St.Martin,
02 aprile 2015
Riassunto
delle puntate precedenti: io quest’anno non volevo lavorare e volevo vedere
posti diversi; alla fine sono sempre qui ai caraibi e mi sto facendo un mazzo
tanto, devo aver sbagliato qualcosa nella letterina a Babbo Natale.
Comuuuuunque,
due charter fa sono partita con una compagnia esistente sulla piazza da qualche
anno ma con cui non avevo mai lavorato. Dei pezzenti, dei luridi spaventosi
accattoni morti di fame che prendono per il culo la gente rifilandogli merda
come fosse cioccolata, tanto che mi chiedo come facciano ad avere dei feed back
positivi, ed è proprio qui che capisci che il turista medio te lo giri come ti
pare tanto alla fine i posti sono belli e sarà sempre contento; dicevo, ho
fatto il charter soprannominato “i miserabili” tanto che mi sentivo una sorta
di mix tra Gesù Cristo che moltiplicava i pani e Victor Hugo quando condividevo
con i colleghi quello che stavo vivendo. Poi finito con loro sono partita sul
catamaranone dove di tanto in tanto mi chiamano, quello che fa charter di
lusso. Come dire, dalle stalle alle stelle sparata come uno Sputnik. E mi trovo
a lavorare con Eric, uno skipper con cui avevo già lavorato l’anno scorso e che
da allora mi fa un filo professionale serratissimo, è da dicembre che mi marca
stretta per la prossima stagione estiva ma me la tiro un mucchio (almeno sul
lavoro posso farlo, e lo faccio). Eric: un personaggio. Già l’anno scorso l’avevo
inquadrato, ma ora confermo: gli autori di Mr. Bean si sono ispirati a lui per
creare quel personaggio stranissimo che ci fa ridere tutti con le sue mille
manie. Ecco, lui è uguale, solo che ogni tanto mi spara di quelle uscite che mi
spezza a metà. Tutto questo per dire che mi sono fatta un sacco di risate sia
con lui che su di lui, e ora che è partito da due giorni continuo a ridere da
sola pensando a certe scene che solo lui al mondo può creare. Poi alla fine del
charter io dovevo rifarne un altro con i miserabili ma si sono riconfermati
merde e me lo hanno annullato a 4 giorni dalla partenza. Ma come si sa le
casualità succedono e ci cambiano anche il programma del catamaranone e anziché
portarlo in Guadalupa dobbiamo lasciarlo a St. Martin per un charter last
minute, senza skipper ma con hostess.
E
così sono qui, dopo aver passato 4 giorni in questo marina fuori dal mondo e
fuori dal tempo, da sola su questa barca con un gruppo di Tedeschi imbarcati
freschi freschi. E già a cena mi chiedevo “ma che kartoffen c’ho da
raccontargli io a questi!?”
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