08 febbraio 2006, Le Marin

Eccoci di nuovo qui. Siamo arrivati domenica sera in porto dopo aver sbarcato a Canuan (bleach, non ci ero ancora stata in quell’isola e a sto giro ho proprio capito perché la saltiamo sempre….), stavolta il rientro è stato meno traumatico della volta scorsa, da un lato mi vien da dire “meno male…”, dall’altro invece ci starebbe un bel “peccato!”…..eh già, perché io la volta scorsa con il mare a forza mille mi ero divertita, tutte quelle onde, e sù e giù, su e giù…cazza di quà, lasca di là! Invece con la navigazione tranquilla mi viene troppo da dormire, non succede niente, tutto calmo e non mi diverto un gran che.
Per questa crociera avevamo 3 ospiti, una coppia e una ragazza single, e anche stavolta ci siamo divertiti, 3 persone divertenti e simpatiche; mi è piaciuta soprattutto Lara, la ragazza single, una bella tipa, tranquilla e sempre a posto con tutti, una compagnia piacevole.
Il 4°giorno a Mayerau ci ha raggiunti anche Davide e dopo siamo stati insieme praticamente tutto il tempo: Union, Morpion, PSV, Tobago. A Tobago abbiamo incrociato anche Carlo e per quella sera siamo riusciti ad organizzare una bella grigliata in spiaggia tutti insieme: una cosa molto spartana, dal momento che Jean Claude (lo scuur a cui ci siamo rivolti) ci ha un po’ “ladrato” e non ci ha dato nemmeno le posate, ma è stato divertente mangiare l’aragosta al buio solo con le mani, un’esperienza “alternativa”, anche se c’era qualcuno che aveva qualcosa in contrario. Ma d’altra parte un barbecue su una spiaggia caraibica è anche questo, signori e signore per l’argenteria prego rivolgersi ai ristoranti 4 stelle…o no? Altre cose eclatanti degne di essere raccontate non ce ne sono, qui ho notato che ogni crociera ha il suo carattere, dopo quella superdivertente e distruttiva di capodanno c’è stata la super-rilassante ed ora questa che è stata una via di mezzo, risate ce ne sono state parecchie, ma anche tanti momenti di chiacchiere tranquille, giornate rilassanti in spiaggia, navigazioni interessanti. Forse l’unica cosa che posso raccontarvi è che ho raccolto il mio primo cocco da una palma. In piedi sulle spalle di Davide e con un equilibrio molto precario ho svitato svitato svitato…(lui imprecava perché A: avevo i piedi pieni di sabbia e lo graffiavo; B: alla fine mangia e rimangia il mio bel mezzo quintalozzo l’ho superato abbondantemente…meno male che Davide ha spalle forti, ma imprecava lo stesso…)…e alla fine il cocco è sceso, evviva!!!!!...guardo…marcio. Bè, ovviamente!!! E cosa potevo aspettarmi io, di trovarlo pure buono???? Una cosa alla volta, eh… Ah, ecco, altra cosa da raccontare è l’ultima sera a Canuan: 2 clienti li abbiamo sbarcati venerdì e siamo rimasti solo noi 2 e Lara che scendeva sabato, così abbiamo deciso di fare un giro “in centro” perché sentivamo musica. Chiedi chiedi dov’è il centro, tutti dicevano di andare avanti, finchè abbiamo trovato la fonte della musica: alla fine di una stradina buia, passato un capannone, dietro i trattori e oltre la pozzangherona (ci sarebbe voluto il tender x attraversarla….) c’era una festa in spiaggia: forse una cosa privata, fatto sta che c’eravamo solo noi 3 in mezzo a tutte donne, tutte scure scure, tutte molto paciarotte (e dico paciarotte per non sbilanciarmi, in realtà la più esile sarà stata…bè, diciamo più o meno circa una tonnellatina…); siamo rimasti quei 20 minuti, nessuno ci ha cagati se non l’unico uomo che si è avvicinato nientepopòdimeno che a Christian (ih ih ih) e poi senza di nuovo essere cagati pari ce ne siamo ritornati via così come eravamo arrivati….
Per il resto le serate si svolgevano tranquille, mangiando e bevendo (strano! Da noi queste cose non capitano mai….), facendo giochini da oratorio e soprattutto cantando a squarciagola, per la gioia dei vicini di barca. E’ inutile, io a cantare mi impegno tanto e mi piace anche, non capisco cosa siano tutte quelle smorfie sui volti dei miei compagni…e il bello è che ridono e poi mi chiedono pure il bis! A proposito di cantare, abbiamo constatato che Flying Cloud gradisce Cocciante. All’arrivo a Bequia mentre eravamo impegnati ad urlare come pazzi i vari Montagne Verdi e Maledetta Primavera, già dalle prime note di Margherita abbiamo iniziato ad aumentare sempre più la velocità fino ad arrivare a 15 nodi… eh si, è proprio vero…Margherita ama e lo fa una notte intera…
Per quanto riguarda invece la mia conoscenza di barche e mica barche, mi sta sorgendo spontaneo un dubbio: io di tutte queste cose qua non sapevo proprio niente, sto iniziando adesso a vedere e capire qualcosa (ma secondo me sono ancora molto indietro), comunque sto iniziando su questo catamarano e mi sembra tutto normale,a volte mi sembra anche di andare piano, tipo quando timono io e si va a max 10 nodi, invece mi par di capire che questo outremer vada davvero forte…va a finire che in questa mia avventura sto partendo dall’alto e quando mi ritroverò su una barca che troppa grazia se fa i 7 mi farà schifo… poi notizia notiziona superimportante: lo dico sottovoce per scaramanzia, anzi lo scrivo piccolo, ma secondo me …ho imparato a fare la gassa… ebbene si, mi incasino ancora un po’ ma molto meno, ci sono anche volte in cui l’azzecco al primo colpo, non so se è culo o cosa, comunque sono molto orgogliosa di me stessa!
Poi che dire? Ah, adesso visto che ho un po’ di tempo x scrivere vi racconto di alcuni di questi personaggi che ho conosciuto e di cui non ho mai accennato: per esempio Marco, il cameriere del Mango Bay a Le Marin. E’ un napoletano e vi ho già detto tutto, mi fa morire dal ridere: a parte le sue scene disperate quando dice che sente nostalgia della fidanzata (perché magari non la vede dal giorno prima, è troppo carino, mi fa tenerezza!), mi fanno morire le sue espressioni quando ordini qualcosa. Per esempio: “mi porti la tal cosa?” e lui “no” “scusa???” “fa schifo, prendi qualcos’altro”. In effetti al mango non è che si mangi bene, anzi… e quando c’è marco è una sicurezza, per esempio se sei indeciso se prendere o meno le patatine fritte chiedi a lui, lui in base al colore dell’olio ti dice si o no (lo cambiano come nelle automobili, ogni 20.000 km). Insomma, al mango bay ci si va solo per la connessione wi-fi e per farsi 2 risate, di più non si può!
Poi c’è Dalo, uno di quei ragazzi che quando sei giù alle grenadine passa con la barchetta x venderti pane fresco aragosta pesci e quant’altro tu necessiti. Vi ricordate quel telefilm, Arnold? Ecco, è lui, cresciuto ma è lui (…a proposito:qualcuno di voi sa che fine ha fatto il vero arnold???magari è lui davvero!!), ha una ghigna che è un programma, sempre a ridere! Per la cronaca Dalo è mio marito. Babbo sei svenuto? A dire il vero le nozze si devono ancora svolgere, per il momento è stato deciso che si terranno a Morpion in data da stabilirsi (prima deve convincermi ad accettare e vediamo che argomenti avrà x convincermi), e il pranzo sarà nel ristorante di suo padre, Lambi’s a Union. A parte gli scherzi, non c’è nessun fidanzamento, è solo un modo di definire Dalo in quanto sembra proprio che si sia fissato, ogni volta che ci vede sale a bordo e se ne strafrega del lavoro, manda in giro i suoi ragazzi e lui sta lì con noi, poi insiste e insiste, dice che è tutto pronto: ha una bella casa, un’attività ben avviata (e ci tiene a sottolineare che ha 4 barche, mica una sola….), un negozio e insomma è pronto per sposarsi, gli manca solo la donna e dice che vede in me quella adatta, solo che è triste perché lui è tanto innamorato ma vede che io non ricambio (ma va? perspicace il tipo!), Lara gli ha detto di dare tempo al tempo e di insistere che prima o poi cederò (con Lara farò i conti Intanto ogni volta che arriva se io sono dentro lo capisco dal grido di battaglia “Hey, Christian, where’s my wife?” e poi comunque è carino e gentile, ce la sta mettendo tutta per corteggiarmi e Christian se la ride, dice che perlomeno dovrei premiare la costanza ed è capitato anche che contrattasse dei baratti con lui mettendo me come pagamento, il mio parere ovviamente non conta…. Penso che il mio capitano si diverta a sfottermi, ecco si, sono giunta a questa conclusione… penso che mi autosbarcherò, è l’unica difesa….…).
Non ho mica nient’altro da raccontare, per questo giro passo e chiudo che abbiamo da lavorare, non posso mica starmene qui a scrivere in eterno…..o no?

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