Antigua, 11 dicembre 2008
Siamo arrivati, tutto bene e bisogna organizzarsi. Come solito idee poche ma confuse. Prima sistemazione (tanto per non perderci di vista dopo 6 settimane di convivenza forzata) una camera d’hotel con 3 letti singoli: la formazione per la prima notte è stata la seguente, da destra verso sinistra: Michela in mezzo letto, Samuela nell’altro mezzo, Edo nel letto seguente in stile pelle d’orso, Vittorino, ed infine io modello geco attaccata al muro. Il secondo giorno si è liberata una stanza e ci siamo divisi, già ci sentiamo lontani. Per fotuna non ci manca la confidenza tra noi: a tavola per esempio era un tributo di violazione regole elementari di educazione, altro che galateo! Dire che non si gioca col cibo è come dire ad un bambino di non mangiare caramelle, e tutto il resto era – se possibile - ancor peggio: l’apice è stato quando qualcuno ha aperto la bocca di qualcun’altra e con le dita gli ha fregato il boccone di cibo e se l’è mangiato. No, stavolta io non c’entro niente, giuro che sono stata solo spettatrice! E la cosa buffa è che mentre vedevo la scena non ci facevo neppure caso più di tanto perché nel contesto dei nostri pasti non è che fosse sta cosa così eclatante…. E che ridere a parlare dei cetrioli, mai presenti a tavola perché come letto da Edo in non so quale libro e ripetuta allo sfinimento: “io i cetrioli li pelo, poi li taglio tutti a fettine sotili sottili, li condisco con sale olio e limone…..poi li butto a mare perché tanto non servono a niente!” Dalle nostre disgustose performance a tavola si deduce anche che il fatto di trovarci in bagno tutti e 5 era quasi prassi. E poi a forza di stare insieme ci stiamo scambiando i ruoli: Io mi sono capitonizzata quasi subito nel senso che il mio gergo si è fatto piuttosto indecente, e negli ultimi tempi anche Michela tanto carina e dall’aspetto così dolce ha iniziato a dire cose da rivoltare lo stomaco; noi 3 donne stiamo migliorando con la tecnica della pacca sulla spalla da marinaio (ore e ore di prove); Edo ha provato ad insegnarmi a fumare come una signorina e non come uno scaricatore di porto incazzato col mondo, Samuela si sganascia dalle risate da sola, Vittorino continua con le sue rubriche quotidiane del capitone (io a te t’ho capito….ma tu che hai detto?!?), abbiamo anche il nostro balletto fisso con delle mosse dementissime viste in un film dementissimo...insomma ridiamo tantissimo e anche ad Antigua sembriamo 5 adolescenti in gita scolastica senza la maestra. Da qui un giorno si è elaborata una teoria: ci stiamo trasformando in un’unica creatura che racchiude caratteristiche di ognuno di noi 5: il Sunrizzo per l’appunto, tremendo animale preistorico che picchia da orbi, fa ragionamenti incomprensibili e li espone con un linguaggio tutto suo, rutta, dice ovvietà e ha i capelli ricci.
Domani finalmente sarà Martinica, io mi fermo là ed il Sunrizzo inizierà a sfaldarsi. Michela probabilmente resta con me mentre Edo Vitto e Samuela vanno a passare qlc giorno di vacanza a St.Lucia con Simon.
Boh. Vedremo cosa ci riserva il futuro.
Siamo arrivati, tutto bene e bisogna organizzarsi. Come solito idee poche ma confuse. Prima sistemazione (tanto per non perderci di vista dopo 6 settimane di convivenza forzata) una camera d’hotel con 3 letti singoli: la formazione per la prima notte è stata la seguente, da destra verso sinistra: Michela in mezzo letto, Samuela nell’altro mezzo, Edo nel letto seguente in stile pelle d’orso, Vittorino, ed infine io modello geco attaccata al muro. Il secondo giorno si è liberata una stanza e ci siamo divisi, già ci sentiamo lontani. Per fotuna non ci manca la confidenza tra noi: a tavola per esempio era un tributo di violazione regole elementari di educazione, altro che galateo! Dire che non si gioca col cibo è come dire ad un bambino di non mangiare caramelle, e tutto il resto era – se possibile - ancor peggio: l’apice è stato quando qualcuno ha aperto la bocca di qualcun’altra e con le dita gli ha fregato il boccone di cibo e se l’è mangiato. No, stavolta io non c’entro niente, giuro che sono stata solo spettatrice! E la cosa buffa è che mentre vedevo la scena non ci facevo neppure caso più di tanto perché nel contesto dei nostri pasti non è che fosse sta cosa così eclatante…. E che ridere a parlare dei cetrioli, mai presenti a tavola perché come letto da Edo in non so quale libro e ripetuta allo sfinimento: “io i cetrioli li pelo, poi li taglio tutti a fettine sotili sottili, li condisco con sale olio e limone…..poi li butto a mare perché tanto non servono a niente!” Dalle nostre disgustose performance a tavola si deduce anche che il fatto di trovarci in bagno tutti e 5 era quasi prassi. E poi a forza di stare insieme ci stiamo scambiando i ruoli: Io mi sono capitonizzata quasi subito nel senso che il mio gergo si è fatto piuttosto indecente, e negli ultimi tempi anche Michela tanto carina e dall’aspetto così dolce ha iniziato a dire cose da rivoltare lo stomaco; noi 3 donne stiamo migliorando con la tecnica della pacca sulla spalla da marinaio (ore e ore di prove); Edo ha provato ad insegnarmi a fumare come una signorina e non come uno scaricatore di porto incazzato col mondo, Samuela si sganascia dalle risate da sola, Vittorino continua con le sue rubriche quotidiane del capitone (io a te t’ho capito….ma tu che hai detto?!?), abbiamo anche il nostro balletto fisso con delle mosse dementissime viste in un film dementissimo...insomma ridiamo tantissimo e anche ad Antigua sembriamo 5 adolescenti in gita scolastica senza la maestra. Da qui un giorno si è elaborata una teoria: ci stiamo trasformando in un’unica creatura che racchiude caratteristiche di ognuno di noi 5: il Sunrizzo per l’appunto, tremendo animale preistorico che picchia da orbi, fa ragionamenti incomprensibili e li espone con un linguaggio tutto suo, rutta, dice ovvietà e ha i capelli ricci.
Domani finalmente sarà Martinica, io mi fermo là ed il Sunrizzo inizierà a sfaldarsi. Michela probabilmente resta con me mentre Edo Vitto e Samuela vanno a passare qlc giorno di vacanza a St.Lucia con Simon.
Boh. Vedremo cosa ci riserva il futuro.
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