di mutande, di Natale e di ripartenze


Anse Figuier, 11 gennaio 2013
terrazzo di casa

Scrivo dalla nuova sistemazione stagione 2012-13. Quest’anno che tutto sembrava spianato da prima dell’arrivo e credevo ormai un ricordo lontano i giorni in cui vagabondavo per i pontili con le mie valigie in cerca di alloggio… ecco, proprio quest’anno ho fatto più traslochi che gli ultimi 8 anni messi insieme…..Ma finalmente ho trovato casa: ora abito con Claire, una collega-amica, in una casetta con vista su Le Diamant, la spiaggia a 200 metri, una gigantesca terrazza sempre all’ombra e ben ventilata, e tante tante zanzare che ci movimentano la vita impedendoci di annoiarci. Cosa chiedere di meglio alla vita….

Per quanti si chiedessero com’è finita la storia delle mutande…. beh, non sono state ritrovate. L’imputato nega di averle prese, e negherà fino alla morte se non vuole proprio fare la figura barbina del feticista psicolabile, e quindi io ho rinnovato il guardaroba con un po’ di sano shopping. Vabbè, qui non trovo esattamente quel che vorrei ma diciamo che almeno per capodanno ho avuto le mie mutande rosse come da tradizione, e tanto mi basta per iniziare l’anno come si deve.
Io ed il feticista ci siamo incontrati un mattino per uno scambio equo: lui mi ha dato un assegno con la restituzione completa del maltolto, io gli ho dato un paio di perle di saggezza stile “mai metterti in guerra con chi è più intelligente di te”, sottotitolo “hai un q.i. talmente ridicolo che è meglio se eviti le discussioni”. Onestamente: è stato un gioco da ragazzi riavere i miei soldi, è talmente stupido che ogni suo tentativo di addurre scuse per non rendermeli lo mettevo in buca ad occhi chiusi, alla fine si è dovuto arrendere all’evidenza di essere un cretino totale e completo, e mi ha reso quanto doveva. Non l’ho picchiato solo perché 10 minuti prima di incontrarlo mi è stato raccontato un aneddoto su di lui che risale a qualche anno fa, sembra che una ragazza in preda all’ira più nera (per una storia più o meno analoga) gli abbia messo le mani addosso e siano dovuti intervenire i vigili per separarli che se no lo ammazzava di botte; non ho voluto ripetere la scena, io mi sono limitata a dirgli che provavo ribrezzo e disgusto anche solo a guardarlo in faccia e che gli conveniva togliersi dalla mia visuale se non voleva sporcarsi di vomito.
tutti da Omero!

Il resto tutto ok. Gli Italiani di Natale sono partiti tutti, quest’anno è stato un bel gruppo e siamo stati molto bene: Bolina e Jessica, Davide, Omero, i ragazzi sardi, Laura, insomma davvero bella gente con cui ho passato momenti fatti anche di cose semplici ma che rimarranno nel cuore e nella memoria. Grazie di esistere, a tutti!

E domani ripartenza, sono pronta! Tra Claudi e G. mi hanno gasata con la storia della pesca e ho deciso di provarci anche io. G mi ha omaggiata di alcune elementari attrezzature per neofiti della pesca, e quindi confidando molto nel culo del principiante parto carica come una molla, e anche se non ho capito bene in tutto questo dov’è esattamente che devo mettere l’esca io ci provo lo stesso, male che vada il pesce continuerò a comprarlo come sempre.

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