LOW BATTERY

Cannigione, 19 agosto 2013

….Sono viva, davvero. Per convincermene mi son data dei pizzicotti e confermo: anche stavolta sono sopravvissuta. E’ stata dura per certi versi, facile per altri.
Facile per il semplice e basilare standard di lavoro richiesto; facile perché le bambine sono molto educate e poco capricciose, il che rende quasi un piacere passarci il tempo insieme (la piccola me la sarei mangiata di baci, quella lì ha un facciotto che è tutto un programma, se resta così da grande saranno guai per il papà…); facile perché la presenza per i primi 24 giorni della baby sitter ha reso la crociera un divertimento, e avere una semi-collega mi aiutava tanto non solo materialmente ma anche e soprattutto moralmente per sdrammatizzare i momenti duri con una risata; facile perché a bordo ero trattata bene e con molto rispetto, come una persona vera e non come un accessorio della barca; facile perché gli amici degli armatori sono stati tutti simpatici; facile perché il buonumore aiuta molto a sopportare la stanchezza fisica;
Dura perché il lavoro alla fine era più di quello preventivato, parecchio di più. E quindi fisicamente sono veramente esausta. Ma anche qui c’è il lato positivo: essendo da sola non ero come solito confinata in cucina e cabine, anzi ero spesso fuori e finalmente ANCHE IO vedevo i posti. E poi mi prendevo i miei spazi, negli anni ho imparato a dosarmi un po’ meglio. Ma “negli anni” significa anche che gli anni sono passati e non sono più una ragazzina, certi ritmi li reggo ancora ma poi sono disintegrata ed il recupero è più lungo.

Infatti sono sbrindellata, ridotta a pezzi piccoli… ora mi servono riposo e pedicure: mò partiamo e appena possibile mi auto-regalo una giornata intera in qualche centro benessere a farmi coccolare e rimettere a nuovo…. me lo merito!!!!!

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