Phuket,
Thailandia, 10 marzo 2013
….Ed
eccomi qui! Son sempre io ma su sfondo diverso….. finalmente!!!!
Atterrata
in Thailandia da un paio di settimane e ancora rintronata/frastornata dalla
velocità con cui accadono le cose; comunque son qui che cerco di ambientarmi
nel territorio, e per tutto il resto se trovassi anche il bandolo della matassa
sarei pure contenta. Mah. La negatività del 2012 si sta ancora un pochino
trascinando, migliora ma ogni tanto inciampa… c’è ancora tanto cammino da
percorrere, ci andremo dietro.
Ma
non ci pensiamo che fa triste e veniamo a qui: non ho ancora visto tutto di
Phuket ma quel poco che ho visto e vissuto direi che MI PIACE! E’ vero che
questa è la terra dei sorrisi, i Thai sono molto sorridenti…. che se possono ti
inchiappettano senza pensarci due volte ma almeno lo fanno gentilmente e col
sorriso. Il finale non cambia.
Il
marina dove si trova la barca è in capo al mondo, fuori da qui non c’è NIENTE, dico
NIENTE, veramente nientissimo!! Però ci sono alcuni Italiani simpatici con cui
passare piacevoli serate e la vita è sempre bella anche in capo al mondo e
anche se tutto intorno non c’è niente, poi figurati per una come me che non ama
molto la vita troppo mondana ed il caos di discoteche e locali notturni va
molto meglio così che trovarci in mezzo al bordello, onestamente questa è la
mia dimensione: una cena in compagnia, due chiacchiere con gente che mi piace,
tutto scorre liscio.
Oh
ma parliamo un po’ del cibo thai, mammamì quant’è buono! Poi penso che alla
lunga potrebbe stancare e a noi italiani ci viene la voglia della tagliatella
di mammà, ma finora tutto quel che ho assaggiato mi è strapiaciuto! L’altra
sera al night market di phuket town c’erano tante cose strane che avrei potuto
passare ore a girare per le bancarelle ad assaggiare tutto ma un po’ la dieta
(eh si, non conta ‘na fava ma insisto, so’ de coccio…), un po’ la paura di
certi racconti sul cibo thai (insetti fritti, scarafaggi caramellati, uova
imputridite o col pulcino dentro) diciamo che mi sono limitata a guardare un
po’, e neanche più di tanto. In ogni caso mangio solo cose conosciute senza
addentrarmi troppo, e quindi vai di pollo – gamberi - frutti di mare cucinati
nelle loro maniere oltre all’immancabile riso, e anche se qualche volta mi sono
uccisa col piccante finora tutto bene e apprezzo moltissimo la cucina locale.
Ho fatto anche un “corso” di cucina. Una di quelle fregature di cui parlavo
prima, ma in ogni caso son contenta lo stesso e qualcosa l’ho visto e capito…
Ma che tovaglioli e tovaglioli..... |
Ci
sono alcune usanze thai che mi fanno un po’ sorridere, tipo l’uso alternativo
che fanno della carta igienica. Per noi quello specifico rotolo ha una ed una
sola funzione, qui in thailandia te lo trovi dappertutto: come kleenex nei
taxi, come tovagliolo al ristorante, come scottex in cucina. Esistono delle
specie di scatole rotonde appositamente concepite per contenere il rotolo e
presentarlo sul tavolo o metterlo di fianco al cruscotto, fa troppo ridere! E
poi che altro: non esistono coltelli, prima di entrare in un qualunque posto
bisogna togliersi le ciabatte, il codice della strada è di libera
interpretazione, e quando fai una domanda se ti dicono yes muovendo il capo in
senso verticale intendono no.
Papa Mama super ristorante |
Che
altro…. niente, è tutto, lo so che non è un gran che ma proprio non mi viene
altro, e questo poco che ho scritto meglio di così non viene, amen. Sto bene, tra
un paio di giorni partiamo in navigazione, son contenta… che altro c’è da aggiungere?
Ah si, una cosa ci sarebbe… è un messaggio privato ma il blog è mio e ci faccio
quel che voglio io quindi lo scrivo qui:
Auguri Damiano, bischero d’un fratello che a volte mi
fai proprio incazzare di brutto ma alla fine vaffanculo tutto ti voglio un mondo di
bene....macaco!
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