Toscanella,
29 maggio 2012
Tutti quelli che sto incontrando in
questo periodo mi fanno una sola domanda, tutti la stessa: “Vaifra ma non stai
bene? Sei seriosa, hai l’aria assorta e sembri un cane bastonato”.
Rispondo: sto benissimo, ho appena fatto
esami e visite varie (diciamo il tagliando dei 40 anni) e va tutto bene. E’ lo
spirito che è abbattuto e sfiduciato. Sono a casa da 4 settimane e vedo un Paese
che anche nella forma sulla cartina già ci dà dei calci in culo, vedo intorno a
me solo gente ingastrita ed incazzata, qui si respira aria di carogna e sto per
strippare, mi guardo intorno e trovo tutto difficile, qualunque cosa si debba
fare si incontrano solo ostacoli e difficoltà. Ma non è colpa delle persone con
cui interagisco: è che siamo talmente abituati a farci inchiappettare, talmente
abituati a vedere sopra di noi esempi negativi che poi per forza anche noi nel
nostro piccolo facciamo lo stesso perché ci sembra normale. Ed è così che ti
ritrovi a pagare 12 euro un melone perché ingenuamente hai detto al
fruttivendolo di preparartene uno buono intanto che andavi a comprare il pane.
E te lo rifila pure mezzo marcio. Oppure ti trovi a dover pagare il parcheggio
e hai solo carte da 20 euro ma la macchinetta non li accetta, e chiedi ad un
gruppetto di 7-8 persone inchiacchierate se hanno da cambiare, e questi ti
rispondono di andare al bar e mentre ti allontani senti i commenti “io non
cambio soldi a nessuno, e se sono falsi?”. Queste cose a Imola, non nel Bronx.
Ma scherziamo o cosa???? E ho riportato solo due piccolissimi esempi del
piffero, in realtà sono 4 settimane che lotto con burocrazie impossibili
facendo interminabili quanto inutili file in uffici sovraffollati di
fancazzisti completamente demotivati a fare il loro lavoro in maniera decorosa
per dare un degno servizio al cittadino pagante le tasse, e al tempo stesso
anche nel privato non è che vada meglio: qui ormai è una jungla dove vige la
legge del più furbo, se sei coglione soccombi, e non è bello; che tu abbia
bisogno dell’idraulico, l’elettricista, il meccanico, l’imbianchino,
l’estetista, l’avvocato, il facchino, il taxista o qualunque altra categoria,
non ti viene mai proposto quel che è meglio per te ma sempre e solo quel che è
meglio per le sue tasche. Ma si può vivere così? Ed esattamente quand’è stato
che i medici hanno smesso di curare pazienti per far posto ai clienti? Perché
tra le due categorie c’è una piccola quanto sostanziale differenza, ma sembra
che ce lo siamo dimenticati. Ovviamente mi scuso con i pochi onesti che hanno
fatto il giuramento di Ippocrate senza incrociare le dita, ne conosco qualcuno
ma sono proprio rari.
Io credo che questi movimenti tellurici
non siano altro che lo sfogo fisico di uno stato di malessere interiore. Un po’
come quando sei stressato e ti brucia lo stomaco.
E ora basta, sta diventando politica e
polemica, mentre invece questo blog voleva avere un carattere allegro e
spensierato, se vogliamo anche superficiale e frivolo; ma in questo periodo di
frivolezze e superficialità non ne ho vissute….
Prometto che prima di ripartire
(settimana prossima) scrivo due cazzate. Mò mi drogo e intanto per dirla in
Natascia style ve la metto nel saluto e vado a correre per i vigneti di Dozza,
che giova sempre al buonumore.
1 commenti:
Quanto c'hai ragione! Sono appena tornato dalle Hawaii dove ho vissuto più di un anno e sto diventando pazzo! sul mio blog ho scritto un post simile al tuo nei toni!
ciao!
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