Martinica, 14 dicembre 2009

Sa ou fe…. Sa ka machè! Ma non solo, ho imparato anche a dire kan chat pa la rate ka baille bal. Traduzioni dall’Antillese all’Italiano: come va? Tutto bene. E l’altra invece è “quando il gatto non c’è i topi ballano”. Lo so, non c’entra niente, ma intanto proverbio per proverbio prima o poi imparerò qualcosa no?
Sempre qui, indaffaratissima. Gli Italiani iniziano ad arrivare: Davide con un equipaggio sburissimo, tutti simpatici e spiritosi, uno l’avevo anche già conosciuto due anni fa. Mario anche lui ha fatto un toccata e fuga andando subito via per una decina di giorni con Davide. Ho incontrato Alvaro. Il porto inizia a diventare il formicaio abituale e la vita assume un’intensità tale da confondere i giorni con gli anni (quando definisci una persona un caro amico e poi ti rendi conto di averla conosciuta solo il giorno prima….non è intensità questa?).
In attesa dei charter ho iniziato a lavorare come day worker su una barca il cui armatore è piacevole come uno schiaffone in pieno viso al mattino appena svegliati. Ho la schiena spezzata ma di buono c’è che non avendo diritto a pause né sindacali né fisiologiche credo di aver perso almeno almeno due etti buoni. Sul pontile 3 mi chiamano Cenerentola…..no, sai, è che lavare una barca 3 volte in 4 giorni dà giusto un pelino nell’occhio…..appena appena…. soprattutto quando piove a dirotto e te te ne stai lì imperterrita con la tua pelle a lucidarla..quelli che passano ti guardano e un po’ li vedi che sghignazzano (ti compatiscono), ma tu niente, ordini superiori ti hanno detto “trabaca chica” e tu che fai? Trabacchi!!!
Comunque dai, sono contenta. La casa nuova va bene, l’altro giorno prima di andare all’aeroporto a recuperare Mario ho fatto un giro in giro e ho comprato le cose più economiche e kitch che ho trovato, tanto per dare un po’ di carattere a queste pareti altrimenti troppo bianche, e si sa che sul bianco ogni minimo insetto risalta da morire, era necessario correre ai ripari….. Poi sempre per dare un po’ di colore sto attaccando tutti i depliant che trovo in giro: in qualunque momento posso leggere il menu dell’aircaraibes, le tariffe del noleggio auto e perfino la storia del museo della banana…..qui non si scherza mica! Questa casa comunque mi piace: in mezzo alla foresta, tranquilla e silenziosa che fa molto contrasto col casino del porto a cui ero abituata gli altri anni, coinquilino easy, vicini super! Io la chiamo Melrose Place, e oggi il padrone di casa ha anche attaccato fuori qualche lucina di Natale che fa molto ambiance….si, sono proprio contenta, e sono anche sicura che prima o poi le belve feroci qui presenti (insetti di varie categorie) capiranno che ora questo è un appartamento abitato e quindi devono sloggiare… e allora si, sarà davvero bellissimo! Approfitto per fare un appello poco legale a quanti hanno intenzione di recarsi in Martinica nell’imminente futuro: in aereo cercate per favore di imboscare nei vostri zaini quanti più cuscini e copertine possibile….arredano! Preferisco Aircaraibes con il suo logo bianco su sfondo blu, ma non disdegno neppure Airfrance né Corsair….si sa: in mancanza dei cavalli corrono anche i somari…. (no, questo in Creolo non lo so ancora dire)

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