12.12.2005, sta albeggiando, il mondo dorme ancora, io ho voglia di fumare ma “qualcuno” mi ha requisito il pacchetto, qui è peggio di San Patrignano! (io però gli avevo nascosto i marrons glacés, tiè!).

In questi giorni stiamo sempre lavoricchiando, ma con molta calma ed in totale relax, una pacchia! È arrivata tantissima gente e molti sono in arrivo, noi poi che siamo ancorati di fianco al canale di ingresso nel porto li vediamo tutti al varco, e mi stupisco ogni volta di constatare che si conoscono tutti, tutti, tutti, TUTTI!! e poi anche quelli che non si conoscono personalmente nel momento in cui si presentano li senti “ah,sei Tizio, mi ha parlato di te Caio, l’amico di Sempronio!” That’s incredibile!! Questa cosa mi sconcerta e al tempo stesso mi diverte un sacco, perché poi chiacchieri con qualcuno, accenni a qualcun altro che hai incontrato tempo prima e quasi sicuramente l’ha conosciuto anche il tuo interlocutore, magari anni addietro chissà dove. E io sono solo all’inizio di questo mondo, infatti ogni volta mi entusiasmo e vedo che invece per gli altri è normale e all’ordine del giorno! Sinceramente sono contenta del mio entusiasmo (non solo su questo argomento, ma un po’ in tutte queste cose nuove che sto scoprendo) e spero che non mi passi, come dice anche Povia nella sua canzone…
E poi cmq sono contenta anche delle varie persone che sto conoscendo, come dicevo anche da Trinidad qui i rapporti interpersonali sono diversi da come ero abituata a casa, sono molto più semplici e più diretti. Come diceva anche Vincenzo (approposito, a giorni arriva qui) in qs mondo tutti amici subito, tutti d’accordo e tutti simpatici, però poi x la maggior parte sono rapporti occasionali e sporadici, persone con cui passi il tuo tempo e ti dai una mano l’un l’altro poi magari non le vedi più, quindi impari anche a non affezionarti troppo; poi ci sono quelle persone con cui entri particolarmente in feeling. Si, ok, detta così sembra che non ci sia tutta sta differenza da come ero abituata prima, ma invece c’è, eccome se c’è! Per esempio ieri mattina siamo andati a salutare un amico di Christian appena arrivato dalla traversata, di fronte a lui in banchina c’era un catamarano con un italiano, ci siamo presentati 5 minuti, e ieri sera eravamo a cena tutti e 4 a bordo da noi, come se fossimo vecchi amici, qui il tempo acquista una dimensione tutta sua, 1 minuto o 1 anno che non vedi una persona non fa differenza, bellissimo no?
E ora che ho scritto le mie considerazioni su quanto sto vivendo, è giunto il momento della rubrica “esploriamo la martinica”: venerdi, stufi di essere qui ai caraibi e lavorare solamente, in 8 abbiamo noleggiato un pulmino e abbiamo fatto gita scolastica nel nord dell’isola alle cascate. Io avevo capito che bisognava guadare il fiume, invece tutt’altra storia: bisognava risalirlo in mezzo alle rocce con tutti i passaggi ripidi e stretti del caso, un misto tra free climbing e i salmoni, con la guida che ci dava una mano nei punti più difficili saltando da una roccia all’altra avanti e indietro su e giù che spiderman in confronto è un pivello… addirittura c’era un passaggio talmente ripido che senza l’aiuto delle corde sarebbe stato impossibile superarlo. Ci siamo divertiti parecchio, o almeno io mi sono divertita tantissimo, anche se come solito qualche figura da paiona l’ho fatta: ad un certo punto c’era una cascatella da superare ma la corrente era talmente forte che pur stando attaccata ad una roccia non riuscivo ad avanzare di mezzo centimetro, spiderman che mi urlava “viens ici” e io zero, c’era una delle ragazze che mi spingeva dalla schiena ma essendo anche lei in equilibrio precario non riuscivamo a muoverci, allora spiderman mi ha presa su da un braccio e mi ha passata ai ragazzi di sopra come se fossi uno straccetto. Vabbè che sono formato tascabile ma sono pur sempre il mio mezzo quintalozzo, sbalorditivo! Poi il pomeriggio è continuato in giro per centri commerciali. Anche ieri abbiamo fatto giornata di riposo: mattina in spiaggia (finalmente, dopo un mese e mezzo ai caraibi non era bello essere ancora pallida…) e pomeriggio con Stefano e Michela alla festa del rhum vicino alla fabbrica della St. James. Bella festa paesana, molto simile alle nostre con giostre e bancarelle, mancava solo la baracchina della piadina ma in compenso c’erano accras ovunque. Ecco, quando arrivo a casa se non so cosa fare apro una baracchina di accras.
Per oggi è tutto, un po’ mi sono stufata di scrivere, un po’ ho da fare: devo andare a salutare Mario che è arrivato ieri sera, devo fare il bucato e poi andare in internet. Ciao ciaooooo