01 gennaio 2006, Mayerau, salt whistle bay.

Finalmente un minutino per aggiornarmi e descrivere un po’ come va, com’è l’equipaggio, che facciamo, eccetera….
Dio c’è! E mi ha ascoltata: equipaggio…fantastico! Meglio di così non poteva andare, tutti simpaticissimi, bravissimi e ci divertiamo un mucchio. L’atmosfera è allegra, giocosa e festaiola, si ride tantissimo, si mangia come dei vitelli all’ingrasso, sembra una gara di resistenza a tavola, e in generale si sta bene. Ieri sera per l’ultimo dell’anno abbiamo fatto un casino che la metà bastava: il primo brindisi è stato intorno alle 4 del pomeriggio a terra (eravamo a Bequia) con Pina Colada, poi alle 5 tutti sulla rete, insieme anche a tutto l’equipaggio di Claudio, per l’aperitivo iniziato con gavettoni a suon di secchiate d’acqua e conclusosi con “spontanei” tuffi in acqua, poi altro aperitivo a bordo da Claudio, poi cena qui con un menu leggero come solito…Brindisi di mezzanotte sulla rete, piuttosto agitato nonché concitato nei minuti immediatamente precedenti lo scoccare dell’ora X, poi a terra a fare un giretto, c’era un bordello di gente ma non siamo rimasti molto, eravamo parecchio cotti, più che altro di vino e spumanti vari… Senz’altro il momento clou della serata forse è stato quando insieme a Valentina ho costretto Francesco e Roberto ad inginocchiarsi davanti a noi sui ceci a chiedere perdono x averci definite galline… il tutto solo perché (vi spiego) mi chiedono sempre di mangiare leggero poi saccheggiano il frigo e io mi arrabbio perché mi fanno fuori tutte le cose destinate ad altro, allora dal secondo giorno in poi ho iniziato a rinforzare brutalmente i pasti principali, solo che sembra l’equipaggio dei pirana senza fondo e per quanto ne faccio loro ne mangiano, e soprattutto loro 2 vanno avanti ad oltranza (non che gli altri siano da meno comunque, a parte Novella che con una tazza di latte al Nesquick sta a posto 3 giorni…), poi si lamentano che sono gonfi… quindi il momento dei pasti è un momento di scherzi e prese in giro, Francesco poi quando vede che inizio a preparare diventa peggio di un bambino e ho dato ordine a sua figlia di tenermelo lontano dalla cucina, oppure a volte sono stata costretta anche a legarlo al winch in pozzetto ed imbavagliarlo pur di non sentire il suo grido di battagli “HO FAAAMEEE” che x me ormai è diventato un incubo! Dicevo: ieri sera per l’ennesima volta mi hanno detto “Vaifra per favore domani solo insalata, non si può continuare così”, io volevo farglielo mettere per iscritto, loro non volevano, io insistevo coadiuvata da Valentina, loro hanno scritto tutt’altro, noi urlavamo, tutti ridevano…è finita con 1 rinomato chirurgo ed 1 stimato manager in ginocchio in mezzo a tutta quella gente x chiedere scusa a 2 ragazze… giuro che gli appiccico una gigantografia nei rispettivi uffici!!
Poi che altro dire? Mi sto divertendo un sacco, soprattutto c’è Roberto che mi fa morire dal ridere perché mi becca sempre mentre faccio i miei numeri da rincoglionita, tipo il primo giorno che dovevo cazzare non so che, ho messo la cima in un winch poi con molta serenità giravo l’altro mentre lui se la sghignazzava dicendo che tanto questa barca è talmente ben dotata che i winch si parlano tra di loro… e cmq secondo me fa apposta a spiarmi tutte le volte che Christian mi dà qualche ordine, non è possibile che ogni volta che ne combino una lui sia sempre lì a vedere, sarebbe troppo una coincidenza!! Poi tanto ormai i miei show facciano parte dell’animazione barcarola e almeno si divertono, per esempio l’altro giorno dovevo fare 2 giri col tender x portarli a terra, in tutto circa 20 metri ogni tratta, se li avesse portati Christian sarebbe stato un giro veloce ma normalissimo, con me invece c’è stato tutto il folklore del motore che si è spento, la sfida della riaccensione, il rischio di andare alla deriva, l’avventura dello zig-zag cercando di evitare le boe, e per finire il gioco del “ciapa il molo” al volo tra un rimbalzo e l’altro, mica micio micio bau bau… Poi mi prendono parecchio in giro, dicono che sicuramente Vaifra è un acronimo, e chissà da dove vengo, e addirittura sono arrivati alla conclusione che Vaifra sia una specie animale, iniziano col dire “le vere Vaifra non superano il metro e mezzo di altezza, se incontrate una stangona di nome Vaifra diffidate perché non è originale, è una volgare imitazione” e ogni occasione è buona x rimarcare che tanto le Vaifre sono fatte così, e a volte escono battute che mi fanno davvero morir dal ridere, tipo che Christian mi ha scelta in base alla statura, così quando c’è bisogno mi toglie dalla tasca, mi carica la molla e io vado avanti finchè non ho finito, poi quando invece rompo le scatole (tipo mettermi di guardia al frigo e menare chi cerca di aprirlo) mi toglie le pile, mi ripiega e mi chiude in un gavone…. Mi sto facendo davvero un mucchio di risate e x fortuna di tutta questa gente non c’è nessun permaloso se no saremmo finiti, qui ognuno è preso in giro all’inverosimile per ogni minima cosa, non si perdona nulla a nessuno!!! E comunque devo dire che sicuramente l’impostazione che dà Christian a tutta la crociera è forse la base per poi tirar fuori il meglio da ogni persona, amalgamando caratteri e abitudini di tutti alla fine ne esce un mix vincente!

Per il resto il tempo oggi è bruttissimo, piove in continuazione, le previsioni del tempo sono una sfida x i meteorologi, al mattino arriva il bollettino con scritto “oggi….boh! cazzi vostri” stamattina in navigazione abbiamo preso mare grosso e una bella trafficona di vento a 51 nodi, io non avevo mai visto una cosa così e devo dire che mi è piaciuto un casino, peccato che non fossi adeguatamente attrezzata quindi causa freddo cane me ne stavo sulla porta della dinette a guardare il mare a poppa….bellissimo!!! Però mi sarebbe piaciuto di più stare fuori sotto la pioggia ma visto che sono influenzata da ormai 4 giorni non era il caso di peggiorare la situazione. Ma era bellissimo, eravamo un quadretto meraviglioso: Giò in terra in pozzetto con un’unghia rotta (ha litigato con la porta scorrevole e ha vinto lei), Patrizia e Novella con le facce terrorizzate, Giorgia paonazza che diceva di vomitare, Francesco in dinette che affettava salame e Christian gasato a manetta che timonava urlando come un matto 17 NODI, EVVAI, 17 E MEZZO, GRANDE, 18, FORZA, YU-HUUU SI VOLAAAA poi la velocità,l’acqua, il vento, le onde altissime che ogni volta sembrava ci cascassero in pozzetto, i salti, i ciocchi, un casino bestia….veramente stupendo, molto ma molto meglio che Gardaland!!!
Per oggi è tutto, passo e chiudo


07.01.06 St Vincent, sbarcati tutti. la barca è vuota, silenziosa, e io mi sento uguale. Non so se sarà sempre così ogni crociera o questa è stata speciale ma mi ero affezionata alle mie fognette, come ormai li definivo… Giorgia stamattina piangeva come una fontana e mi ha fatto una tenerezza infinita, la piccola del gruppo, così tenera e dolce che mi dava sempre una mano a preparare gli aperitivi… Poi suo padre, un personaggio incredibilmente fuori di testa, di una simpatia unica e rara, a proposito di lui vi racconto questa, e non è stata l’unica che ha combinato: ci siamo fermati x colazione a Palm Island, dalla spiaggia è entrato nel resort, si è fatto un bagno in piscina, ha fatto una doccia consumando 300 litri di acqua, con molta nonchalance ha ordinato al bar addebitando la camera 38, poi si è fatto portare ed aprire un cocco fresco, dopodichè è fuggito ed è tornato a bordo a nuoto con questo cocco che poi ci siamo bevuti tutti insieme sulla rete… non è un mito quest’uomo? E la moglie invece, altro personaggio non comune che ha soprannominato la figlia e Giò (ebbene si, si è formata una coppia a bordo, qui siamo meglio che love boat) “il francobollo” in quanto sempre appiccicati stretti stretti. Ogni sera prima di andare a dormire la sua frase era “il francobollo….me li mandate a letto voi eh….OGNUNO NELLA SUA CABINA”
Di questi 12 giorni mi rimarranno sicuramente dei bei ricordi, alcuni quadretti divertenti come quando (succedeva spesso) la preparazione della cena era un momento di delirio in cui tutti ballavano (me compresa, a volte anche con una cipolla in mano, beccavo qualche uomo e facevo due passi di salsa) ed altri emozionanti come quando i delfini navigavano con noi tra i 2 scafi, erano davvero tanti e ci hanno accompagnati per un pezzo piuttosto lungo, è stato un bel momento da ricordare con piacere….
Poi c’è da dire che eravamo sicuramente l’equipaggio migliore, e dava una certa soddisfazione ad ogni fermata vedere gli altri che venivano da noi x passare un po’ di tempo, da noi si stava bene, si rideva, si scherzava e la noia era un vocabolo assolutamente sconosciuto. Mangiare abbiamo mangiato davvero tanto, una cosa da far veramente schifo, l’ultima sera poi abbiamo dato veramente il meglio: dalle 5 del pomeriggio in ordine cronologico abbiamo fatto fuori: 3 salami, 2 formaggi, 1 vasetto di patè, 2 scatolette di tonno, 2 vasetti di olive, tutte le patatine rimaste. Questo era l’aperitivo. A cena: accras de morue, penne all’amatriciana, cotechino con lenticchie, panettone (grazie di cuore a Giovanni ed il suo equipaggio x avercene fatto dono, sapevano che avremmo gradito senz’altro) e a seguire la solita dose di rhum e uvetta e biscottini… ma cmq era così praticamente ogni giorno, tutto ciò che portavo in tavola veniva spazzolato via con grande rapidità, io andavo avanti ad oltranza a portare cibo ma non c’erano mai avanzi, MAI!! Avevamo le formiche che poverette morivano di fame, poi oltre che degli squali eravamo anche un equipaggio piuttosto alcolista: l’acqua era un genere non richiesto, quella comprata è rimasta praticamente tutta, i succhi abbiamo iniziato a berli solo quando Christian si è lamentato che non li consumavamo, allora abbiamo pensato bene di allungarli col rhum e dopo ci piacevano di più, le serate si susseguivano con gare di chi trovava l’abbinamento più schifosamente ludico tra dolci e alcolici… per fortuna che come Davide consigliò durante la stesura della lista della spesa l’acquisto della carta igienica era stato fatto in misura direttamente proporzionale alla cambusa, se no eravamo rovinati….

E comunque la gita è finita, sono partiti tutti tranne Claudio e Lorena che restano per qualche giorno in più, spero di rincontrare gli altri in Italia, alla fine l’acronimo me l’hanno scritto, sono uscite di quelle definizioni molto lusinghiere per me, altre invece delle prese in giro bestiali che mi hanno fatto proprio ridere, penso che incornicerò questo pezzetto di carta!
Ora torniamo su in Martinica e sono curiosa di sapere come sono andati gli altri, anche se molti li abbiamo incontrati in giro x le grenadine; anche questo aspetto mi ha divertito parecchio, il fatto che oltre a noi che eravamo in flottiglia abbiamo incrociato tanti dei nostri nuovi amici, e cmq x radio ci si sentiva più o meno tutti, non so, questa cosa mi piaceva! Il 12 si riparte, lassù qualcuno mi ha ascoltato per quanto riguarda il primo equipaggio, speriamo che anche col secondo sia altrettanto generoso!

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