiarle tutte!



Il pomeriggio è continuato con una visita ad una delle innumerevoli distillerie di rhum, con degustazione finale libera (nel senso che ognuno era libero di degustare quanti più tipi di rhum desiderasse, io mi sono limitata a 4…) e cena con altri 2 italiani (Marco ed Enrica). Ah, ecco un fatto curioso: al bagno del ristorante mi sono scontrata con un tipo e ci siamo guardati un pezzo prima di riconoscerci: ci siamo conosciuti uno dei primi giorni a Trinidad e pur in un porto così piccolo non ci eravamo più visti, poi ci siamo re-incontrati qui! pensa te se è piccolo il mondo!
Ok, ho detto tutto, mò inizia la giornata, ciaooooo