11.01.06
Le Marin, 4 giorni di quasi relax prima del prossimo imbarco.

Claudio e Lorena sono ancora qui, ci sono anche tutti gli altri escluso Vincenzo che abbiamo incrociato ieri a Hanse Noir e torna qui oggi, così finalmente conosco di persona la sua Julia di cui ha fatto tanto un parlare… C’è Carlo che continua a farmi morir dal ridere col suo modo di fare sempre scazzato, mi piace troppo quel tipo lì! C’è Davide che sta ospitando Roberta, una hostess in cerca di imbarco, una ragazza davvero molto carina e simpatica, insomma ci siamo tutti, come prima della crociera di capodanno. Si continua sempre a ridere e le prese in giro sono all’ordine del giorno: con Claudio mi faccio un sacco di risate a prendere x i fondelli Christian ed i suoi schizzi di iperattività, ormai abbiamo capito che è una questione di orari: ogni 4 ore circa gli parte l’embolo e ha quei 5 minuti che ti fa girar la testa tanto va veloce, non ascolta, non caga, zampetta su e giù con i suoi ordini “tira fuori quello, sistema l’altro, alza qui, spingi là, lava sotto e svita sopra”, dopodichè gli dai una birra e lo metti ko per 2 ore almeno, e se ti va bene c’è anche caso che dorma fino al mattino dopo…. Io invece vengo presa in giro come al solito per l’altezza, poi mi fanno ridere quando iniziano a sfottermi sulle mie incapacità marinaresche, ogni tanto mi viene in mente la scena di prima di partire quando in banchina, di fianco a Carlo, Christian mi ha lanciato una cima dicendomi di fare una gassa e io, tra i mille punti interrogativi che avevo in testa, il sorriso ironico e al tempo stesso comprensivo di Carlo e gli urli disperati e ridacchiosi di Christian che non era possibile fare una figura di merda del genere di fronte a Carlo Venco, mi sono impappinata di brutto e alla fine per punizione mi sono beccata una serie infinita di gasse da fare, tipo i bambini delle elementari che devono scrivere 100 volte una frase…(per la croncaca: col piffero che le ho fatte, però mi sono allenata e adesso quando c’è bisogno riesco a fare dei nodi che anche se non sono gasse comunque assomigliano molto, o almeno fanno la loro porca funzione).
Tutto sommato confermo di essere convinta di aver preso la decisione giusta, credo proprio di aver trovato il mio mondo. Sicuramente sono stata anche fortunata ad aver incontrato persone a posto e con cui sto bene, ma a parte questo parlo proprio delle sensazioni che provo quando navighiamo: ci sono momenti in cui mi perdo con me stessa e i miei pensieri, mi incanto a fissare il mare mentre le onde mi cullano e giuro mi perdo, sono momenti intensi ed indescrivibili… rinuncio a cercare di spiegare cosa provo perché comunque non riuscirei mai a farlo appieno. E poi i tramonti, ho fisso il flash del tramonto spettacolare dell’altra sera a Tobago Cays: ero a poppa con Elisa, stavamo facendo discorsi seri ed incazzerecci, ci siamo zittite di fronte a questo spettacolo della natura e alla fine ci siamo dette che finchè è possibile vivere dei momenti così…ma fanculo tutto il resto no? Un altro flash è sempre di Tobago Cays, ho nuotato una buona mezzora con una tartaruga gigantesca, c’ero solo io e lei era serena e tranquilla, andava lenta, davvero meraviglioso. Poi ho avuto la pessima idea di chiamare altra gente, sono arrivati caoticamente, lei si è spaventata ed è partita come un razzo, ha fatto bene no? E poi sono tante le cose che adoro di questa vita, anche le sciocchezze, è una vita molto semplice, non ci sono fronzoli né formalità, ieri sera x esempio sono uscita in pigiama (il pigiama poi sarebbe la t-shirt di Spirit of Hope, la barca di Vincenzo, taglia XXL, mi arriva sotto le ginocchia quindi è diventata il mio pigiama), ok, sono andata solo su Grande Cormorano a vedere un film, ma a Imola quando mai posso andare anche solo a casa di un amico in pigiama? E al mattino quando mi sveglio con calma e mi metto a prua a mangiarmi uno yogurt guardando tutte queste barche? Ma chi me le ripaga queste cose, a Imola non ci sono, a Imola il mattino era un corri-corri per andare in ufficio, accendere il pc e iniziare con telefoni e mails e…mavaffanc…..!!! Qui il mio telefono spesso lo perdo in giro x la barca, non lo uso più neppure x guardare l’ora tanto non me ne frega niente dell’orario, l’unico legame col mondo civile è internet, che cmq mi serve per tenermi in contatto con chi è a casa. Sento la nostalgia di tanta gente ma non la sento per niente della mia vita precedente, diciamo che dentro di me c’è stata una selezione naturale, non ho voglia di tornare a casa (e infatti adesso è ancora presto per pensarci) e anche se avrei voglia di vedere certe persone vorrei che fossero loro a venire qui perché possano vedere che sto davvero bene, e sono certa starebbero bene anche loro. Chissà, magari vengono a trovarmi! Penso a Toto, lo so è assurdo ma ci penso tanto perché lui non lo sa che io sono qui, lui mi ha solo vista sparire e chissà se si chiede dove sono finita , povera stella…. (nb: Toto è il mio cagnone, un cucciolone meticcio con cui vivevo praticamente in simbiosi fino alla mia partenza, mi manca davvero tantissimo e a differenza delle persone non ho neppure modo di parlargli, magari Carla o Gledis potrebbero farmelo vedere con la web su messenger???!!!)
Vabbè, a parte Toto e l’attimo di nostalgia che mi è preso mentre scrivevo, qui è tutto ok, adesso devo scappare, saluti baci e abbracci

0 commenti:

Posta un commento