18 agosto 2010, casa dolce casa

Le mie ultime 36 ore: sbarcata in piena notte, dormito all'addiaccio, mattino al pronto soccorso perchè la gamba doleva troppo, l'infezione in corso è proprio brutta brutta e mi scarnificano tutto il crostone per arrivare alla carne viva, il tutto senza anestesia perchè son troppo infiammata. Meno male che ho una soglia del dolore piuttosto alta ma è stato tremendo, proprio un gran male, non lo auguro a nessuno. Poi devo in qualche modo raggiungere casa, i voli hanno costi proibitivi e opto per il treno: Milazzo-Napoli senza posto a sedere garantito = 7 ore nel corridoio. A Napoli prendo il vagone letto: un paradiso!!!!!! Mi vengono a prendere da Bologna Damiano e Annalara, sembro una reduce di guerra, arrivo a casa e dormo ancora. Poi di nuovo pronto soccorso, sempre per la gamba: la ferita è un po' più bella, necessito solo di medicazioni quotidiane ma tutto sta facendo il suo corso normale, niente di grave. Mi sento più serena. Chiamo Angie per sapere come sta, ieri mattina è sbarcata pure lei ed è già a Roma in attesa del volo per Ibiza, casa. Anche il suo programma prevede dormire, dormire e dormire. Ci facciamo due risate al telefono su questo tour de force che abbiamo condiviso, ora che è finita possiamo riderci sopra, e ci salutiamo. Mi mancherà. Ma tanto il mare è piccolo e soprattutto noi ci navighiamo sopra.

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