Viareggio, 12 maggio 2010

Barca nuova, impressioni a caldo: equipaggio molto positivo, siamo in 4: io, la Gabriella (che continua a farmi sbudellar dal ridere), e i 2 ragazzi. Col comandante avevo già lavorato insieme un paio d’anni fa e ho accettato questo imbarco a scatola chiusa solo sulla fiducia che ripongo in lui, e (per il momento) confermo la grandiosità di questo comandante, che a differenza di tanti ciarlatani che bazzicano i mari è persona che racchiude 3 doti fondamentali: correttezza, competenza e senso umano. La simpatia e il senso dell’umorismo (che non guastano mai) chiudono il quadro. Il Direttore di macchina invece è stato rinominato Orsetto: trattasi di una quintalata di essere umano che si autodefinisce orso ma in realtà è un buonone, pertanto il soprannome che gli abbiamo dato calza a pennello. Mangia tanto, ha una presenza fisica che incute timore, porta il 48 di scarpe, al mattino non parla e quando qualcuno gli sta sulle balle non sta a fare tante chiacchiere; io spero di stargli simpatica. Insomma, come si può leggere tra le righe il morale è alto, l’entusiasmo c’è, la voglia di cominciare non manca, aspettiamo solo che la barca (messa in acqua oggi) venga resa vivibile e “in breve” saremo pronti per affrontare la stagione.

A casa ho fatto tutto eh. Adesso sono indebitata per 4 generazioni. Però contenta.

Una sera abbiamo fatto una serata dal titolo “cena evergreen boccio e dintorni”: ci siamo riuniti quelli del gruppo del bar della bocciofila di Toscanella 20 anni fa. Bella serata, anche se dovendo tirare le somme abbiamo dedotto che saranno pure passati 20 anni ma a parte le rughe e qualche capello bianco nulla è cambiato: dopo 10 minuti dall’incontro eravamo tornati gli stessi scalmanati ragazzini di tanto tempo fa. Bello. C’è stato anche un pranzo di famiglia che ho apprezzato particolarmente: sarà che era davvero tanto tempo che non riuscivo ad essere presente a questi appuntamenti ma ero quasi emozionata a veder riuniti tutti i Melchiorri & C. e notare che non si è perso quell’affiatamento che ho sempre amato tanto nella mia famiglia.

Ancora una volta uso questo blog per una cosa personale, ma d’altra parte è il mio blog e quindi ci faccio quel che mi pare, perciò dico: “Grazie Marzia per il coltellino, non importava, non dovevi stare a diventare matta; comunque grazie ancora, ho apprezzato tantissimo e soprattutto mi hanno emozionato le belle cose che mi hai scritto nel bigliettino che lo accompagnava. L’ho portato con me e guai chi lo tocca. Ci vediamo alla prossima, speriamo presto!”

Altro da raccontare non ce l’ho, sto bene, va tutto davvero bene e sto passando un buon momento, speriamo solo che duri!

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