Livorno, 30 luglio 2009 = 3 GIORNI DI ORDINARIA FOLLIA
Per chi non avesse visto il film “un giorno di ordinaria follia”, la trama era molto semplice: uno, un po’ stressato da una serie di cose, un mattino andando al lavoro si stufa di stare in mezzo al traffico, scende dall’auto e fa un casino. Io non ho ucciso nessuno ma sono esplosa allo stesso modo di quel tizio lì. Mi sono semplicemente ribellata, mi si è chiusa la venetta e ho mandato affanculo qualche persona. Ma con calma. Non ho sclerato con nessuno, sono solo stata secca e decisa. Chi conosce la Vaifra paziente, tollerante, sempre pronta a mettersi nei panni dell’altro, sempre a cercare accordi e soluzioni alternative, quella che lascia perdere per il quieto vivere…. Beh ecco, sappia che quella Vaifra lì in questi giorni era irreperibile, sostituita da quell’altra Vaifra, quella spietata, e soprattutto quella con la lingua pungente ed affilata. Ho iniziato lunedi mattina e ho continuato con questa linea per 3 giorni, mio malgrado. Sembrava che tutti si fossero messi d’accordo a mò di congettura…. tutte le pugnette concentrate in pochi giorni., eccheccazzo!!!! Accà nissiun è ffesso. Lavoro, inquilino, amministratore di condominio, Vodafone, Trenitalia, assicurazione….tutti a cercare di fottermi nella stessa settimana? Non ci sto, grazie, o vi diluite nel tempo o mi fate incazzare davvero….
Ma ora basta, ho vinto (o quasi) tutte queste piccole battaglie, per quelle perse almeno mi son tolta dei sassolini dalla scarpa, mi sono sfogata e dopo aver passato ben 47 ore a casa sono di nuovo sul traghetto, stavolta tratta inversa, sto tornando in terra sarda. Con questo viaggio spero di chiudere il cerchio, e anche se il traghetto è pieno come un uovo (certo che sta crisi è davvero terribile…) e col biglietto di solo passaggio ponte notturno l’unica sistemazione che ho trovato è sotto il bocchettone della climatizzazione, scrivo accampata ai piedi delle scale completamente disorganizzata ed impreparata al viaggio... sembro una scappata di casa. Comunque vada sarà un successo.
Per chi non avesse visto il film “un giorno di ordinaria follia”, la trama era molto semplice: uno, un po’ stressato da una serie di cose, un mattino andando al lavoro si stufa di stare in mezzo al traffico, scende dall’auto e fa un casino. Io non ho ucciso nessuno ma sono esplosa allo stesso modo di quel tizio lì. Mi sono semplicemente ribellata, mi si è chiusa la venetta e ho mandato affanculo qualche persona. Ma con calma. Non ho sclerato con nessuno, sono solo stata secca e decisa. Chi conosce la Vaifra paziente, tollerante, sempre pronta a mettersi nei panni dell’altro, sempre a cercare accordi e soluzioni alternative, quella che lascia perdere per il quieto vivere…. Beh ecco, sappia che quella Vaifra lì in questi giorni era irreperibile, sostituita da quell’altra Vaifra, quella spietata, e soprattutto quella con la lingua pungente ed affilata. Ho iniziato lunedi mattina e ho continuato con questa linea per 3 giorni, mio malgrado. Sembrava che tutti si fossero messi d’accordo a mò di congettura…. tutte le pugnette concentrate in pochi giorni., eccheccazzo!!!! Accà nissiun è ffesso. Lavoro, inquilino, amministratore di condominio, Vodafone, Trenitalia, assicurazione….tutti a cercare di fottermi nella stessa settimana? Non ci sto, grazie, o vi diluite nel tempo o mi fate incazzare davvero….
Ma ora basta, ho vinto (o quasi) tutte queste piccole battaglie, per quelle perse almeno mi son tolta dei sassolini dalla scarpa, mi sono sfogata e dopo aver passato ben 47 ore a casa sono di nuovo sul traghetto, stavolta tratta inversa, sto tornando in terra sarda. Con questo viaggio spero di chiudere il cerchio, e anche se il traghetto è pieno come un uovo (certo che sta crisi è davvero terribile…) e col biglietto di solo passaggio ponte notturno l’unica sistemazione che ho trovato è sotto il bocchettone della climatizzazione, scrivo accampata ai piedi delle scale completamente disorganizzata ed impreparata al viaggio... sembro una scappata di casa. Comunque vada sarà un successo.
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